Il Bollettino di venerdì 9 luglio

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #27
Il Bollettino della settimana #27

Dopo due mesi carichi di musica, ecco che l'arrivo dell'estate riduce un po' la mole delle uscite discografiche. Lo dimostra il bollettino di oggi, molto ridotto rispetto a quelli delle settimane precedenti. Ma non per questo non ci sono musicisti interessanti da segnalare, anzi: da La rappresentante di lista ai Nu Genea, da Don Joe a Memento, questo venerdì brilla ancora di musica nuova e interessante. Come anche il nostro disco della settimana, Ruins di Mattia Cupelli, album strumentale che diventa uno spazio intimo in cui perdersi e riflettere.

Davide Amati, Nicolò Carnesi – I santi

Chitarra blues da brividi, voce che esplode nel ritornello e Nicolò Carnesi ad aggiungere ancora più valore: Davide Amati continua a sorprendere con un singolo che dà una nuova vita agli '70, facendo brillare la luce del suo innegabile talento.

La rappresentante di lista – Vita

La felicità come atto ultimo di resistenza: dopo il trionfo di My mamma, La rappresentante di lista aggiunge un'altra scheggia di meraviglia in cui celebrare la vita senza compromessi. Il tutto riassunto in un ritornello che è quasi uno slogan: "Sei felice o sei complice".

Le Marina – Sprofondo nel blu

Il primo singolo in italiano di Le Marina mantiene le sfuggenti trame trip hop a cui ci aveva abituato fino adesso, aggiungendo un ulteriore velo di malinconia. Sprofondo nel blu è una sussurrata richiesta d'aiuto, piena di dolore e di sincerità.

Memento – Oceano/Vipera

Doppio singolo per Memento, che si raccoglie in sé stesso per dare sfogo alla sua vena più introspettiva. Oceano parla di una solitudine che attanaglia l'anima, cercando disperatamente una via di scampo, mentre Vipera di un amore velenoso a cui non si riesce a rinunciare.

Nu Genea, Celia Kameni – Marechià

Freschi di nuovo nome, i Nu Genea ci riportano nella Napoli dance che abbiamo imparato a conoscere grazie a loro, immergendoci in un suadente groove. Ad accompagnarli c'è la avvolgente voce di Celia Kameni, che unisce in maniera incredibile il francese con il dialetto napoletano.

Pietro Berselli – Nord Europa

Da feticcio di terra delle mille opportunità, il Nord Europa viene trasformato da Pietro Berselli in un brano lancinante, dove le fredde chitarre divampano all'improvviso e dedicato a tutti quelli che conoscono fin troppo bene l'altra faccia della nostalgia, quella che spezza il cuore.

Season – Wall/Kintsugi

Season si avvale di sofisticati intrecci e chitarre raffinate, legando atmosfere dream con arpeggi ipnotici: da una parte Wall, è una rarefatta marcia immersa in una dimensione onirica, dall'altra Kintsugi è un caleidoscopio di chitarre intrise di delay su una ritmica trascinante.

Disco della settimana: Mattia Cupelli – Ruins

Mattia Cupelli maschera con una forma compositiva semplice, da colonna sonora cinematografica, un universo sonoro fatto di suoni concreti, dalla narrazione così potente da trascinare in una trama che ognuno di noi genera in funzione delle proprie esperienze.

Dischi

Don Joe – Milano soprano: Don Joe celebra i suoi 20 anni di carriera con un disco traboccante di feat, da vecchie glorie a nuove promesse della scena.

Gabriele Troisi – Favole: Pop con sfumature soul declinato in 6 brani, o Favole, dove intrecci eleganti creano un seducente mondo sospeso.

Kabirya – In chiaroscuro: Un faro in una coltre di smog industriale vuole fare luce in quella foschia che è l’incertezza della contemporaneità.

Kiwi666 – Wrong nature: L’ep d’esordio di Kiwi666, creatura da cameretta a cui piace sperimentare con il pop psichedelico anni '60, l’estetica slacker/lo-fi slacker rock anni '90 e tutto quello che ci passa di mezzo.

Singoli

Ethan – Bianco: La confessione notturna di Ethan si appoggia su di un agitato beat, con un delicato sassofono a smorzare l'atmosfera e a spezzare il sortilegio in cui siamo caduti vittime.

Fadi – Ragazzo del 2000: Fadi parte in viaggio in orbita attorno al mondo alla ricerca della miccia dello stare bene, che sta tutta nel ritrovare una idea comune di umanità condivisa.

Gianluca Secco – Senza velo: La prospettiva di un terrorista suicida messa in musica, in cui emerge un profondo e inconsolabile dolore.

Giannini – Che ti perdi: Fotografia ironica sulla generazione dei millennial, che sembra ingannare le prospettive e le preoccupazioni sul proprio futuro nell' iperconsumismo.

Keemosabe, Stefan De Vrij – Hey Brother: Sì, avete letto bene. Il difensore dell’Inter campione d’Italia mostra il suo inaspettato musicale assieme ai Keemosabe.

Ketama126, Niko Pandetta – Sud: Assieme al rapper catanese Niko Pandetta, Kety si confronta con sonorità latine dalle sfumature tenebrose, senza perdere la sua ruvida cadenza.

Kursed Kalla – Ci ho ripensato: A metà tra love song e pezzo introspettivo, Ci ho ripensato mette a nudo Kursed Kalla nella sua intimità, nelle difficoltà che spesso si incontrano quando si deve prendere una decisione importante.

Le urla – Origami: Le urla cantano di un amore di carta, semplice e fragile pronta a strapparsi da un momento all’altro con un colpo violento, ma che si ripristina con la stessa semplicità di un gesto delicato.

Maruego – Moneygram: Il rapper di origine marocchina racconta i suoi ultimi anni nello showbiz e nelle sue contraddizioni, rivendicando la sua integrità minacciata da dinamiche a lui estranee.

Menomale – Che fai?: Menomale sottolinea quanto è difficile sapersi analizzare in maniera oggettiva e di come a volte sia necessario avere accanto qualcuno che lo faccia per noi.

Nube – Dejà vu: Su tormentate trame elettroniche, Nube canta il rimpianto per un’estate spensierata, aggrappandosi ai ricordi di un fugace amore.

Pablo America – Police & Kidz: “Put your hands in the air”. “Fuck you”. Il producer Pablo America si lancia in un aggressivo brano dalla chiara vena politica, trainato da una martellante chitarra elettrica.

Rizzo – Spaccherei: Su un beat energico, Rizzo racconta gli strascichi di una storia d’amore giunta ormai al capolinea, con il suo timbro limpido e graffiante allo stesso tempo.

Splendore – OMG (9871): Una speciale live performance realizzata per il Primavera Pro Festival, con 8 tracce condensate in 9 minuti di inebriante delirio.

Testacoda, Simone Panetti – Pop pop: Su una spasmodica base dance testacoda e Simone Panetti si alternano mettendo sul tavolo le loro personalità tanto distanti quanto vicine, entrambi in cerca di qualcuno da avere accanto.

Tuasorellaminore – Ken e Barbie: Mix esplosivo di elettronica e r’n’b in cui, allo stesso tempo, ritrovarsi bambini e proteggere un’innocenza perduta.

Westcross ft. Tony Boy – Com'è bro: I due talentini padovani si spalleggiano a vicenda su strofe serrate e autobiografiche, fino a un ritornello che ammicca al cantato.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 9 luglio di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-07-09 10:30:00

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