Il Bollettino di venerdì 25 giugno

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #25
Il Bollettino della settimana #25

Tante uscite interessanti in questo ultimo venerdì di giugno: dal clamoroso feat tra Ghali, Liberato e J Lord a Speranza, al secondo singolo di Giuse The Lizia, una delle sorprese del MI MANCHI, passando per la sberla in faccia agli hater di BigMama, l'esordiente Dorso, Gregorio Sanchez, Giungla, Miglio, Granger e ancora tanti altri. Difficile anche scegliere il disco della settimana, visti album interessanti come il debutto post rock/jazz/darkwave/millealtrecose dei Dr. Snaut, l'incrocio tra afrobeat e Salento di Muriki e il ritorno di Pufuleti. Alla fine l'hanno spuntata i Queen of Saba, con il loro Fatamorgana, perfetto incontro tra pop, funk, r'n'b, sfacciataggine e introspezione. 

Dr. Snaut – Me ne rendo perfettamente conto

Come il personaggio di Solaris da cui prendono il nome, i Dr. Snaut non si lasciano inquadrare da un primo sguardo: dark wave saltellante, sfilacciate trame jazz, incastri ritmici math rock, fluidità anni '70 e strascichi di post rock, per un album enigmatico pieno di ambiguo fascino.

Ghali, Liberato, J Lord – Chiagne ancora

Un campione come Ghali, l'astro nascente J Lord e un ritornello killer firmato da Liberato: un "allineamento di pianeti tra Baggio e Napoli" che dà vita a una hit di livello, in cui ognuno dei tre protagonisti, quasi in simbiosi tra loro, riesce a dare il meglio di sé.

Giungla – Turbulence

La turbolenza di Giungla è un vortice di rock ed elettronica, in cui ritmi ossessivi e disturbati sposano chitarre aspre e ruvide. Il tutto senza perdere quella componente di delicatezza spezzata nella voce di Giungla, alla costante ricerca di un punto di equilibrio nel mondo.

Leon Faun – C’era una volta

Il musicista partito dal fantasy rap svela un lato di sé più intimo e consapevole, in cui emerge la volontà di raccontarsi distaccandosi dai mondi immaginari che erano al centro delle sue prime canzoni, dimostrando la capacità di sapersi muovere su flow differenti articolati.

Miglio – India

Su un beat immerso nel catrame e nello sporco, Miglio si lascia guidare da una sognante melodia per cercare nella luce dei lampioni una via di fuga verso luoghi sconosciuti, dove anche il centro della città diventa un mondo da esplorare.

Muriki – Muriki

Attorno ai ritmi e al calore dell’afro-funk, cinque tracce in cui temi strumentali si coniugano con la contaminazione di ritmi e suoni dell’Africa e la tradizione mediterranea. Armonie essenziali lasciano spazio a frenetici groove senza sosta, con cui cercare di spezzare le catene delle nuove schiavitù.

Pufuleti, Terfak, Zutera – Rammbock

Rischiava quasi di passare inosservato il ritorno "dell'uomo dei pilastri": anche se è un album molto più tedesco, vista la partecipazione di Terfak e Zutera, Pufuleti ripropone le sue stralunate filastrocche in un italiano nosense frullato con il trash televisivo di Mediaset.

Disco della settimana: Queen of Saba – Fatamorgana

A metà tra girlband postatomica e confessione a tarda notte, Fatamorgana di Queen of Saba unisce l’ardire danzereccio di Cosmo con la sfacciataggine e l’ironia di Lily Allen, per poi scivolare in una fase di fragile introspezione piena di poesia.

Album

Chris Lavoro – In giro: Un animo urbano bilanciato da una prospettiva naturale e folk-oriented per esaltarsi a vicenda e realizzare un disco organico, trasversale, ricco di contaminazioni e dalle radici DIY e no-waste.

Dorso – Post Benessere: Canzone assemblate, smontate e rimontate, frutto di un pop che scappa da sé stesso per mimetizzarsi in altri generi e scavare un nuovo percorso.

Jack Savoretti – Europiana: Le spiagge dorate, il cielo limpido, la musica del piano bar e un bicchiere di vino al tramonto: lo sguardo nostalgico di Jack Savoretti riesce a farci ballare, sorridere e ricordare.

Lost Kids – Synthetico: Electro pop contaminato da influenze indie e vaporwave, tra glitch, chitarre e sintetizzatori analogici, per ripercorrere quest’ultimo, schizofrenico anno.

Nicola Guida – Speleology: L’esordio del pianista Nicola Guida è un’indagine spasmodica della cavità, la ricerca della feritoia, dello spazio dentro e fuori di noi, reso pieno solo dalla musica.

Occhiaia 47 – Tommy: Tommy racchiude al suo interno entrambe le anime di Occhiaia 47, in una sorta di yin e yang tra brani hardcore e racconti introspettivi.

Piccoli Bigfoot – Tra Bergamo e il Far West: Il cantautore senza volto gioca con gli stereotipi mescolando folk e punk e indagando sull’identità di chi, nell’ultimo complicato periodo, si è un po’ perso.

Saint Pablo – Komorebi: Dopo anni di vita dietro le quinte dell'industria musicale, Saint Pablo decide di mostrare la sua faccia, entrando in punta di piedi e tracciando una luce nuova per sconfiggere paure e ansie.

