Il Bollettino di venerdì 19 maggio

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

La tempesta sonora dei Bud Spencer Blues Explosion, le tentazioni di Dargen D'Amico, Motta e due cuori incapaci di dirsi: "ti amo". E poi gli /handlogic e l'imperfezione umana, vivere e morire in provincia secondo gli Iside, la fotta dei Brucherò nei pascoli, Maria Antonietta, Planet Opal, Giancane, Rondodasosa, Rosa Chemical, Wism, Tatum Rush e Popa, Alda, Il mago del gelato e molto altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: /handlogic – Esseri umani perfetti

Gli /handlogic mescolano poesia ed electro-ambient e spiegano come (non) diventare perfetti da grandi: Esseri umani perfetti è la crescita fatta di inciampi, errori, cadute inevitabili, per scoprirsi solo alla fine splendidi nei propri errori. 

Anna Carol – Colla

 È un indie pop giocoso quello di Anna Carol, che guarda alle strade aperte dal cantautorato americano degli ultimi anni per trovare un sorriso anche in mezzo ai drammi. Come nella ritmica uptempo di Colla, dove la difficoltà di tenere insieme tutti i pezzi di una vita corre via con leggerezza.

Bud Spencer Blues Explosion – Vandali / Stranidei

Un ritorno che squarcia il cielo con i suoi suoni distorti. I Bud Spencer Blues Explosion ci bombardano con una doppietta di singoli da cui lasciarsi investire: Vandali è un delirio di strumenti diversi frullati insieme come in un videogioco mortale, Stranidei un asciutto blues su cui ondeggiare in mezzo al nulla.

Brucherò nei pascoli – Ghicci ghicci

Ghicci ghicci, come quello che canta Debbie Harry dei Blondie in One Way or Another, è la cazzimma dei Brucherò nei pascoli nel mettere ordine ai loro frenetici pensieri: quattro tracce tra lotta di classe e bar di periferia, con un rap punk corrosivo pronto a stendere più di una sbronza.

Dargen D'Amico – Pelle d'oca

Sonorità indiane indiani, attitude hip hop anni '90 e beat reggaeton: il nuovo singolo di Dargen D'Amico si muove con lo stesso movimento di un incantatore di serpenti, mentre i versi si srotolano e girano intorno alla nostra testa per non lasciarla più.

Iside – In memoria

In memoria, come una dedica a un personaggio sepolto appena fuori da una Spoon River italiana, di cui ora riscopriamo la storia. Gli Iside realizzano un concept album sull’alienazione di una provincia meccanica e solitaria, concentrandosi su una vita che scorre in questi luoghi senza riuscire a fuggirne.

Maria Antonietta – Viale Regina Margherita

"Tu mi ricorderai su Viale Regina Margherita, tieniti stretta alla tua vita". Maria Antonietta dice con fatica addio per liberarsi con una melodia agrodolce, tra le nebbie di una primavera persa nel passato e la difficoltà di prendere coscienza della nostra bellezza.

Motta – Anime perse

Motta cambia tutto per rimanere sé stesso: scritta insieme a Danno e prodotta da Tommaso Colliva, Anime perse è la storia di due personaggi incapaci di confessarsi il loro ardente amore, che divampa in una ballata oscura tra scricchiolii e passione.

Dischi

Alemoa – Fammi male: Il debutto degli Alemoa si muove in bilico fra un math rock sfuggente, dalle ritmiche dispari e dalle chitarre cristalline, vena pop e puro struggimento emo.

Gazzelle – Dentro: Escono le ultime sei tracce del nuovo disco di Gazzelle, con il suo struggimento pop che ondeggia con dolcezza, fino a trovare anche qualche sprazzo di sereno.

Hollyspleef – Paradise Seeds: Hollyspleef traduce tutte le emozioni che lo travolgono nel mezzo di un trasloco in un disco, tra stratificazioni r&b, jazz, house e ambient che disegnano le mille strade del cambiamento.

Linbo – Calesole: Il primo disco del duo abruzzese parte da un’esperienza fra la vita e la morte per tramutarsi in un trip di elettronica eterogenea, tra introspezione e clubbing.

Michael Sorriso – Parole sante: Il rapper torinese torna con un ep cupo e riflessivo, pieno di versi taglienti che si snodano tra strumentali asciutte per arrivare ancora più dritte in faccia.

Planet Opal – 46AB081222 / Do We Know Time?: Due tracce con cui i Planet Opal si spingono ancora più in là verso territori clubbing, con un botta e risposta tra i brani da far perdere la testa.

Tizio Bononcini – Tutto il mondo è un palcOSCENO: Il pop cabaret di Tizio Bononcini assume tratti sempre più paradossali, muovendosi tra canzoni romantiche e caroselli trascinanti che raccontano i drammi del mondo attorno a noi.

