Il Bollettino di venerdì 3 dicembre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #48
Il Bollettino della settimana #48

Che bellezza, Giorgio Poi: il ritorno del cantautore romano d'adozione, Gommapiuma, suona come un classico, morbido e malinconico. È lui a prendersi il titolo di disco della settimana, ma degni di nota sono anche il desiderio come motore di vita di deSidera di Cristina Donà, le intime lettere di Novelo scritte al Caro mostro che vive dentro di lui, le confessioni di Ugo Borghetti in Primo soccorso e la voglia di Volare di Coez. E non è tutto: riecco Cesare Cremonini con un nuovo singolo, Bais si prepara a spaccare il palco di Sanremo Giovani, Manuel Agnelli debutta da solista, i Selton fanno i girovaghi per le case di Milano, Missey fugge dalle ansie, e ancora Ministri, Massimo Zamboni, Jack Out & K Beezy e molti, molti altri, tutti nel nostro bollettino del venerdì.

Bais – Che fine mi fai

In attesa di vederla suonata sul palco di Sanremo Giovani, Che fine mi fai porta Bais ancora di più dentro alle visioni psych dei Tame Impala, ammorbidite da una scrittura pop che ne smussa gli angoli, il tutto con un accenno di malinconia da essere irresistibile.

Coez – Volare

Le varie anime che Coez ha fatto emergere in questi anni si alternano in Volare, il suo nuovo album: dagli inizi col rap agli sviluppi con l'indie più romantico, il tutto con un immaginario metropolitano da cui staccarsi per librarsi in aria, salire in cielo e guardarsi da lontano.

Cristina Donà – deSidera

 La voce di Cristina Donà questa volta si fa accompagnare da sognanti arrangiamenti, sfilacciati da un'elettronica ancestrale, in cui viene dato sfogo alla componente più istintiva e animale della sua musica. Un desiderio primordiale, motore delle nostre vite, che vibra costante tra suoni aspri e accelerazioni improvvise.

Hot Kowski – Rane

Torna il producer italo-polacco Hot Kowski: dopo l'alienazione urbana di Routine, in cui attraversava una città fredda nella notte, ora affronta l'immobilità della provincia, dove la fantasia diventa la porta d'accesso per un universo onirico e multiforme.

La messa – Offline

Pochi accordi di piano ci accompagnano nelle paranoie dei La messa, sopraffatti dall'interconnessione in cui viviamo costantemente: Offline è la necessità di staccare, prendersi uno spazio che sia nostro e di nessun altro, coperto da una impenetrabile pellicola che ci protegge dal mondo esterno.

Novelo – Caro mostro

Dalla sua cameretta di Miano (quartiere di Napoli) Novelo scrive 10 lettere alla parte più nascosta di sé stesso: Caro mostro raccoglie le ansie e le angosce di una generazione sulle proprie spalle, in un mix di rock, urban e sad lo fi super contemporaneo.

Ugo Borghetti – Primo Soccorso

È una Roma cruda, pulsante, bella, decadente e viva quella di Ugo Borghetti, lo sfondo dietro alle sue storie raccontate con una voce ruvida. Primo soccorso come richiesta d'aiuto, profonda confessione dei nostri errori, le nostre dipendenze, tutto ciò che ci pesa sulla coscienza e che ha bisogno di essere buttato fuori per ricominciare a respirare.

Disco della settimana: Giorgio Poi – Gommapiuma

Giorgio Poi sfuma da melodie alla Alan Sorrenti ad approcci quasi sanremesi, tenendo sempre da sfoggiare in un angolo i suoi tipici toni languidi, bisognosi di qualcosa. Il suo terzo volo lo ha portato ad altezze notevoli, ed è bello saperlo lassù, dove lo vorremmo raggiungere.

Dischi

Aa. Vv. – Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato: Il gigantesco evento tributo dello scorso settembre all'Arena di Verona ora è diventato un disco, con ben 35 tracce di reinterpretazioni di classici del Maestro da parte dei più grossi artisti della scena italiana.

