Il Bollettino di venerdì 28 aprile

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

I mille pensieri di Giovanni Truppi, i Bnkr44 a rotta di collo per strade ancora da scoprire, il ritorno dell'Officina della Camomilla. E ancora Kid Yugi, Paolo Benvegnù, Margherita Vicario, Crimi, Turbetto, Miglio, Lo Stato Sociale con Mobrici, Brenno Itani, Tony Scorpioni e molto altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Crimi – Scuru cauru

Col suo secondo album, la band francese che fa incontrare il dialetto siciliano con il raï algerino, il funk, il jazz e l'afrobeat osa ancora di più, sballottandoci col suo groove e le sue melodie arabeggianti da una parte all'altra del Mediterraneo.

Bnkr44 – Fuoristrada

Sfrecciano i Bnkr44, che si trovino nella loro provincia o nella più grande della metropoli. Fuoristrada è un vortice inarrestabile che si mangia tutto per risputarlo in un pop bruciante e freschissimo, per mostrarci che è permesso tutto, soprattutto sognare in grande.

Giovanni Truppi – Infinite possibilità per esseri finiti

Giovanni Truppi cammina dritto, mentre la sua mente si perde in un labirinto di pensieri. Infinite possibilità per esseri finiti traduce le complessità di cervello pieno di stimoli in un cantautorato libero di spaziare nell'elettronica, nell'ambient, nello spoken word e nell'hip hop dalle forme astratte, dove l'incertezza diventa poesia.

Kid Yugi, Night Skinny – Quarto di bue

Manco due minuti di brano, ma c'è tutto e di più dentro: Kid Yugi al mic e Night Skinny al beat sono un'accoppiata devastante al servizio di un singolo che si schianta dritto in faccia, con tanto di switch a metà che ribalta il brano (e pure noi).

L'officina della camomilla – Dandy Candy

Sapevamo sarebbero tornati, ora eccoli davvero. Dandy Candy è la storia d'amore criminale tra due adolescenti in fuga da tutto e tutti secondo l'Officina della Camomilla, che brilla di tutta l'estetica da "allucinati forever" di Francesco De Leo e ci fa venire voglia di rapinare una banca con la nostra crush.

Miglio – Futuro splendido

Futuro splendido, perché non c'è molto altro a cui ci si possa aggrappare. O almeno così sembra dalla coltre di new wave color grigio fumo di Miglio, che nei clangori sintetici di una città claustrofobica soffocante cerca di ritrovare un senso di umanità.

Sally Cruz – Tempesta

Sally Cruz, nonostante i suoi 20 anni, ha già visto il buio da molto vicino: Tempesta, con una serie di barre a raffica, racconta il suo perdersi in un trauma con tutta la fatica del trovare una via d'uscita, finché i graffi della voce non si fanno laceranti di dolore nel ritornello.

Turbetto – Claudio

"Claudio, la devi smettere di dire che gli alberi san parlare": il nuovo singolo dei Turbetto si trasforma da farneticante turbinio rock a un angosciante incubo lynchiano, quasi come se Don't Hug Me, I'm Scared fosse una canzone.

Dischi

Brenno Itani – Fino a prova contraria: Brenno Itani torna con dieci brani di rap in cui mostrare tutta la sua versatilità, passando da versi ruvidi a riflessioni intime, lasciando spazio anche ai feat. con Noyz Narcos, Carl Brave, DrefGold e altri.

Cilio – 20/23: Cilio esplora relazioni e sentimenti con tre brani e altrettante sfumature di hip hop permeato di funk, guardandosi dentro per trovare le parole giuste con cui avvolgerci.

Florilegio – Sogno abissi notturni: Florilegio si tuffa nel marasma delle loro insicurezze, per scontrare il nero dei loro testi disillusi con l'arcobaleno della sua energica psichedelia.

Francesco Morrone – Grotte: Le Grotte di Francesco Morrone sono gli incavi del nostro animo dentro cui si stagliano ombre lunghissime che aspettano solo di essere illuminate, lasciandosi svelare da struggenti canzoni dall'ipnotico arrangiamento acustico.

Jungla – Drink Pop: Il nuovo ep di Jungla scorre con freschezza sulla monotonia del quotidiano, rendendo colorato tutto ciò che incontra grazie al suo sound di frizzante pop.

Lamo – Fantapunk: Il disco di debutto di Lamo unisce uno sguardo innocente come quello di un bambino a un pop capace di essere ruvido e tagliente, per dare una prospettiva diversa a ciò che ci troviamo a vivere ogni giorno.

Le scimmie – Adriatic Desert: Le lunghe camminate sulla spiaggia abruzzese d'autunno diventano rabbia primordiale, convertita in 8 tracce di psych rock dai picchi stoner da cui lasciarsi travolgere.

