Un progetto Tuscania Teatro
Ideato da Tetes De Bois
Presentano
Ferrovia dell'allume (2002) - misteri etruschi e binari spariti - Se una notte d'estate un viaggiatore
Dopo la prima edizione del 2000, torna un progetto artistico-culturale dalla lacerante suggestione, ideato dai Têtes de Bois, con l'organizzazione di Tuscania Teatro.
Un viaggio artistico in sette movimenti lungo il percorso della ex ferrovia Capranica Civitavecchia, tra le stazioni di Civitella Cesi e Monteromano, dal tramonto del 20 luglio all'alba del 21.
Con, oltre la band dei Têtes de Bois: Peppe Servillo e Mario Tronco degli Avion Travel, Ambrogio Sparagna, Têtes de Bois, Ugo Gregoretti, Ascanio Celestini, Ruggero Artale, Pinomarino, Ruggero Artale, Banda dei Falsari.
Premessa
Nella notte tra il 20 e il 21 luglio, una notte di luna piena, tra il
tramonto e l'alba, la ferrovia dell¹allume, accoglierà i passi, i poeti, i viandanti, i lettori, i danzatori, i musicisti.
Corre parallela al raccordo, a 50 km da Roma, una ferrovia abbandonata punteggiata di stazioni stile liberty, costruita all'inizio del 900 con undici gallerie scavate a pala e piccone. Era la ferrovia dei minatori di allume. Pensata tra i laghi e il mare, lontana dai paesi abbandonati, nella Tuscia. Oggi, di questo luogo, sconosciuto, resta una lunga traccia di ghiaia e panorami immensi, un territorio di enorme valore storico, paesaggistico e naturalistico.
Strumenti e voci in cammino tra due stazioni: quella di Civitella Cesi, e quella di Monteromano sulle rive del fiume Mignone.
La ferrovia venne inaugurata nel 1928. Le cave di allume della Tolfa davano lavoro a buona parte della popolazione locale, e bisognava portare uomini e merci da una parte all¹altra. Nel 1941 le miniere vennero comprate dalle concorrenti miniere di allume del senese per essere chiuse. In quella data l'ultimo operaio venne licenziato. La ferrovia continuò a vivere e un treno a vapore a percorrerla. Nel 1961 una frana bloccò l'ultimo treno. Fu quello l'ultimo giorno di esercizio.
Un tragico fatto di cronaca e di sangue è legato all'inaugurazione della ferrovia, e lo racconteremo durante la notte.
Il sudore, la polvere, le impronte dei piedi, le proprie ombre lungo il cammino, occupano il posto delle traversine dei binari, ma le stazioni e le gallerie sono ancora lì, testimoni di un viaggio mai finito. Se i luoghi hanno un fascino, questa è la loro poesia. Portare gli artisti e raccontare, e raccontarsi. Il viaggio di Calvino e del soldato Tomagra nello scompartimento di un vecchio treno, gli amori difficili, i racconti interrotti, i romanzi mai finiti.
Per informazioni:
tel 0761/443728 - e-mail tuscaniateatro@libero.it
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www.tuscaniateatro.it/ferrovia
www.tetesdebois.it
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L'articolo Ferrovia dell'allume nel Lazio di Redazione è apparso su Rockit.it il 2002-07-18 00:00:00
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