Dissonanze: musiche ottiche e visive

DNA concerti presenta:

DISSONANZE: MUSICHE ELETTRONICHE E VISIVE

ROMA, 30-31 MARZO 2001 - CENTRO PETRALATA, via di Pietralata 159/a

Ingresso 30.000 - abbonamento 50.000

Per info: www.dissonanze.it

DISSONANZE è nato solo un anno fa, ma è un festival ambizioso: è già un appuntamento annuale per presentare concerti, proiezioni e laboratori incentrati sul contributo fornito dalla tecnologia nell’evoluzione della musica elettronica e della comunicazione visuale.

La prima edizione, nel Febbraio del 2000, organizzata dalla DNA in collaborazione con il Goethe Institut, e patrocinata dal Comune di Roma, ha prodotto un successo di critica e di pubblico che è andato ben oltre le aspettative.

Questo ha portato, per l’edizione del 2001, oltre alla conferma delle precedenti, a proficue collaborazioni anche con l'Ambasciata Francese, il British Council e l’Università di 'Tor Vergata', finalizzate ad un ampliamento della scelta artistica e della piattaforma culturale presentata.

DISSONANZE è ora l'evento italiano capace di presentare l'avanguardia della scena elettronica internazionale, quindi di quel connubio di musica e arti visive che rappresenta i percorsi artistici e le forme di comunicazione più innovative; è, infatti, un evento che si distingue per l'offerta culturale e la formula rappresentativa, dove si esibiscono in esclusiva assoluta alcuni tra i creatori dei suoni e delle immagini che caratterizzano gli ambienti internazionali più evoluti, artisti naturalmente destinati a vedere aumentare la propria influenza nel futuro più immediato.

Il festival si svolge presso la struttura del Centro Pietralata, uno spazio avanguardistico dal fascino post-industriale che da anni ospita alcune tra le più prestigiose proposte culturali a livello nazionale; la sua architettura polivalente è stata organizzata per realizzare in contemporanea nelle due sale una completa immersione nel mondo tecnologico, spaziando tra intrattenimento e sperimentazione.

Il programmaVENERDI 30 MARZO

Sala 1
Massimo (Italia)
Unico artista italiano pubblicato dalla prestigiosa label olandese Staalplaat. Giovanissimo, è il portabandiera italiano della laptop generation, quella che usa il computer come se fosse una chitarra elettrica.

Dat Politics (Ski-pp, Francia)
Gruppo che smentisce chi pensa che la sperimentazione sia il contrario di melodia. Per questo quartetto transalpino il rumorismo va a braccetto con il pop, il digitale con i synth analogici. Tutto venato da una sottile ironia.

Matmos (Matador, Usa)
Il battito cardiaco delle mazzancolle, lo sbocciare di fiori tropicali e i ritmi tribali degli aborigeni vengono filtrati e riassemblati da tre computer che suonano come un’orchestra di duecento elementi. Produttori dell’imminente nuovo disco di Bjork.

Funkstorung (Studio k7, Germania)
Chris De Luca e Michael Fakesh sono una realtà unica in Germania. Ai paesaggi glaciali della scena di Berlino o ai ritmi avvolgenti della scuola di Colonia sostituiscono i suoni della musica nera come il rap e l’hip hop. Di grande successo i loro remix per Bjork e Wu Tang Clan.

Plaid (Warp, Inghilterra)
Il verbo delle nuove generazioni elettroniche. Nei primi anni ’90, sotto lo pseudonimo Black Dog, hanno anticipato quello che tutti oggi ascoltano. Influenti e rispettati, hanno rivoluzionato il concetto di ritmo e di tempo elaborando timbriche multiple e sfaccettate.

SALA 2
Lovebytes Festival Presents: WarpVisions
I migliori video realizzati dall’etichetta eletronica per eccellenza Warp nel corso dei suoi dieci anni di attività. Nightmares on Wax diretto da Jarvis Cocker, Aphex Twin diretto da Chris Cunningham sono soltano alcuni esempi.

Cellule d’Intervention Metamkine (Metamkine, Francia)
Un’installazione commissionata espressamente per il Festival. Una investigazione sulle potenzialità della musica improvvisata applicata alle arti visive attraverso frammenti di nastri, antichi suoni sintetizzati, specchi e video super 8 .