Arctic Plateau – Songs of Shame: Arcitc Plateau combatte contro i propri mostri per raccontare le proprie fatiche, insicurezze e dolori e per permettere alle sue cicatrici di prendere forma come canzoni della vergogna.

Bordoluna – Stelle e sudore: L'ultima estate della triennale, tumultuosa e ricca di cambiamenti, fa da sfondo agli abbozzati brani di Bordoluna, nostalgici e scossi da una tremante rabbia giovane che gli fa prendere vita.

Cicco Sanchez – Nostalgia liquida: La malinconia di Cicco Sanchez porta in una dimensione urban tutto il dolore di un rimpianto che ancora brucia nel cuore.

Fadi – Stagioni: 4 canzoni, 4 stagioni: Fadi affronta la ciclicità dei sentimenti in un ep variegato e coeso al tempo stesso, dove al dolore di un inverno solitario segue sempre la rinascita di una nuova primavera. 

Iruna – Blue: Il blu di Iruna è un colore dalle mille sfumature, un safe space dove dare sfogo a tutto ciò che ci ribolle dentro, in cui c'è spazio anche per suoni tropicali e per celebrare anche le proprie fragilità.

Jack Out & K Beezy – La Cura: Il rapporto complementare tra Jack Out e K Beezy culmina ne La cura, album in cui i due musicisti trovano il modo di supportarsi a vicenda, raccontare le loro debolezze per trarne una nuova forza e fare della musica la loro terapia.

Marco Mengoni – Materia (Terra): Primo capitolo della trilogia Materia, Terra parte dalle sue radici, attraverso i ricordi, gli ascolti e le riflessioni che Mengoni da sempre condivide nelle sue canzoni.

palliatives for dirty consciences – blankly: Il debutto della band romana parte direttamente dalle viscere del post rock più alienato, passando per cupo alt rock anni '90 e shoegaze, il tutto come un disturbato senso d'ordine rispetto al caos dell'esistenza.

Praino – Mostri e civette: Praino fa il suo esordio con un ep di 5 tracce tra suoni spigolosi, percorsi narrativi tortuosi e un agrodolce sapore che filtra attraverso i rumori che impazzano intorno.

Roberta Giallo – Canzoni da museo: Roberta Giallo mette in musica 9 poesie di Giovanni Gastel, Roberto Roversi e Davide Rondoni, con arrangiamenti delicati e minimali, per creare una nuova forma di salvaguardia della cultura.

Singoli

2nd Roof, Jake La Furia, Nitro, Speranza – Berlusconi: Jake La Furia, Nitro e Speranza si avvicendano sulla cupa strumentale dei 2nd Roof, in un inno di autocelebrazione che, provocatoriamente, spicca già dal titolo.

Akes – Shuttle/Sci-Fi: Con un doppio singolo Akes riflette sulla tecnologia che prende il sopravvento sulle emozioni, in una dimensione urban avveniristica tra rap ed elettronica.

Bartolini – Schiena: Una solitudine che ci butta a terra, ci immobilizza a letto e ci attanaglia il cuore: Bartolini si chiude nella sua intimità per venirne fuori con un singolo potentissimo nella sua sofferenza.

Bestia – Pennarelli: Il nuovo singolo di Bestia fotografa la malinconia dei momenti in cui ci si ritrova dopo allontanamenti inevitabili, quando i pensieri diventano più rumorosi degli abbracci.

CanovA, Nayt – Sorpresa: Versione speciale del brano del rapper, contenuto nel suo ultimo album “DOOM”, nata dall’incontro con il producer CanovA.

Cesare Cremonini – Colibrì: Ad anticipare il nuovo album di Cesare Cremonini, Colibrì vola leggiadro in traiettorie delicate, alla ricerca di una purezza che sembrava perduta.

