Il Bollettino di venerdì 9 dicembre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #49
Il Bollettino della settimana #49

Dalla voce di Colombre che accompagna l'alba alla hit di Yendry, dall'incanto rassicurante di Marco Giudici alle sventure del Disturbo della quiete pubblica, passando per Marracash, C+C=Maxigross, Colla Zio, Sethu, Tedua, Addolorata, Eugenio in Via di Gioia e molto altro ancora, nel nostro bollettino del venerdì!

Colombre – Niente è come sembra

Niente è come sembra è il nuovo singolo di Colombre: un singolo albeggiante di onirica malinconia, in cui la nebbia viene dissipata dalle prime luci del mattino, portandoci in una dimensione etera attraverso le sue sonorità morbide e cullanti.

Disturbo della quiete pubblica – Disgrazie

I Disturbo della quiete pubblica, band che vanta tra i suoi membri Paolo Schiamazzi, condensa 7 surreali racconti di sventura in appena 12 minuti: Disgrazie è un'infilata di bozzetti deliranti e sguaiati, al punto da rendere comiche anche le vicende più tragiche.

Emanuele Triglia – Gold Sun

Un intreccio affascinante di batteria, basso sinuoso e lievi note di synth, a cui si aggiunge una tromba delicata a guidare il tutto. Così Emanuele Triglia ci porta nell'elegante circolarità rigeneratrice del suo jazz, rendendolo un processo ipnotico in cui è facile perdersi.

Marco Giudici – Io cerco per sempre un bivio sicuro

Da esperimento dal vivo a brano dilatato lungo una sorta di ep: Io cerco per sempre un bivio sicuro nasce dall'incanto del silenzio, con dilatazioni ambient e inciampi sonori che diventano magicamente una canzone in cui rifugiarsi e commuoversi.

Mazzariello, Altea – Bambini per sempre

Un'arpeggio di chitarra acustico semplice, quasi ossessivo. Sopra, le armonizzazioni tra le voci di Mazzariello e Altea diventano una docile ninnananna in cui riprendere il respiro e ritrovare l'innocenza nello sguardo, fino a esorcizzare le ansie del quotidiano.

Thelegati – Senza paura

L'apocalisse sonora dei Thelegati passa per un sound scuro e minaccioso, esplodendo in 10 tracce energiche e viscerali cantate in dialetto napoletano. Così il buco nero di Senza paura è una voragine in cui si consuma una violenza seducente e dove diventa impossibile non guardare.

Yendry, Enny – Ki-Ki

La cantante dominicana e italiana d'adozione, ora a Miami, ormai punta alle stelle: la nuova versione di Ki-Ki vede la collaborazione della rapper britannica Enny ed è una hit travolgente, con una ritmica latin accelerata per raccontare il bisogno di rendersi indipendenti per celebrare al meglio la vita.

Disco della settimana – Addolorata – Maschi gamma

Il trio lol rap arriva al primo disco perculando deliziosamente tutti i cliché di una scena spesso fin troppo seriosa: Maschi gamma rivendica i buoni sentimenti e il voler stare sul divano senza fare un cazzo attraverso esasperazioni irriverenti, punchline efficaci e un flirt continuo al cringe senza mai caderci dentro.

Dischi

Arturo Banbini, Lynx 196.9 – 1803: Il producer sardo, da anni residente a Barcellona, torna a mettere le sue raffinate strumentali tra hip hop e jazz al servizio dell'mc americano, per un disco di inediti dalle atmosfere metropolitane e notturne.

Bromance – Bromance: Il primo ep della formazione bolognese affonda le radici nel terreno della no wave più cupa, con un cantato graffiante e tempeste di riff corrosivi a coprire di nero pece il loro sound.

Campi – Un ballo di altalene: Il cantautorato svolazzante di Campi fotografa le ansie della sua generazione, in una danza sospesa tra slanci di speranza e momenti di incertezza.

Emit – Vivo: Emit si riavvicina alla sua città, Lodi, e alla sua famiglia, segnando questo momento con un disco intimo e minimale, con chitarre vorticose e leggere a colorare il vuoto e a sostenere la sua calda voce.

Etta – Stress: Etta abbandona l’hip hop e le sonorità catchy per buttarsi in un ep di 5 tracce dove convivono elettronica, chitarroni distorti, bassi sporchi, drum machine esasperate e un cantato pungente.

Flora – Retrò: Con sguardo nostalgico Flora si guarda indietro, lasciando filtrare dentro alle sue melodie elettropop un'affascinante velo di leggera malinconia.

Jacopo Planet – Amor transalpino: Roma e Parigi sono gli scenari in cui si svolgono le avventure quotidiane di Jacopo Planet, declinate qua in brani accattivanti di fresco e sensuale pop.

Kursed Kalla – Covo degli angeli: Le paure, le inquietudini e le speranze di Kursed Kalla si riversano lungo le 6 tracce dell'ep, in bilico tra rap, estetica urban e cantautorato.

