Dal 12 luglio al 14 agosto, con una preview oltre regione nel mese di giugno e nuove sorprese attese per settembre, si terrà uno degli eventi più attesi dell'estate pugliese: ilLocus Festival, giunto alla 23esima edizione. Il tema che guida il 2025 è “Sounds Like Stars”, una "dichiarazione d’intenti poetica e luminosa, che racconta la tensione del Locus verso l’alto e verso il futuro".
Cambiano le location dl festival: le piazze e le masserie di Locorotondo restano il cuore pulsante del festival, ad agosto, ma a queste si affiancano nuovamente le arene urbane della Fiera del Levante di Bari e del Foro Boario di Ostuni, la Tenuta Bocca di Lupo di Minervino Murge (BT), e da quest’anno anche le spiagge sabbiose di Torre Canne. "Ogni tappa è pensata per valorizzare il genius loci, trasformando ogni concerto in un rito collettivo capace di unire estetica e visione", dicono gli organizzatori.
Il viaggio musicale del Locus Festival 2025 comincia perrò fuori dalla Puglia, con una speciale preview con protagonisti i Glass Beams, trio australiano tra i progetti più affascinanti e misteriosi della scena globale. La band sarà in Italia per tre datei: Circolo Magnolia di Milano (20 giugno), il DumBo di Bologna (21 giugno) e il Teatro di Ostia Antica a Roma (22 giugno).
Si torna poi a Bari, alla Fiera del Levante. Si comincia sabato 12 con i CCCP Fedeli alla Linea che tornano sul palco per l’“ultima chiamata” di un tour che ha acceso ricordi e coscienze in tutta Italia. Giovedì 17 luglio, il palco si trasforma in una macchina del tempo scintillante con Nile Rodgers & Chic, leggenda vivente della disco e del funk. Il giorno dopo, venerdì 18 luglio, si cambia registro con Brunori Sas, cantautore tra i più amati e profondi della scena italiana contemporanea Sabato 19 luglio, il Locus Festival chiude la sua tappa barese con due nomi simbolo della nuova musica italiana:Nayt e Psicologi.
Sabato 26 luglio ci si sposta nel cuore selvatico delle Murge: il concerto tra i filari della Tenuta Bocca di Lupo, dimora vinicola di Tormaresca e luogo simbolico per l’eleganza naturale che sprigiona, ospiterà la voce intensa e inconfondibile di Benjamin Clementine, in esclusiva per la Puglia. Poeta, compositore: Clementine è tra le figure più magnetiche e fuori dagli schemi della musica internazionale degli ultimi anni.
Con il mese di agosto il Locus Festival torna ai piedi di Ostuni. Sabato 2 protagonista sarà Diodato, artista capace come pochi di mettere in musica le emozioni più profonde. Domenica 3 agosto, invece, sul palco saliràMorrissey, icona assoluta della musica britannica e mondiale.
Dall’8 al 14 agosto il cuore del Locus Festival torna a battere dove tutto ha avuto inizio: Locorotondo, borgo bianco e circolare incastonato nella Valle d’Itria. Venerdì 8 agosto si apre con uno sguardo alla storia della musica. Alle 19, in Piazza Aldo Moro, Carlo Massarini introduce Becoming Led Zeppelin, il primo documentario ufficiale sulla leggendaria band inglese. In serata, la Masseria Ferragnano ospita un evento esclusivo che accende il cuore rock del festival: Afterhours, capitanati da Manuel Agnelli, celebrano i vent’anni di un disco importantissimo come Ballate per piccole iene; prima di loro sul palco i Calibro 35.
Sabato 9 agosto, nuovo appuntamento cinematografico in piazza con Jaco, documentario prodotto da Robert Trujillo (bassista dei Metallica) che racconta la vita e il genio di Jaco Pastorius, bassista rivoluzionario e leggenda del jazz. A Masseria Ferragnano, la costellazione sonora del Locus si allinea in maniera eclettica: dall’estroso cantautorato del siciliano Marco Castello, ironico e malinconico e già ospite nella scorsa edizione, si passa alla maestria funk strumentale dei The Fearless Flyers, supergruppo parallelo dei Vulfpeck, con Cory Wong alla chitarra, Joe Dart al basso, Nate Smith alla batteria e Mark Lettieri alla chitarra baritona. Chiude la serata il dj set colto e festoso di Disco Bambino, alias di Beppe Savoni, artista italo-americano con radici pugliesi seguitissimo su Instagram, alla riscoperta di oscure tracce italo-disco dagli anni ‘70 e ‘80.
Domenica 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, a Masseria Ferragnano, due grandi protagonisti della scena italiana condividono il palco, come hanno fatto già in passato tante volte: i Baustelle, tornati con il nuovo album El Galactico, portano uno show denso, immaginifico e musicale che conferma il gruppo toscano come uno dei progetti più raffinati e longevi del panorama italiano; Lucio Corsi, reduce dall’acclamatissima partecipazione al Festival di Sanremo e all’Eurovision, incanta con il tour Volevo essere un duro, un racconto rock tra fiaba e glam.
Lunedì 11 agosto, alle 19, si torna in Piazza Aldo Moro per un omaggio struggente e necessario: Pino, primo documentario ufficiale dedicato a Pino Daniele, a dieci anni dalla sua scomparsa. Una narrazione corale fatta di voci, immagini, emozioni, diretta dal regista Francesco Lettieri, collaboratore artistico di Liberato e autore dei suoi videoclip nonché di film come Ultras e Lovely Boy.
Martedì 12 agosto serata dedicata alla celebrazione dei trent’anni di carriera degli scozzesi Mogwai: si comincia in piazza con If the Stars Had a Sound, docufilm incentrato sulla loro carriera, per poi passare al loro concerto da protagonisti assoluti della serata in Masseria. Attivi dal 1995 e maestri indiscussi del post-rock, gli scozzesi arrivano al Locus con The Bad Fire, undicesimo album in studio, per l’unica data nel Sud Italia. Insieme a loro i napoletani Almamegretta capitanati da Raiz, che celebrano trent’anni dall’uscita di Sanacore, album simbolo del dub mediterraneo e della scena indipendente italiana degli anni Novanta. Ad aprire la serata la band romana dei Neoprimitivi, nuova scommessa targata 42 Records, con il debutto iperpsichedelico Orgia Mistero.
Mercoledì 13 agosto la Masseria si trasforma in un laboratorio sonoro. Il genio della loop station Marc Rebillet, performer unico per sarcasmo e inventiva, guida una serata libera e imprevedibile. Con lui, il francese Mezerg, virtuoso del theremin e dell’elettronica live, e Il Mago del Gelato, apprezzato progetto milanese che fonde afrobeat, jazz e funk con una leggerezza contagiosa. Una notte di libertà, invenzione e ritmo.
Giovedì 14 agosto, infine, vigilia di Ferragosto, ultimo atto del Locus a Locorotondo: una galassia di suoni per una notte caleidoscopica. In consolle torna Mace, uno dei producer più influenti della scena italiana, con un dj-set ipnotico e atmosferico. Accanto a lui, il duo parigino Acid Arab, pionieri della fusione tra musica araba e club culture europea, per un viaggio elettronico tra le sponde del Mediterraneo. Due voci femminili guidano invece la parte live della serata: Joan Thiele, artista italo-colombiana capace di spaziare tra soul, jazz e influenze cinematiche, reduce dalla partecipazione al Festival di Sanremo 2025 con Eco, e La Niña, alias Carola Moccia, che porta a Locorotondo il nuovo album Furèsta, in un rito urbano e ancestrale tra Napoli, elettronica viscerale e folk.
Ma non solo i live. Sounds Like Sea rappresenta l’anima balneare e danzante del festival e consterà di inque appuntamenti nel suggestivo scenario del Kypos Beach Club, sul litorale di Torre Canne, per vivere la musica in riva al mare, tra aperitivi sonori e notti a piedi scalzi. I primi tre saranno il 9,10 e 11 agosto, quelli conclusivi il 16 (Ivreatronic) e 17 (Crookers).
Anche nel 2025 il Locus Festival si espande oltre la musica. Ad Alberobello, nella cornice di Casa Alberobello in Largo Martellotta, sarà possibile visitare la mostra “”, aperta al pubblico dal 15 aprile al 30 settembre 2025.
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L'articolo La costellazione di suoni e luoghi di Locus Festival di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-06-19 11:57:00
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