Il Bollettino di venerdì 30 giugno

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

I Belize ripartono dalla loro Varese, il risveglio emotivo di Birthh, Whitemary ci strattona sul dancefloor. E poi Golden Years, Il Cairo, Claudym, Milanosport, See Maw, Westcross, Alda, Dadà, Paky, Fuck Pop e moltissimo altro ancora nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Livrea – Il canto del villaggio

Notturno, soave, ma al contempo graffiante e multiforme, l'esordio sulla lunga distanza della cantautrice veneta Livrea è un ottimo spunto sonoro per riflessioni umane oltre il limite delle imposizioni quotidiane, come un resoconto esistenziale rivolto all'umanità intera.

Belize – Varese tuning

Dopo 5 anni da Graffiti, tornano i Belize con un singolo che guarda da lontano la loro città d'origine. Varese Tuning è nostalgia e appartenenza al tempo stesso, concentrando in pochi minuti quei legami sbiaditi dagli anni a cui basta uno sguardo per farsi di nuovo saldi come un tempo. 

Birthh – Hyperdrive

Un ritmo martellante, come il battito scalpitante di un cuore pronto a scoppiare di amore. È così che entriamo nei bagliori di Hyperdrive, dove la voce di Birthh incontra sfumature hyperpop nel cantare un risveglio emotivo in cui ritrovare l'euforia.

Golden Years, Franco126, Nayt – Surreale

Le vie di fuga dalla routine che offre la fantasia sono un modo per evadere e non perdersi nel soffocamento del quotidiano. Così la produzione di Golden Years ci porta lontano con una spolverata di french house, chitarre funk e gli scambi tra Franco126 e Nayt.

Il Cairo – Maxi gusto

Quanti può stravolgerci una storia estiva? Con Maxi gusto Il Cairo ci porta su una spiaggia fin troppo familiare con le onde sinuose del suo pop mediterraneo, per un disco agrodolce dai richiami 80s e la nostalgia di un ricordo la cui fiammella è ancora accesa.

Khalab, Joshua Idehen – Layers

In Layers, prima anticipazione di un disco omonimo in uscita ad agosto, i versi del musicista britannico di spoken word Joshua Idehen si incastrano sulla strumentale intricata di Khalab, una fitta trama di poliritmi, esplorazioni afrofuturiste e elettronica oscura.

Sianlout – Only Lovers Left Alive

Una danza instancabile e nevrotica, a tratti angosciante, che si snoda su un flusso inarrestabile di house dalle tinte scure: così il duo dei Sianlout ci guida attraverso una notte vampiresca, in cui non è detto che si riuscirà a vedere l'alba.

Whitemary – Oh! Ma dai

Dopo i beat dirompenti di Radio Whitemary, la producer e cantante torna a trascinarci nei suoi mantra elettronici con Oh! Ma dai, aperto dalle evoluzioni di una melodia jazz per poi buttarci su un dancefloor frenetico, dove la forma canzone può muoversi libera da strutture rigide.

Dischi

Devra – Devra: Il primo ep del batterista vicentino raccoglie cinque brani che si muovono tra jazz e neo-soul, con echi di hip-hop e r&b, in un continuo e affascinante gioco di chiaroscuri.

Euforia – Colore sentimento: Arriva a compimento l'ep diviso in capitoli degli Euforia, finendo per mostrare le fragilità e le scariche di adrenalina allo stesso tempo che costellano i vent'anni.

Geremia – Anime e diamanti: Geremia si specchia sulle pareti riflettenti di cui è composta la sua anima, ritrovando una luce che sembrava spenta irrimediabilmente, in un intenso processo di superamento del dolore.

Grosso Bernardo – Devastami fortuna: Un racconto per frammenti dove si cerca di abbattere un concetto apparentemente inscalfibile come la fortuna, mostrando quanto il caso sia al di fuori del nostro controllo. 

Vale LP – E sono felice: Un vero e proprio diario di viaggio per arrivare a una irraggiungibile pace interiore, attraverso sei capitoli eterogenei e legati tra loro allo stesso tempo.

VV – Ami Pensi Sogni Senti Deluxe: Repack del disco di debutto di VV, con l'aggiunta di tre nuovi brani a rendere ancora più multicolore le sue visioni psych pop.