Shakalab – Dieci: La celebrazione dei primi 10 anni di carriera tra reggae e hip hop degli Shakalab, con tantissimi feat tra cui Inoki, Alborosie e Sud Sound System.

Skinny – Skinny Baby: Ep d’esordio del giovanissimo rapper, con 5 tracce dirette e crude che mostrano il suo lato più personale.

Verbal.Sound – Loud Boys: Prima compilation della community di dj e producer nata su Telegram, con ben 40 tracce.

Votto – Quindi noi sbagliando facemmo giusto: Screamo denso e aggressivo in cui si legano i concetti di perdita e di attesa. Un lutto senza rassegnazione e una fiducia incrollabile nella ciclicità della vita e nei suoi moti di rivoluzione.

Warez – Silky Road: Warez ripercorre la via della seta per celebrare la sua passione per il mondo orientale con il suo flow senza freni.

Singoli

BigMama – TooMuch: Su una strumentale infuocata a firma Crookers, BigMama si prende la sua rivincita su tutti quelli che ne criticano l’apparenza o i suoi modi di troppo (quando, semmai, è “troppo figa”).

dellacasa maldive – Voglio solo stare fuori all’aria aperta: Il funky spensierato di Dellacasa maldive rivendica la libertà quanto mai attuale di uscire di casa.

Denis The Night & The Panic Party – Proto 6: Borderlands: Ansia destrutturata e rielaborata in un disturbante singolo acid house, in cui esplodono le allucinazioni di un anno di lockdown.

duopotrio – Mare: Malinconica dedica a quei paesini di mare in cui è facile lasciare un pezzo di cuore e il cui ricordo è sempre un rifugio sicuro.

Fast Animals and Slow Kids – Senza deluderti: Aimone e soci aggiungono un altro tassello in vista del loro nuovo album e del loro tour, questa volta mostrando il loro lato più romantico.

Federico Fabi, Giorgieness – Al dente: Rivisitazione in collaborazione con Giorgieness del singolo Al dente, dove tutti quei propositi che un 25enne dovrebbe perseguire rimangono al condizionale.

Gente, Marchettini – Succhino: Chill pop ispirato da Mac Miller e Chance the Rapper per raccontare la futilità della azioni che si compiono in una relazione.

Giuse The Lizia – Serate storte: Giuse canta di quelle serate senza pensieri, passate con qualche bicchiere di troppo e che scorrono troppo in fretta, con solo qualche foto mossa a ricordarle.

Granger – Odio: Dall'intro come ballad acustica al finale da ninna nanna hip hop, Granger mostra tutta la sua fragilità.

Gregorio Sanchez – Palombaro: Brano fresco e spensierato dalle tonalità estive, che diventa una sorta di incrocio acustico tra Easy Life ed Enzo Carella.

Hell on Mask - President Evil: Tra complotti, lotta di classe, chitarre elettriche, dittatori sanguinari ed epidemie zombie, gli Hell on Mask vi danno il benvenuto nel 2035.

Lele Blade, Yung Snapp – Just for fun: Assieme a Yung Snapp, Lele Blade si lancia in un brano convincente che unisce trap, dialetto napoletano, atmosfere soffuse da dancefloor e flow invidiabile.

Mancha, Nicol, Mr Monkey – Acida: Assieme a Nicol e con la produzione di Mr. Monkey, Mancha ci avvolge in una nube post techno e hip hop in cui perdere sé stessi.

Praino – Bruci il mondo: Tra spigoli e curve sinuose, Praino canta la sua ballata ruvida con la voce di chi sta bruciando di passione.

Rasty Kilo – Droga: Su una strumentale cupa, dai bassi vibranti, le barre di Rasty Kilo descrivono il mondo che vive e si muove nell’oscurità, al di là del bene e del male per scelte di necessità.

Recall Madame X – Cigarettes and Coffee: Un requiem sull'amore vampiresco di due donne, scandito da un pianoforte da film horror.

Rosita Brucoli – Acqua e sete: Con un timbro delicato e potente allo stesso tempo, Rosita Brucoli canta il bisogno irrinunciabile per rapporti concreti, da vivere senza porsi freni in principio né limiti durante.

Sara Loreni – Eroticamente: Un’elettronica allo stesso tempo audace ed elegante racconta di sessualità e solitudine svincolandosi dai cliché e con un ammaliante senso di incompletezza.

Scatola Nera - Scatola Nera #1: Il lavoro di "archeologia musicale" di Scatola Nera raggiunge qui il suo apice, portando a spasso nel tempo l'ascoltatore al di là dei confini spazio-temporali e dei generi musicali.

See Maw – Circo in testa: Una nuova luce rosea, nel gioco di chiaroscuri di See Maw, dà una tinta morbida e giocosa, con cui rivendicare anche ciò che ci fa soffrire.

Speranza – Domani smetto: All'urlo di "Che me ne fott' a me?!", Speranza si lancia in una potenziale hit da discoteca piena di (positiva) zarraggine.

Uruguai – Smalto: Uruguai fa riemergere ricordi del passato, momenti presenti e fantasticherie sul futuro che si mescolano senza ordine in un brano pop dai toni molto malinconici e sinceri.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 25 giugno di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-06-25 10:30:00

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