Loren – Uniti: Il ritorno dei Loren passa dal rock all’elettronica, dal pop alla musica gospel, per un disco pieno di vita che inneggia alla musica come veicolo di aggregazione.

Marracash – Noi, loro, gli altri deluxe: La nuova edizione dell’album di Marra, in cui compaiono il nuovo singolo Importante e la versione live dei brani, registrati al Mediolanum Forum di Milano.

Singoli

1789 – Alderaan: Il viaggio fantascientifico dei 1789 prosegue fino a infrangersi contro un solidissimo muro del suono, sorretto su chitarre distorte, batteria e il basso di Roberta Sammarelli dei Verdena.

C+C=Maxigross – Io me ne sto fermo ad aspettare: I C+C=Maxigross attraversano praterie incontaminate a cavallo di una ritmica incalzante, affrontando il brulicante buio tutto intorno con la loro luce visionaria a fare da lanterna.

Colla Zio – Asfalto: Una danza liberatoria per affrontare la vita, per celebrare quello che si ha, per attraversare i problemi, senza volerli spegnere, ma anzi accendendoli.

Dario Ciffo – 7 mesi: Il primo esperimento di canzone s-composta, in cui ogni brano viene pubblicato in 4 versioni per renderla fruibile in tutte le sue forme, vede protagonista Dario Ciffo, preda della solitudine nel cuore di una notte insonne. 

Elettrogruppogeno – Tutti rockstar: L'Elettrogruppogeno viaggia nel multiverso per ricordarci che dentro ognuno di noi si nasconde una potenziale rockstar, spingendoci a inseguire i nostri sogni senza farsi spaventare dalle circostanze della vita.

Eugenio in Via di Gioia – Tornano: Gli Eugenio in Via di Gioia rivivono nel tempo di una canzone le emozioni più intense di 10 anni di musica insieme, guardandosi indietro con una lacrimuccia sul viso e il sorriso sulle labbra.

Giovanni Ti Amo – Bambina in discoteca: Giovanni Ti Amo si agita scombinato su un brano tra garage rock e pop punk, fino a diventare un potenziale inno festaiolo per la sua generazione.

K-Ant – Pulsar: K-Ant si muove disinvolto su un tappeto sonoro variegato, dove echi dub e reggae incontrano bassi marcate e chitarre tendenti al jazz e al nu soul.

Kaput – Verticale (tempo): Kaput mette in discussione lo scorrere del tempo, portandoci su un dancefloor in costante mutamento per mostrarcene tutte le distorsioni.

Leonardo Fontanot – In attesa di me: il cantautore classe 1995 scava nella propria personalità e riflette sul proprio agire quotidiano, il tutto su di un raffinato arrangiamento.

Maëlys – Fantasmi: Maëlys canta la sensazione soffocante di una generazione con l'ansia di essere sempre in ritardo, con un brano ricco di pulsazioni elettroniche, riverberi di chitarre e dall'incedere criptico e sognante.

Magenta Flora – Da qui si vede tutta la città: Le infatuazioni, le promesse, la vita in strada: i Magenta Flora rievocano la loro adolescenza ormai passata, con una ballad essenziale e diretta in cui il suono acustico delle chitarre si fonde alle voci modificate dall'autotune.

Meijic Inca – Mr. Topez Journey: Il progetto parallelo di Leonardo Ostuni pubblica un nuovo singolo surreale e allucinogeno, con altre le vicende di un topo samurai alla ricerca dell'ayahuasca casearia.

Qualunque – Via disagio: Qualunque apre la porta sulle sue paranoie per farle uscire e lasciarle sciogliere in una ballad dolceamara, fino a prendere coraggio con un ritornello sognante.

Safari – Esse: Con il loro nuovo singolo, i Safari scrivono la loro dedica all'addio, dove i primi momenti del crollo di una relazione scivolano malinconici dentro un arrangiamento agrodolce.

Sethu – Sottoterra: Sethu canta delle difficoltà di trovare un amore che purifichi dai vapori tossici del mondo attorno a noi, lasciando volare la sua voce sulle scariche accelerate di un pop elettronico.

Sonogiove – B&B: Sonogiove si rifugia dentro a una casa non sua, per raccontare con voce leggera una storia autobiografica, sostenuta dai suoi eleganti arpeggi di chitarra acustica.

Tedua, Shune – Lo Fi For U: Tedua raccoglie in un elenco tutti i nomi della scena con cui ha condiviso sogni, paure, emozioni importanti e chilometri di strada percorsa, per guardarsi indietro e rendersi conto di quanto si è diventati grandi insieme.

The Doormen – Glass Factory: Il duo ravennate mette da parte il suono diretto e abrasivo dell’ultimo album per raccontare un amore non corrisposto, con richiami alla new wave e al post punk immersi in una bolla onirica.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 9 dicembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-12-09 10:30:00

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