Billy McFarland, l'organizzatore del Fyre Festival, rischia 20 anni per frode

Accusato di dichiarazioni false sui bilanci dell'azienda per attirare gli investitori, il creatore del peggiore festival di sempre rischia fino a 20 anni di carcere

03/07/2017 - 15:31 Scritto da Vittorio Farachi

Billy McFarland, organizzatore del Fyre Festival, il tragicomico evento per super ricchi, è stato arrestato per frode e rischia fino a 20 anni di reclusione per aver gonfiato i bilanci della sua azienda al fine di attirare capitali di investimento.

Per chi si fosse perso le puntate precedenti, il Fyre avrebbe dovuto essere un festival per super ricchi, dove alla modica cifra di appena 12.000$ i fortunati avventori si sarebbero trovati su un'isola caraibica, tra resort di lusso e yacht pieni di supermodelle (il festival era stato massicciamente promosso, tra gli altri, da Kendall Jenner, Bella Hadid ed Emily Ratajkowski). Migos, Major Lazer, Blink-182 e Disclosure sarebbero stati solo alcuni dei nomi degli headliner. Tutto molto bello, e nell'era in cui, tra una fashion blogger al Coachella e una coroncina di fiori in testa allo Sziget, i festival non sono mai stati così popolari, quale miglior investimento se non puntare sui sogni di musica e libertà di ricchissimi millenials

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Questo è quello che il Fyre prometteva di essere. 

Tutto molto bello, se non fosse che il festival è andato in modo tragicamente diverso. Le tende extra lusso sono state paragonate, a ragione, a un campo profughi in una zona di guerra, le foto dei  deludenti pasti "preparati da famosi Chef" (rivelatisi misere fette di formaggio su pane in cassetta) hanno fatto il giro del mondo e lo stesso palco non è mai stato montato. Inutile dire che gli artisti non si sono mai presentati. Gli organizzatori, che non avevano la minima idea nemmeno della conformazione dell'isola o delle leggi e tasse della dogana, hanno dovuto imbarcare gli avventori del festival su voli di fortuna per Miami causando per l'ennesima volta non pochi disagi, per usare un eufemismo. Pare che l'organizzazione, dettaglio irrilevante, "non fosse in grado di garantire cibo e tende per tutti quelli che avevano comprato il biglietto"

La storia, dopo un iniziale clamore mediatico mondiale, era sfumata nell'imbarazzo generale, nonché in una serie di class action legali ai danni degli organizzatori, che avevano risposto alle richieste di risarcimenti milionari con offerte di biglietti per una fantomatica edizione 2018. 

A quanto pare non si è trattato soltanto di inesperienza, come McFarland aveva dichiarato. Secondo le accuse, avrebbe gonfiato i bilanci di Fyre Media, la sua azienda, dichiarando agli investitori di aver già guadagnato diversi milioni grazie al booking di vari artisti, quando la cifra reale era di poco inferiore ai 60.000$. Avrebbe inoltre mentito agli stessi investitori consegnando ripetutamente dati falsi sulla salute finanziaria e gestionale dell'azienda. Secondo fonti interne all'organizzazione, che avrebbero avuto accesso ai bilanci dell'epoca, il capitale a disposizione era finito mesi prima dell'inizio del festival. Secondo le stesse fonti, a poche settimane dall'arrivo dei primi clienti, erano già presenti "evidenti problemi organizzativi che avrebbero dovuto portare alla cancellazione del festival in favore di un'edizione perfetta l'anno dopo, salvo la decisione di andare avanti lo stesso all'ultimo minuto, nonostante fossero evidenti i segnali del disastro che si sarebbe verificato"

Se le accuse fossero confermate dallo Stato di New York, Bill McFarland rischia fino a 20 anni di carcere. Intanto per il momento McFarland è uscito pagando una cauzione di 30.000 $.

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L'articolo Billy McFarland, l'organizzatore del Fyre Festival, rischia 20 anni per frode di Vittorio Farachi è apparso su Rockit.it il 2017-07-03 15:31:00

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