Singoli

Adriano – Cadono pietre dal cielo: La separazione vista dagli occhi di Adriano è composta da una serie di immagini offuscate, che si succedono in un brano pop dai richiami disco funk.

Alda – Ego: Alda aggredisce l'individualismo che si insidia in ognuno di noi, questa volta lasciando spazio a un'inedita strumentale dai ritmi latini e con un coro di bambini che intona il canto ebraico Gam gam.

Baab – Palazzo del lavoro: Il debutto del duo torinese cerca di restituire in musica le forme squadrate e decadenti dell'omonimo edificio che gli dà il titolo, facendo incontrare elettronica, minimalismo, sfasamenti e dilatazioni sonori.

Bruno Mari – Presente: La voce profonda di Bruno Mari si stende su un leggero arpeggio di chitarra che finisce per farsi viaggio avventuroso attraverso il tempo e lo spazio, alla ricerca di sé stesso.

Cigarilla Disonasty – 5G: I Cigarilla Disonasty si lasciano sciogliere dall'afa e dalla psichedelia, mandando il cervello in vacanza mentre le pareti della camera cambiano colore ogni volta che sbattiamo le palpebre.

Claudym – Cose che si dicono: Con ironia agrodolce Claudym canta le promesse che facciamo agli altri e a noi stessi, senza mai rispettarle davvero, mostrando come sia facile cadere nei vizi di sempre.

Cuperose – Abitudine: È con passo cadenzato che la melodia di Abitudine, nuovo singolo di Cuperose, avanza lungo un corridoio scuro, tracciando una fitta rete vocale in cui è facile rimanere invischiati.

Dadà – Verd min: La cantautrice napoletana realizza una cover dell'artista forese Eivør, traducendo il testo in dialetto e mostrando il suo lato più intimo su una melodia eterea.

Fuck Pop – Vivo o no: Un brano per cercare il proprio posto nel mondo, in cui momenti rallentati per riflettere e guardarsi dentro si alternano con barre a perdifiato per mordere la vita. 

Greta Bragoni – Va bene: Va bene, come la risposta evasiva che si dà per non mostrare tutti i casini che si agitano dentro di noi, qua convertito in un r&b in cui confessare il proprio malessere per cacciarlo del tutto fuori.

Michael Mills, Palazzi D'Oriente – Sleep Bag: L'accoppiata di producer sull'asse Parma-Varese anticipa il loro ep insieme con un singolo dai beat ruvidi e scariche violente di elettronica, pronto a farci crollare l'impianto stereo.

Milanosport – Sushi: La superficialità grottesca di Milano diventa un mantra ossessivo pronto a farsi raschiare dal loro post punk algido, con un giro di basso a fare da centrifuga soffocante. 

Paky – Paky Freestyle 2: Il nuovo freestyle di Paky è un pezzo che celebra la sua Rozzano con una cassa dritta e sonorità jersey drill, realizzando un martellante banger di appartenenza.

Samuele Cyma – Emorragie: Samuele Cyma compie un’immersione profonda nelle proprie insicurezze per anestetizzare le ferite in un brano che oscilla tra autolesionismo e accettazione.

See Maw – Stavo parlando di: See Maw ritorna tra le ombre delle sue atmosfere notturne con un singolo tra r&b cupo, rimandi synthwave e cassa dritta, sfondo di un rapporto dove tutto il resto del mondo sembra scomparire. 

Speakeasy – Giro classico: Il nuovo singolo degli Speakeasy è una riflessione sullo scorrere del tempo intinta di malinconia, che fa breccia appoggiandosi sulle basi solide di pochi accordi di chitarra acustica.  

Technoir – Polluted Core: I Technoir portano il loro sound distintivo, fatto di chitarre energiche e melodie soul, in un contesto di dipendenza tecnologica mentre il pianeta sta morendo, con pochissime possibilità di salvezza all'orizzonte.

Westcross – 10%: Il rapper padovano concentra in un minuto un banger cupissimo, ricco di incastri e punchline, per affermare quanto poco abbiamo visto della sua potenza di fuoco.

YN – Mille specchi: Un amore vissuto intensamente, ma guardato nel momento in cui è pronto a sgretolarsi sotto i colpi del sole, che scivola via in un malinconico mix di pop e rap.

---
L'articolo Il Bollettino di venerdì 30 giugno di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-06-30 10:30:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia