La scorsa settimana abbiamo ripreso un articolo del Guardian che parlava, a grandi linee, dei guadagni dei musicisti inglesi, identificando le varie fonti e provando a quantificarle. Un'impresa non facile, viste le mille variabili in gioco, a cominciare dagli accordi delle band con le proprie etichette ed edizioni. Consapevoli di questi limiti, abbiamo comunque provato a contattare alcuni musicisti per farci un'idea di come siano i numeri in Italia. Anche in questo caso, le variabili sono troppe per fornire dei dati univoci, soprattutto per quanto riguarda i passaggi radiofonici. Riportiamo cifre legate a cd e download, passaggi radio e tv e utilizzo di canzoni nei film: fatta esclusione per i primi, negli altri casi si tratta di numeri di massima. Resta fuori dall'elenco il live, troppo legato al cachet per poter fare un discorso generalizzato.
Cd e download. la percentuale varia a seconda dei contratti che si hanno con l'etichetta. Un accordo con una major può portare a circa il 10% sul prezzo per il dettagliante: calcolando quest'ultimo circa 9,20 €, una band porta a casa circa 1 € ad album venduto. Analogo discorso per iTunes, dove però il prezzo per il dettagliante è più basso e - di conseguenza - anche gli introiti per la band calano sotto l'euro ad album.
Radio. Le differenze sono enormi: si passa dalle poche centinaia di euro annue per passaggi sulle radio locali - o in quelle dei centri commerciali - a grandi cifre sulle radio nazionali. Una canzone che si piazzi ai primi posti dei rilevamenti di Music Control e che stazioni con regolarità per alcuni mesi tra i brani più suonati può portare nelle casse dell'autore diverse decine di migliaia di euro. L'enorme disparità tra radio locali e nazionali è dovuta all'audience differente, ma anche a controlli e rendicontazioni più o meno precise e stringenti.
Tv. Le comparsate sulla tv nazionale pagano bene: una canzone suonata in un programma RAI, ad esempio, può portare fino a 3/4mila euro. Le cifre salgono fino a raddoppiare e triplicare se il pezzo viene inserito in una pubblicità. In questo caso, la band stipula un contratto che regola il corrispettivo da versare alla band e la durata dell'accordo (e quindi della messa in onda dello spot stesso).
Cinema. Oltre alla possibilità di realizzare direttamente la colonna sonora, esiste anche l'eventualità di inserire una canzone all'interno del film. In ogni caso, le possibilità di accordo sono molte e le cifre variano a seconda del brano, della popolarità della band e delle dimensioni del film. Oltre a un pagamento per l'utilizzo del brano, ci si può accordare per una percentuale sugli incassi al botteghino.
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L'articolo Guadagnare con la musica in Italia: ecco le cifre di Marco Villa è apparso su Rockit.it il 2013-07-22 15:31:05
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