Il Bollettino di venerdì 4 novembre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #44
Il Bollettino della settimana #44

Dal riordino dei Coma Cose al primo producer album di Deda, passando per le sperimentazioni metropolitane di Max Casacci, la wasteland napoletana di Specchiopaura e la corsa infernale dello Studio Murena. E ancora Anna Bassy, Johann Sebastian Punk, Egreen, Tonico 70, Barbato, Elex con Atarde: scopri il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì!

Anna Bassy – Genesi

Tornare alle origini. È questo l'obiettivo di Anna Bassy, che attraverso i cinque brani di Genesi riscopre i suoi primi impulsi musicali, portandoli alla luce con la sua scrittura delicata e la sua voce intensa, dentro a un flusso variegato tra soul, pop ed elettronica.

Barbato – Superstiti

Barbato espone il suo ritratto dettagliato, sincero e lieve delle nostre fragilità, articolato come 9 lettere aperte a chi ci ama, ci ha amato e a quella parte di noi che non esponiamo mai. Superstiti è la sua ricerca delle sfumature dell'animo umano, in quella terra di mezzo tra sogno e realtà.

Coma Cose – Un meraviglioso modo di salvarsi

Uscire da un momento di difficoltà mettendo in ordine i sentimenti, le relazioni, le influenze artistiche, il tutto tenendosi la mano per salvarsi: California e Lama si raccontano nell'intimità di un disco che chiude un cerchio, tra cantautorato più convenzionale e scarabocchi rap, ritrovandosi, ancora una volta, insieme.

Max Casacci – Messaggio di gioia

Max Casacci anticipa il suo prossimo album, esclusivamente realizzato mediante registrazioni e manipolazioni dei suoni delle città, con Messaggio di gioia, dove i rumori presi sui mezzi pubblici di Milano e Torino diventano un arcobaleno vivido, per sfuggire al grigiore abitudinario a cui spesso sono associati.

Specchiopaura – Napoli Undercore

Un'altra anima del Thru Collected che mostra quanto ha da dire da sola: il duo Specchiopaura presenta gli incubi della loro Napoli Undercore, un non-luogo post apocalittico che ha perso tutti i suoi elementi più romantici, diventando una città fantasma inghiottita da un buco nero di glitch e riff di chitarra, breakcore e punk.

Studio Murena – Corri

Il nuovo volto dello Studio Murena è un singolo infernale, cupissimo, che dal jazz contaminato da cui sono partiti finisce in un vortice oscuro e angosciante. Corri è il loro mantra di fronte agli ostacoli della vita, che sfiora un onnipresente senso di morte e viene tempestato dalla voce demoniaca di Carma.

Tashi – Dentro lo scheletro della balena

Due accordi, all'infinito. Su questo rimbalzo Tashi costruisce una cattedrale senza tetto, dove trovare un rifugio apparente a cui affidare i propri pensieri e le proprie confessioni. È Dentro lo scheletro della balena, una tana enorme in cui sciogliere le proprie paure, accompagnato da un coro leggero e da una tromba che illumina il buio attorno a noi.

Disco della settimana: Deda – House Party

10 tracce, 17 ospiti – da Neffa a Frah Quintale, passando per Fabri Fibra e Ghemon – e 0 sample: House Party è il primo producer album della leggenda dell'hip hop italiano Deda, con rap, soul e r'n'b che si sposano in un magico incontro tra ricerca continua e culto immortale.

Dischi

Charlie Risso – The Light: Charlie Rosso porta il suo folk rock verso territori inesplorati, con 4 canzoni permeate di liriche soffuse e beat electro, che si sposano con un delicato dreampop dalle contaminazioni shoegaze.

Feexer – Don't Bother: Feexer ci invita ad azzannare la vita, contro ogni ostacolo e tutto ciò che ci viene buttato contro, in un continuo gioco di contrasti tra riff distorti e arpeggi acustici.

Johann Sebastian Punk – Rinascimento EP: Lo spirito decadente, goliardico e nichilistico di Johann Sebastian Punk brilla in cinque brani che puntano a ribaltare le regole di 50 e più anni di pop italiano, con scorrettezza, irriverenza e un sorriso beffardo sulle labbra.

