Il Bollettino di venerdì 22 marzo

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

I ritorni di band importanti per il rock italiano come La Crus e A Toys Orchestra, ma anche del supergruppo I Hate My Village, la disperazione di Lamante, le danze ossessive di Okgiorgio, e ancora Sleap-e, Tre Allegri Ragazzi Morti, Ditonellapiaga, Clauscalmo, Diss Gacha, Coca Puma, Finnegans e molto altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Sleap-e – 8106

Il secondo disco di Sleap-e è un viaggio nella Bologna rock, che parte da una cameretta e straborda da ogni finestra, con un occhio di riguardo verso le attitudini punk DIY americane e il cantautorato anni '60 e senza alcuna paura di far esplodere tutto.

A Toys Orchestra – Midnight Again

Gli A Toys Orchestra si ripresentano sulla scena con Midnight Again, dove brani di un fumoso blues rock sono l'ironico specchio dei cicli ripetitivi del nostro tempo in cui ritrovarsi sembra più una condanna che una consolazione.

Finnegans – Fastedelica

La Brianza che conoscono i Finnegans diventa supersonica: Fastedelica è un ep che corre velocissimo, quattro tracce dove il grigiore della provincia viene preso d'assalto dalle accelerate di chitarre marce, senza che una briciola di disagio si scrolli di dosso.

I Hate My Village – Water Tanks

Il ritorno del supergruppo degli I Hate My Village si muove con le stesse contorsioni del tentacolo sulla copertina del loro nuovo singolo, con l'highlife ghanese che si attorciglia in un vortice di suoni e di ritmi dall'ordine tortuoso e fluido al tempo stesso.

Lamante – La nostra prova di danza

Il canto di Lamante squarcia la notte, nella disperazione di trovarsi dentro un amore sospeso tra chi parte e chi resta. E così La nostra prova di danza esplode in un ritornello che si stringe al cuore, dove il sentimento c'è ancora, ma non può sopravvivere nella realtà.

Lumen – Stars

Lumen disegna un paesaggio astrale fatto di strumenti acustici che si mescolano con l'elettronica, riuscendo così a evocare la figura dell'artista come figura capace di guardare al mondo con lo stupore necessario per coglierne la bellezza.

Okgiorgio – Ok :/

La formula Okgiorgio sul dancefloor si collauda sempre di più: il beat di Ok :/ cresce e ci trascina nel fuoco della danza, mentre i frammenti di una voce nascosta nel buio trafiggono l'aria e diventano un urlo che spezza anche le corde della chitarra che puntella il brano.

Tamburi neri – La notte

C'è un richiamo ancestrale che fa fremere La notte dei Tamburi neri. Il duo milanese si appoggio su un loop elettronico ossessivo che diventa motore di un rito tra il metropolitano e il tribale, con un tocco sinistro che ammanta le parole. 

Dischi

Amalfitano – Tienimi la mano, Diva!: La voce di Amalfitano viene lacerata dal demone dell'amore, dove la follia dei sentimenti ruota attorno a un cantautorato vibrante e agitato dai richiami al rock inglese anni '70.

Filippo Cattaneo Ponzoni, Maëlys – Magneti: Il disco collaborativo tra Filippo Cattaneo Ponzoni e Maëlys si snoda attraverso 7 tracce di un pop che sfuma nell'r&b, alla ricerca di un rifugio dalle insicurezze dentro e fuori di noi.

I Segreti – Bellissimo: Dopo l'uscita del lato A la scorsa settimana, i Segreti chiudono il loro nuovo disco con una seconda parte complementare alla precedente, con la fame di vita che corre veloce sui synth pulsanti. 

La Crus – Proteggimi da ciò che voglio: Il ritorno dei La Crus dopo 19 anni dal precedente disco in studio è un ispirato album di cantautorato realizzato minuziosamente, dove melodie rallentate scavano dentro al nostro presente.

Leon Faun – Leon: Leon Faun toglie il filtro fantasy che caratterizzava il suo rap per raccontarsi in prima persona, concentrando i ribaltamenti emotivi dei suoi ultimi anni in 13 tracce terapeutiche.

Lorenzo Minozzi – Peri fiuseos: L'ep d'esordio del produttore romano nasce da un viaggio attraverso il Nord Europa, con le registrazioni di quei luoghi suggestivi che diventano brani dal carattere ancestrale.

Pinhdar – A Sparkle On The Dark Water: I Pinhdar ci guidano attraverso le loro riflessioni esistenzialiste dipanate su un sound sempre più stratificato, per un affascinante ibrido di trip hop, dream pop, dark wave ed elettronica.

Votto – Gli ultimi istanti delle nostre vite precedenti: Il suono dei Votto si fa ancora più brutale, con la loro anima screamo che tende al metal e si fa profezia della violenza apocalittica che siamo destinati ad affrontare.

Singoli

9den – That pogo was the happiest moment of 22: 9den realizza delle crepe sonore per aprire un varco verso un momento felice del passato, finendo per scomporre il suono mentre scivola dentro questo buco nero.

Alda – Mamma: Il nuovo singolo di Alda è una lettera priva di filtri alla madre, per confessarle quell'inadeguatezza che si sente addosso da sempre, ma per cui ha trovato solo ora le parole. 

Clauscalmo – Il nome del capitano: Una chitarra dai richiami bossa nova diventa la base per un singolo di retro folk che prende la via del mare, dove l'angoscia si muove a pelo con l'acqua, manifestandosi senza rubare la scena.

Coca Puma – Tardi: Coca Puma parla di un amore accompagnata da un asciutto arrangiamento fatto di batteria, basso e tastiere, fino allo stravolgimento che ribalta il brano nella psichedelica coda finale.

Cucina Sonora, N.A.I.P. – Basta poco: La collaborazione tra Cucina Sonora e N.A.I.P. si traduce in brano che da minimale – come suggerisce il titolo – si stratifica sempre di più, fino a esplodere in una spirale di delirio.

Diss Gacha – +++!: Gacha nasconde nel suo rap fatto di onomatopee e slang subito riconoscibile l'annuncio di un nuovo disco in arrivo, mentre le sue barre continuano a correre con un passo tutto loro.

Ditonellapiaga – Mary: Scritto con La Rappresentante di Lista, il nuovo singolo di Ditonellapiaga ha per protagonista una ragazza di 16 anni alla scoperta del desiderio, lasciando che un esplosivo dance pop le apra le porte del mondo dei sensi.

Emanuele Triglia – Why Do We Leave: Emanuele Triglia ricomincia dai suoi loop tra il jazz e l'hip hop, questa volta per riflettere sul distacco dal proprio luogo d'origine per cercare di realizzare i propri sogni.

I miei migliori complimenti – Una cosa/Tutorial: Doppio singolo per I miei migliori complimenti, in bilico tra l'affrontare l'arrivo dei 30 anni senza sentire di esserne in grado e rapporti dove attrazione e distanza si alternano di continuo.

Iako – Non dubitare: Iako si serve dell'elettronica da clubbing per riversarci addosso le sue montagne emotive, mentre la voce cerca un lumino di speranza in mezzo alla malinconia.

Les Enfants – #6: I Les Enfants danno un'anticipazione del loro prossimo disco, un esperimento collettivo dove le parole lasciano il posto a un coro che cresce sempre più forte, per un climax che si accende secondo dopo secondo.

Manitoba, Edda – Fiori e baci: I Manitoba e Edda intrecciano le loro voci per cantare la complessità delle relazioni umane, quel cadere preda dei sentimenti sapendo di commettere un errore, mentre le chitarre elettriche mordono l'aria.

Materazi Future Club, Federico Russo – Dio perdona, Riganò: I Materazi Future Club ritornano sulla scena per celebrare Christian Riganò, il mitologico calciatore/muratore che riportò la Fiorentina in serie A, con la voce di Federico Russo a raccontarlo su una strumentale tra dub e post punk.

Real Timpani – RX3XT: I Real Timpani portano il loro flusso di suoni a lanciarsi in un inseguimento frenetico, con la tensione che monta fino all'esasperazione in mezzo alle schegge elettroniche da cui è bombardata.

Rondine – Borderline: Rondine si trova nel limbo di una relazione troppo precaria per riuscire a orientarsi, buttandoci addosso tutta la confusione che lo scuote nel profondo.

Simone Matteuzzi – Elettrico: Simone Matteuzzi prende una poesia di Dino Campana per farne un inno di libertà creativa, spalmato sopra una strumentale rock elettronica che si muove con passo lento.

Soap – Parole violente: Il nuovo singolo di Soap è il difficile scontro con la realtà di un amore non ricambiato, dove il dolore viene alleviato nell'emozioni che volteggiano dentro la melodia.

Teseghella – Benone: Teseghella riavvolge il nastro su un anno complicato, dove gli alti e bassi si danno il cambio di continua, condensando il tutto in una canzone d'amore con un velo di autoironia.

Tre Allegri Ragazzi Morti – La sola concreta realtà: Un altro tassello verso il nuovo disco dei TARM, che questa volta ci presentano una ballata acustica per quando il cuore è perso nella notte, alla ricerca di qualcosa di vicino che non si riesce a trovare.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 22 marzo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-03-22 10:30:00

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