KuvaKupki, a Pansonic Video (Finlandia, by Edward Quist)
Influenzato dai capolavori del cineasta Andrei Tarkowski, la qualità di questo video sta nel riproporre sullo schermo l’impatto sonoro di questo duo scandinavo nelle performance dal vivo. Claustofobico e decadente

Metaxu (Plate Lunch, Italia)
Maurizio Martusciello è una figura di primo piano nel panorama elettroacustico italiano. Proveniente dall’esperienza con gli Ossatura, con cui a presenziato numerosi festivals internazionali, insieme a Filippo Paolini forma il duo Metaxu per congiungere la musica colta con le potenzialità della techno.

Kid 606 (Tigerbeat 6, USA)
Da tutti gli addetti ai lavori è considerato come una autentica promessa. Erede di Aphex Twin, Miguel De Pedro incarna lo spirito postmoderno delle ultime generazioni, che con atteggiamento polemico dissacra tutti i clichè della musica elettronica contemporanea.

SABATO 31 MARZO

SALA 1
Ryoji Ikeda+Carsten Nicolai (Giappone, Germania)
Meglio conosciuti come Dumb Type e Noto, il loro nome è sinonimo di elettronica minimale, di microfrequenze e di pulsazioni di potenza inaudita. Un progetto ispirato al cromatismo pittorico di Yves Klein e James Turrel.

Oval (Mille Plateaux, Germania)
E’ il signor software, padrone incontrastato dei più innovativi progammi per computer. Utilizza supporti difettosi e fonti soniche avariate per elaborare sinfonie interattive di musica ambient astratta e concettuale. Piace al mondo della moda, per il quale ha prodotto il nuovo spot di Armani.

Jolly music (Nature Records, Italia)
E’ il progetto vintage dei Mat 101, collettivo tra i più attivi all’interno della scena techno italiana. Suonata dal vivo la loro musica, fatta di suoni analogici e una buona dose di sperimentazione, riesce a far ballare anche l’ascoltatore più esigente.

Marco Passarani (Nature Records, Italia)
Il meglio della nostra scena electro-dance, dopo avere riscosso ampi consensi in Inghilterra, Austria e Stati Uniti torna in Italia per dimostrare la qualità di una proposta originale che trova nella post-produzione l’arma vincente.

Photek (Science, Inghilterra)
“Modus Operandi”, suo album d’esordio, ha permesso a un pubblico più vasto di entrare in contatto con il mondo sotterraneo della musica drum’n’bass. Rupert Parkes presenterà “Solaris”, orientato verso atmosfere più acide e ispirate alla musica house.

SALA 2
Lovebytes Festival presents: Digital Shortcuts
Il prestigioso e rispettato festival di Sheffield presenterà, in occasione di questo gemellaggio con Dissonanze, i lavori dei giovani artisti visuali selezionati nel concorso della passata edizione.

Skot (Mego, Austria)
Internet, video art, ricilaggi vari sono le caratteristiche di questa collaborazione tra membri dei Farmers Manual e Tina Frank, premiata autrice di premiati progetti grafici.

Modulations (by Iara Lee, USA)
Un successo internazionale, apprezzato nei migliori festival e rassegne internazionali. La storia della musica elettronica conetmporanea, da Giorgio Moroder a Brian Eno, girato da Iara Lee, video-artista americana di successo e boss dell’etichetta Caipirinha. Prima Italiana ufficiale.

D+Monolake (Soul Static Sound/Chain Reaction, Inghilterra/Germania)
Post Rock e suoni industriali per Darryl Moore (D), esotismi ambientali e techno minimale per Monolake. Insieme, in prima mondiale, realizzeranno una performance visuale a metà strada tra chill out e rumorismo.

The Wire Sound System (The Wire Magazine, UK)
La più prestigiosa rivista inglese del settore, quella che recensisce i dischi di successo con mesi d’anticipo rispetto agli altri. Una selezione dei dischi preferiti dai suoi redattori, che si sono innamorati del Festival Dissonanze ed hanno deciso di venire a Roma personalmente.

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L'articolo Dissonanze: musiche ottiche e visive di Redazione è apparso su Rockit.it il 2001-02-01 00:00:00

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