Il Bollettino di venerdì 8 settembre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il joint album di Coez e Frah Quintale, il ritorno di Godblesscomputers, la durezza dei Bachi da pietra. E ancora Godblesscomputers, Lamante, Bruuno, Sianlout, Bengala Fire, Technoir e moltissimo altro nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: Godblesscomputers – Faded Views

Faded Views è il nuovo viaggio elettronico di Godblesscomputers: voci campionate diventano un canto di sirena da cui lasciarsi ammaliare, mentre le produzioni minimali nascondono una raffinatezza non banale, disegnando scenari che vanno dalla folktronica ad armonie groovy jazz.

Adelasia – DFDCM

"Dalla finestra di casa mia": questo è il significato dietro il titolo del nuovo brano di Adelasia, dove lo sguardo perduto verso il mondo là fuori ritrova dei ricordi sbiaditi che lasciano l'amaro in bocca, ma con la consapevolezza che è giusto lasciarli indietro.

Bachi da pietra – Mussolini

8 settembre 1943. 80 anni dopo la firma dell'armistizio con cui l'Italia usciva dalla Guerra, i Bachi da Pietra indirizzano la loro penna acuminata verso il responsabile del peggior ventennio nella storia del nostro Paese, raccontandone il disastro che ancora oggi qualcuno scambia per miracolo.

Bruuno – Fosbury

Fosbury, come il noto atleta che rivoluzionò il salto in alto. Ma quello dei Bruuno più che un volo è uno schianto spietato, una furia che apre le porte sul buio, un ignoto sotto ai nostri piedi da cui lasciarsi inghiottire senza ripensamenti.

Coez, Frah Quintale – Lovebars

Coez e Frah Quintale, due degli artisti che meglio hanno trovato la quadra tra hip hop e pop, ora portano le loro prospettive in un joint album che proprio nell'intreccio dei rapporti umani rivendica il bisogno di creare connessioni, mettere al centro le emozioni e squarciare quella bolla di isolamento in cui il mondo ci porta a chiuderci.

Irene Buselli – Io, io, io

Mettersi al centro, non come atto egomaniaco, ma come profonda e immersiva ricerca interiore, fino a punti che non è per niente facile riportare in superficie. Così Irene Buselli smonta i piccoli tasselli di cui è composta per svelarci i suoi ingranaggi nascosti, fragili ma indistruttibili come la sua voce.

Lamante – Rossetto

Un ricordo di infanzia che si ripercuote negli anni, mentre il paesaggio alle spalle continua a cambiare. Rossetto di Lamante è un grido di indipendenza che diventa sempre più forte, con un arrangiamento folk rock tumultuoso che cresce a valanga.

Sianlout – Milk It

Sfumature di bianco che nascondono rabbia e purezza al tempo stesso: Milk It è il nuovo ep dei Sianlout, dove i richiami cinematografici diventano gli scenari in cui il duo si muove e plasma la sua musica, un pulsante flusso tra elettronica, rap e rock su cui sfogare le frustrazioni.

Dischi

Gustavo – Stron*o: Il disco di debutto di Gustavo vive di un cantautorato lo fi ironico, che prende le sfighe della vita per guardarle con prospettiva diversa.

Spinas – Tempo: In un continuo scambio tra giorno e notte, il mix di hip e r&b di Spinas è un gioco di chiaroscuri in cui raccontarsi, mostrando un lato diverso di sé in ogni traccia.

Singoli

Bengala Fire – Serenissima malcontenta: I Bengala Fire cantano il disagio della provincia con un ritratto dell'hinterland veneziano, tra edifici fatiscenti e industrie manifatturiere, a circondare una bellezza decadente specchio di un tempo ormai lontano.

Carlo Corallo, Dutch Nazari – Un medico mi ha fatto ammalare: Carlo Corallo e Dutch Nazari si scambiano i loro pensieri per creare un vortice di parole alla fine di una storia, specchio dei mille dubbi e non detti che rimangono bloccati in gola.

Forse Danzica, Maggio – Padania paranoica: Forse Danzica e Maggio rendono il grigio della provincia lo sfondo in cui scambiarsi pensieri e paure sul presente, con l'ombra dei 30 anni che si avvicina e penetra nei polmoni.

Francesca Palamidessi – The Oath: L’incontro con un’anima affine, con la quale però non si è ancora pronti ad aprirsi del tutto, portando questo dilemma interiore in un misto di pop ed elettronica neoromantica.

Giulia Mazzoni – Wildness: La compositrice toscana presenta il tema di Anna, tra i film proiettati alla Mostra del Cinema di Venezia, dove l'intreccio di archi e pianoforte restituiscono la complessità di una vita intera.

Greta Bragoni – Noie: I cattivi pensieri e come neutralizzarli: Noie è il racconto di come sia facile farsi paralizzare dalla propria testa, l'importante è ricordarsi che una via d'uscita esiste sempre.

Miriam Fornari – Cielo: Il nuovo singolo di Miriam Fornari è un sognante dialogo con l’immensità della natura caratterizzato da un elegante e inaspettato arrangiamento per archi.

Nova – La sindrome di Stendhal: I Nova fanno la loro corsa disperata alla ricerca della bellezza, guidati da scariche di chitarra che illuminano la strada.

Primovere – Dopamine: Nel trovarsi di fronte a mille bivi, senza sapere che strada seguire, i Primovere scelgono come guida un istinto delicato, dove ogni passo ci avvicina a una qualche forma di felicità che ancora non conosciamo.

Technoir – A Taste of Dystopia: I Technoir si perdono nella campagna inglese per distorcere completamente il loro sound, portando nebbie industrial e un beat trap dentro il loro electro soul.

Thevoto, Luca Re – s e n z a • s a p e r l o • d i r e: Thevoto e Luca Re si trovano a confrontarsi con quei sentimenti difficili da processare, dove mancano le parole per spiegare davvero tutto quello che ci ribolle dentro, provando a restituire anche solo un minimo di quella imparagonabile potenza emotiva.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 8 settembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-09-08 10:30:00

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