Livrea – Il canto del villaggio (atto II): Il secondo capitolo della trilogia di Livrea ridefinisce i confini e le geografie dei rapporti interpersonali, per preparare il terreno alla liberazione dai demoni che ci tormentano l'anima. 

Mille – Quanti me ne dai: Il pop giocoso di Mille ci mostra come fregarsene e buttarsi a capofitto nel presente, senza ripensamenti, perché è solo così che si può davvero brillare.

Moci – Blu periodo: Dopo Rosso profondo, Moci continua a immergersi nelle paure di una generazione privata di ogni certezza, questa volta incentrandosi sull'inquinamento nei rapporti interpersonali, con un bedroom pop che si fa necessaria valvola di sfogo.

Paolo Benvegnù – Solo fiori: Il nuovo ep di Paolo Benvegnù si interroga sulle esperienze di vita, su quanto crescere corrompa il nostro innato amore, cercando di riafferrare la purezza con cinque tracce di elegante cantautorato.

Proia – Il controesodo: Quelle di Proia sono canzoni delicate per tempi frenetici, che attraverso cinque storie coprono migliaia di vite e osservano dai margini il nostro muoversi disorientati.

Singoli

2rari – Moped: I gemelli 2rari filano dritto su una strumentale minimale, dove le ombre di una vita che non concede sconti mostrano tutta la fame di chi punta alla vetta perché non ha niente da perdere.

Arch – Asleep at the Disco: Gli Arch anticipano il loro nuovo disco con un singolo ricco di pulsazioni spettrali che rimbombano in una discoteca deserta, dove la ripetizione dei suoni trasforma lo scenario in un quadro cubista.

Ave Quasar – Pensieri a vapore: Gli Ave Quasar scalfiscono le strutture preimpostate del nostro presente con la granulosità dei loro Pensieri a vapore, che si attorcigliano in un mix inedito di techno, rock e lo fi.

B.estye – Alter ego: B.estye si dimena su un riff ossessivo di basso, trasformando le incomprensioni di un rapporto tra due persone in un ballo che ci infiamma lo spirito.

Ethan – Cose che non so di me: Ethan esorcizza i sentimenti per parlare di dipendenza affettiva, unendo fragilità, intimità e delicatezza alle esplosioni controllate del suo synth pop.

Gobbi, Lucrezia – Alveare: Una canzone d'amore dove due vite si staccano dall’adolescenza per scivolare dentro la vita adulta, scorrendo tra le vie di una nuova città che rischia di cancellare la magia del quotidiano.

Irene Buselli – Il palombaro: Il nuovo singolo di Irene Buselli è una intelligente metafora di chi si trova in un contesto sbagliato, senza sapere da che parte muoversi, con una voce capace invece di spostarsi ovunque a guidarci dentro un canto imprevedibile.

Lo Stato Sociale, Mobrici – Per farti ridere di me: Lo Stato Sociale e Mobrici firmano una lettera che arriva a distanza di tempo dalla fine di una storia d’amore, con un sentimento mai finito sottopelle, per urlare a pieni polmoni quello che non si è mai avuto il coraggio di dire.

Margherita Vicario – Ave Maria: Margherita Vicario torna con l'energia sferzante del suo pop, qua prendendo di mira la prospettiva di chi opprime servendosi della fede come scusa.

Mesmerising – Soundscape/UVB - 76 4625 KHZ: Mesmerising torna con un doppio singolo ambizioso, dove il prog che si apre all'ambient del lato A si contrappone alle frequenze alienanti di una radio fantasma della guerra fredda.

Nava – IssuesIssues è la confessione delle fragilità di Nava, scheggiate dai frammenti destrutturati di una canzone in divenire, lasciando solo una breve melodia come appiglio.

Paolo alneon – Cani di razza: "Il mondo finirà, ci balleremo sopra": la disillusione di Paolo alneon di fronte alle incertezze del proprio destino si fa profezia dai tratti schizofrenici, con sonorità clubbing che sfuggono nella fine del mondo.

Quomo – Aperol Spritz: Quomo esprime tutto il desiderio di reagire al peso della staticità e infrangere le catene dell’ordinarietà che ci tengono bloccati, con un cadenzato alt rock che ci scuote le viscere. 

Stramare – Un figlio: I frammenti dei ricordi d'infanzia di Stramare si confondono in un ritmato synth pop che divampa nel ritornello, con tanto di chitarre distorte pronte a farci sudare.

Tony Scorpioni – Nave spaziale: Tony Scorpioni, ormai solo in un pianeta allo sbando, decide di attraversare il cosmo per cercare un nuovo pianeta, portandosi dietro solo il suo spirito romantico e le onde del mare. 

Valori – Demoni: La trasformazione di Valori, che giungerà a compimento nell'ep Crisalide, arriva alla sua seconda fase con una ballata piano e voce increspata di elettronica, in cui il sussurro della melodia riesce a disinnescare i nostri pensieri più tormentati.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 28 aprile di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-04-28 10:30:00

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