Lumache Rosse – Impermeabile: Dietro lo scudo costruito da Lumache Rosse contro un nubifragio interminabile si nasconde un cuore fragile, prezioso, che ha solo bisogno di gridare al mondo il stato d'animo.

Mattia Faes – Cover, vol. 1: 5 classici della canzone italiana e internazionale, reinterpretati in versione acustica da Mattia Faes, con la sua fedele chitarra in braccio e le incursioni di un flauto ospite.

Rayan & Intifaya – Dry e vai/Nati per questo: Due nuovi singoli per il duo di rapper, ad aggiungersi al già edito Dark Days, per ampliare il loro universo e con l'aggiunta del feat. di J Lord.

Tonico 70 – Antonico: Il fondatore di Banda Maje unisce i punti tra passato, presente e futuro con un rap sfaccettato, carico di caldo soul e di funk, in cui lascia grande spazio alle sue esperienze autobiografiche.

Singoli

Big Effe – Tu te ne vai: Il rap incisivo di Big Effe scorre su una produzione musicale dall'estetica lo fi e dalle atmosfere notturne, per parlare di amore, di scelte di vita e del tempo che scorre troppo velocemente.

Cinzia Zaccaroni – Voce di Giove: L'incontro intimo tra due esseri complementari, simbiotici, che si incastrano dentro ipnotici intrecci elettronici che diventano meteore infuocate, guidate dalla voce suadente di Cinzia Zaccaroni.

Edifici – La Route Rouge: Il duo formato da Martina Prunotto e Nancy Luduena omaggia il paesino di Mentone, sulla Costa Azzurra, con un singolo arricchito da chitarra in stile manouche, violino, charango e testo in francese.

Egreen – Via Panisperna: Egreen continua il suo percorso di singoli uno dietro l'altro fino a Natale, questa volta con una strumentale soul e una sfilza di barre inarrestabile, in una scheggia brillante di puro rap.

Elex, Atarde – Pietre: Su di un basso predominante, dentro un arrangiamento quasi r'n'b, Elex viaggia nel profondo dei suoi pensieri, fino a risalire e a metabolizzare una consapevolezza inizialmente accecante.

I Fiumi – Il dono: Nel contrasto tra la brutalità del reale e la bellezza che in esso si nasconde prospera il nuovo singolo de I Fiumi, un inno pop rock all’invisibile che si nasconde in ogni piccolo accadimento.

Igi – Cowboy: L'amore ingenuo, senza regole e senza pensieri prima dei vent'anni, che brucia troppo in fretta, cantato da Igi con il suo mix di dolcezza, grinta e malinconia. 

La musica di Forte – Tutta l'acqua per gli alberi: Folk, indie pop e cantautorato si intrecciano con la sottile voce di Forte, per creare vivide immagini che prendono vita insieme alle parole.

Louis Dee, Ensi – Resta qui: Louis Dee e Ensi si aggrappano ai ricordi di una relazione ormai finita, struggendosi sulla preziosa strumentale dal sapore soul e r'n'b firmata da Big Fish

Management, Cimini, Nicolò Carnesi – Il demonio: Le voci dei tre artisti di casa Garrincha Dischi si alternano in equilibrio precario su un arrangiamento fragile e sognante, danzando tra ricordi e incubi nel tentativo di esorcizzare i propri demoni interiori.

Qualunque – Namecc: Qualunque torna a immergersi nell'immaginario dei manga, per teletrasportarsi su un pianeta lontano lasciandosi cullare da un essenziale arrangiamento acustico, a cui affidare la propria preghiera.

Secco, Nerone – Gargoyle: Secco e Nerone cavalcano il beat con le loro strofe intrise di sarcasmo e di una buona dose di sana autocelebrazione, per una punchline track che diventa manifesto della loro
attitudine al microfono.

Thoé – Futurama: Thoé racconta con delicatezza il processo di accettazione di sé in un singolo intriso di influenze r'n'b, per diffondere più amore possibile attorno a sé.

Westcross – Pre-season 1: Westcross condensa il suo flusso di pensieri in meno di un minuto e mezzo, mostrando tutta la sua forza e la sua determinazione nel volercela fare all'interno del rap game.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 4 novembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-11-04 10:30:00

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