Zugabe – Lowland: La band veronese si muove tra aperture slo-core ed esplosioni shoegaze, per quattro brani dall'incedere inesorabile e ricchi di riverberi in cui sprofondare.

Singoli

72-Hour Post Fight, Clauscalmo, F4 – Made of Clay (Ce casco dentro): I 72-Hour Post Fight affidano a Clauscalmo e F4 un brano del loro ultimo disco, trasformandolo in una stralunata ballata notturna.

Adelasia – Come se tu: Due voci si intrecciano su un tappeto di chitarre elettriche e acustiche dal sapore indie folk, per una canzone d'amore che corre con delicatezza nel futuro.

Alda – Bubu Chacha: Alda ribalta le convenzioni sociali con le sue barre acuminate, dove sfogare la propria insoddisfazione nel doversi contenere in dei parametri che ormai non hanno più senso.

Ceneri – Porta: Ceneri canta quel momento di rottura di quando il mondo comincia a stare stretto, in quella condizione di sospensione tra il restare e riprovarci o andare via e ricominciare da capo.

Cuperose – Sospeso: Il debutto di Cuperose nasce dalla confusione delle sue emozioni, per trasformarsi in un dialogo interiore ancora più catastrofico.

Fonni – Casa: Fonni cammina sotto una pioggia di synth alla ricerca di un posto da chiamare davvero casa, senza riuscire davvero a trovarla ancora.

Giancane – Voglio morire: Giancane torna con una filastrocca micidiale (letteralmente), servendosi del suo stile ironico per parlare di eutanasia e diritto alla morte. 

Give Vent – Waiting: Il nuovo singolo dei Give Vent è uno sfogo emo dalle venature folk, che corre a rotta di collo fin dall'attacco e punta verso la rottura di una frustrazione ormai insostenibile.

Il Mago del Gelato – Zenzero: Il Mago del Gelato ci lascia un primo assaggio del suo afrobeat mediterraneo sporcato di suadente library music anni '70, qua con l'aggiunta di una voce robotica a dargli un tocco sci-fi.

La ragazza dello Sputnik – Le mie giornate: Ascoltare, accettare, dimenticare. Dietro a queste tre parole si nasconde il mantra della cantautrice veneta, il ritmo su cui ballare per superare gli ostacoli che minano la nostra strada.

Management, Mobrici – Iperfelice: Management e Mobrici cercano di rimettere insieme i pezzi di un cuore frantumato, dove la ricerca della felicità diventa un'impresa a cui però non si può rinunciare.

Mario Acquaviva – Mariateresa: Dopo 35 anni di assenza dalle scene, il cantautore torna con un brano intenso dedicato all’attivista politica, scrittrice e amica Mariateresa Di Lascia, lasciando che la morte sparisce per lasciare il posto a un’eterna primavera.

Nova – Enkidu: I Nova riprendono il mito mesopotamico di Enkidu per raccontare la parte più pura dell'essere umano, qua avvolta dalle fiamme di un alt rock che si schianta contro la dura realtà dei fatti.

Primovere – Funeral: Il funerale delle paure dei Primovere è un coro sussurrato alla National che cresce un passo alla volta, fino a diventare un limpido di speranza da cui farsi gonfiare il petto.

Radicedidue, Livrea – (Tocco la) ruggine: Le due cantautrici esplorano l'essenza del marcio nei rapporti umani, sorretto da una chitarra acustica r&b e con una fragile melodia che si fa corale.

Rondodasosa, NKO, NLE Choppa – We On Em: Rondo, assieme al rapper americano NLE Choppa, ci urla la sua fame di riscatto e la voglia bruciante di prendersi tutto, bombardandoci coi suoi versi rabbiosi.

Rosa Chemical – Bellu guaglione: Rosa Chemical prende un sample di O' sarracino per ribaltarne il significato e portarlo nel futuro, con un inno all'amore libero e fluido.

Samuele CYMA – Clorofilla: Una cangiante elegia elettronica dai richiami emo è lo strumento di cui si serve il cantautore romano per accettare una perdita, accompagnata da una spettrale coda strumentale come B-side.

Tatum Rush, Popa – Pelle di luna: L'incontro tra due degli esponenti del pop più chic che ci sia è un inebriante tuffo in un sound seducente, con un groove trascinante e tropicale a guidarci nella notte.

Wism – Podio: Wism esplora le sonorità funk mescolando sample, chitarre e synth dai rimandi anni ’80, per un brano che tiene insieme romanticismo e tristezza, ironia e malinconia.

---
L'articolo Il Bollettino di venerdì 19 maggio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-05-19 10:30:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia