Nel Kershaw Correctional Institute in South Carolina, un gruppo di detenuti ha realizzato il primo video di musica rap mai girato nella cella di una prigione.
Grazie a un cellulare introdotto clandestinamente nella struttura, i carcerati hanno girato la clip dal titolo "I’m on Fire" e l'hanno immediatamente diffusa sul web, generando comprensibilmente un fenomeno virale senza precedenti. L'impegno da parte dei rapper criminali è ammirevole, visto che il beat di sottofondo e la parte destinata agli strumenti sono frutto dell'uso creativo di oggetti trovati all'interno della cella.
Data l'immediata diffusione del video, non è stato difficile risalire agli autori e i vertici della prigione non ci sono andati leggeri con la punizione. Innanzitutto, addio privilegi. Niente più tempo in cortile, niente mensa e sconti per buona condotta neanche a parlarne. In più, a ciascun detentuo sono stati inflitti 1000 giorni di isolamento forzato, per un totale cumulativo di 20 anni. Certo, gli autori del pezzo rap non sono agnellini e sono dentro per rapina a mano armata, omicidio e affiliazione alle gang, ma per un video musicale hanno decisamente subito gli effetti di un pugno di ferro mai visto.
Lo stato del South Carolina non è comunque nuovo a questo tipo di provvedimento estremo in materia di social network: nel 2013, il detenuto Tyheem Henry ha collezionato ben 13.680 giorni di isolamento e perso 27.360 giorni di visite, telefono e mensa. Il tutto per aver pubblicato di nascosto 38 post su Facebook con un telefono introdotto senza permesso in cella.
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L'articolo Detenuti americani girano un video rap in cella: puniti con 20 anni di isolamento di Eva Cabras è apparso su Rockit.it il 2015-10-29 11:50:00
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