Claudym – Limbo: Un monologo personale ed etereo in cui Claudym si addentra nei labirinti dei suoi pensieri, in bilico tra le tante cose da fare e il desiderio di staccare da tutto e tutti.

Danny Trexin – Goodbye: Il producer Samuele Spina, in arte Danny Trexin, si fa accompagnare dalla voce della cantante canadese Melissa Lamm, in un brano costruito su un sottile incastro di chitarre che volano nel ritornello.

DJ Fede, Il Turco – Suono sporco: Il tocco old school di DJ Fede porta a una strumentale perfetta per l'introspezione de Il Turco, ancora provato dall'esperienza del lockdown.

Gionata, Jesse the Faccio – Il contorno: Gionata si fa accompagnare da Jesse the Faccio per raccontare quel sentirsi scomparire nel dare tutto per un altro, fino a trovare il modo di riprendere noi stessi.

Jaboni – Endless Time: Un viaggio in cui il protagonista va alla ricerca del senso della vita e dall'amore, fino a varcare i confini di questo pianeta.

Joe Elle – Senza parole: Elle mette in scena un cortocircuito emotivo in cui racconta un'amicizia, giocando con i glitch di generi diversi mescolando Ornella Vanoni, Bad Bunny e Fka Twigs.

Limonov – Nouvelle Vague: I Limonov portano il cinema francese degli anni '60 nel delirio di questo presente, immaginando un monologo rabbioso di un personaggio di Truffaut sull’amore ai tempi degli algoritmi.

Low Polygon – Ti comporti così: Un'energia primordiale e animale prende il sopravvento in Ti comporti così, un monologo esistenziale sussurrato in una spirale di synth rafforzati da una batteria che rende tridimensionale la tensione. 

Manuel Agnelli – La profondità degli abissi, Pam pum pam: Il debutto solista ufficiale di Manuel Agnelli arriva con una doppietta di brani direttamente dalla colonna sonora del nuovo Diabolik.

Massimo Zamboni – Gli altri e il mare: Ballata amara tutta giocata sugli arpeggi di chitarra acustica, che diventa invocazione a una divinità da venerare e da maledire al tempo stesso.

Milano Shanghai – Taoismo: Su di un tappeto sonoro di pad, una batteria dal ritmo serrata e un testo liturgico esplodono in un letale climax suburbano.

Ministri – Numeri: Gli schiaffi dei Ministri questa volta servono per scuoterci dalla realtà in cui siamo immersi, così da "far pace coi numeri" e scrollarci di dosso, anche solo per poco, tutti quei soprusi che siamo costretti a subire.

Missey – Cadere così: Mille riflessioni, distinte ma terribilmente concantenate, per uno sfogo di chi è in preda all'ansia e non viene capito da chi si trova di fronte.

Murubutu, Claver Gold, Rancore – Black Rain: Il racconto cupo e distopico della resistenza di un gruppo di ribelli, in una città controllata dai potenti attraverso una pioggia nera e incessante.

NDG – Scappiamo via: NDG si fa trascinare dalla frenesia di un nuovo amore, con tutta la voglia di vivere al massimo una nuova storia, lontano da tutti e tutto.

Rkomi, Elodie – La coda del diavolo: Perdersi nella notte metropolitana dove i due protagonisti si inseguono, si sfuggono, si prendono e si lasciano per poi ritrovarsi di nuovo, in una danza senza fine.

Selton – 30m2: Alla dimensione domestica dei Selton si aggiunge un nuovo tassello, 30m2, con l'immancabile saudade e presentato in anteprima per le case di Milano.

Wayne Santana, Rosa Chemical, Young Radical, Tony Effe – Marmellata: Le rime taglienti di Wayne Santana, unite ad un flow travolgente e a ricercate sonorità vapor/trap, si fanno polaroid scure che raccontano con ironia il rap game e momenti di vita. 

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 3 dicembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-12-03 10:30:00

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