Vanity Fair pubblica un'intervista di Andrea Scarpa a Emis Killa e scatta subito la polemica. La risposta alla domanda “Favorevole o contrario alle nozze gay?” ha suscitato parecchie discussioni su facebook. In realtà la risposta integrale, per quanto decisa e tranchant, è meno omofobica rispetto a come viene riportata in rete.
La risposta integrale: “Né pro né contro. Ognuno faccia quello che vuole. Non devo essere io a decidere su queste cose. Sono contrario all'adozione, invece, non la capisco. Una presenza femminile è importante per il bambino. Non è bello crescere senza una mamma. La mamma è sempre la mamma”.
La frase forse più esagerata dell'articolo rimane, invece, questa: quando gli si chiede se ha mai rischiato di finire in carcere, Killa, dopo un po' di tentennamenti, risponde: “Ho iniziato a farmi le canne a 11 anni, a 15-16 sono passato a spacciare, rubare i motorini. […] Fermare la gente e puntargli il collo di una bottiglia di vetro alla gola per farsi dare l'iPod o i soldi. Roba brutta. Lo scriva: le mamme hanno sempre ragione”.
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L'articolo Emis Killa, nozze gay e coltelli alla gola di Redazione è apparso su Rockit.it il 2012-08-11 00:00:00
COMMENTI (4)
minkia che figo e si senza quelle esperienze sarebbe diventato cio ke è ora
io non c'e' l'ho ne con vanity fair ne tantomeno con certi ebeti che non so quali motivi diventano ad un tratto degli "opinion leaders"....... io c'e' l'ho con rockit che da un certo periodo di tempo ci tiene ad informare il pubblico "indiealternativo" di questo portale su tiziano ferro la scena neomelodica biagio antonacci max pezzali ed adesso pure sto scemo..... adesso dovete delle spiegazioni !
Proprio TUTTI i clichè. Povero ragazzo.
bello stronzo...