Gli Home a X Factor? No, troppo bravi

Ieri notte su Rai 2 c'erano gli Home, facevano un provino per partecipare a X Factor. Hanno passato tutte le selezioni ma alla fine non sono stati scelti. Oggi abbiamo chiamato al telefono Nicola Finezzo, bassista della band.

Ma come v'è venuto in mente?
Ci hanno contattato loro. Per ogni edizione fanno una ricerca su internet di gruppi che gli possono servire, perchè di cantanti singoli ne hanno una valanga mentre i gruppi fanno fatica a trovarli. Hanno chiamato Massimo (Fiorio, NdR) dei Canadians, lui ha risposto che non essendo i Canadians un gruppo vocale preferivano rinunciare ma che aveva un gruppo che poteva fare al caso loro, e gli ha girato il nostro contatto Myspace. Gli siamo piaciuti, ci hanno chiamato e ci hanno proposto di fare un provino. Era di domenica pomeriggio, non avevamo niente da fare... (Ride, NdR) Seriamente, non avevamo niente da perdere e abbiamo detto sì. Abbiamo passato il primo provino, poi il secondo, che è quello che hai visto ieri notte, e via via gli altri fino ad arrivare tra i 6 finalisti. Alla fine non ci hanno preso e la motivazione è stata: non abbiamo bisogno di X Factor, siamo già un bel gruppo con con bei dischi all'attivo, saremmo sprecati a cantare canzoni di altri.

Addirittura...
Certo, non sai mai la vera motivazione che ci può essere dietro, ripeto, per loro siamo un gruppo già avviato, con delle belle canzoni, perchè va detto che loro ascoltano tutto e con la dovuta attenzione. Per loro non ne abbiamo bisogno di X Factor, preferiscono dare la possibilità personaggi che altrimenti non avrebbero futuro. Anzi, hanno aggiunto che un giorno, quando saremo famosi grazie ai nostri dischi, rideremo di tutto questo.

E secondo te X Factor vi sarebbe servito?
Secondo me si. Siamo un gruppo vocale non è che non c'entriamo niente con il format del programma, siamo anche bravi a reinterpretare le cover di altri. Poi sai, sarebbe anche stato anche ambizioso, una volta arrivati, riuscire a dire che oltre alla musica neomelodica in Italia c'è dell'altro. Non volevamo farci il portavoce di nessuno ma semplicemente far capire che i concerti in Italia si fanno, in Italia si suona. Far capire che non c'è solo X Factor che fa musica. Non so se quelli del programma sono consci che esiste un mercato indipendente che fa anche un piccolo indotto monetario.

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L'articolo Gli Home a X Factor? No, troppo bravi di Redazione è apparso su Rockit.it il 2010-09-02 00:00:00

COMMENTI (15)

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  • esseielle 14 anni fa Rispondi

    BRAVISSIMI SEMPRE HOME :[:[:[:

  • home 14 anni fa Rispondi

    sull'onda del dibattitto che si è creato faccio l'opportunista e posto un video:

    youtube.com/watch?v=SpXIMwj…;feature=related

    e se vi piace pure questo:

    youtube.com/watch?v=6ZWQriK…

    questi sono gli Home sul palco prima, durante e dopo la nostra piccola avventura televisiva.

    Nicola

  • quid 14 anni fa Rispondi

    Il ciclico ritorno di questa discussione è più logorante del duello infinito Veltroni-D'Alema...

  • townshend 14 anni fa Rispondi

    Direi che quoto ogni singola parola.
    A me questa idea del "diffondere la musica di qualità dall'interno" è sempre sembrata poco convincente...
    La musica di qualità si diffonde facendola: se la scena in cui ci si trova non è in grado di recepirla, la si diffonde altrove.

  • ipnos 14 anni fa Rispondi

    Peccato ragazzi.
    Magari non vi avrebbe cambiato vita e carriera, ma conoscendovi sarebbe stato uno spasso! :]
    A presto!

  • rainn 14 anni fa Rispondi

    youtube.com/watch?v=yT1gvjR…

    questo video è un grande spunto per questa discussione. ai tempi forse battisti non avrebbe mai passato le selezioni per colpa di una giuria... parliamo del concetto di giuria. ma davvero pensate che abbia un senso il parere di quei quattro cretini quali sono la tatangelo (!), la maionchi, coso li pelato (si salva solo elio)? pensateci un attimo....

    (la risposta è no, cazzo!)

    poi ci sarebbe un discorso infinito sul marketing... su come con x factor sia possibile, senza nessun investimento da parte di chi fa musica, sapere per certo qual è il prodotto che avrà maggior successo (e che porterà guadagni maggiori).
    poi ci chiediamo come mai non sia più possibile vivere di musica.
    prima per avere un ritorno bisognava investire su un artista, nessuno ti diceva in anticipo se la gente avrebbe comprato i dischi (sarà che oggi la musica non si vende più per cui si punta sul contorno).
    le case discografiche investivano e gli artisti avevano la loro occasione. poi se andava male potevano tornare rassegnati a fare un lavoro di merda.
    oggi basta far andare uno a x factor, dargli una visibilità impensabile e aspettare che la gente decida qual è quello che preferisce.
    poi per il fortunato si aprirà un periodo abbastanza breve in cui sarà l'idolo delle ragazzine. magari non ci vive neanche poi tanto. si farà quei bei soldi nei primi due anni poi si ritroverà (se proprio vuole suonare a tutti i costi) a fare le cover del liscio (unico genere che va sempre in italia). mentre chi sta dietro questa macchina infernale guadagnerà senza fare un cazzo.

    l'idea per cui x factor può aiutarti nella tua carriera musicale è una cazzata. è esattamente il contrario: x factor è il maggior ostacolo alla tua carriera.

  • rainn 14 anni fa Rispondi

    secondo me questo è il problema.
    vivere di musica, oggi in italia, non è possibile. non ci vive pierpaolo capovilla, personaggio di spicco del gruppo rock più importante (al momento) del panorama italiano. e chi cavolo lo può fare allora?
    il vero obiettivo dovrebbe essere fare musica in cui si crede.
    giustificare programmi d'intrattenimento (confinanti con il trash) come x factor o sanremo (perchè con la musica hanno veramente poco a che fare) significa sminuire il senso di fare musica. quella è solo televisione e chi va li non ci guadagna niente se non un po' di popolarità destinata a scomparire molto in fretta.
    smettiamola di dire che sono solo un mezzo. non lo sono. selezionano musica da dare in pasto poi al pubblico televisivo, ignorante e senza memoria. creano prodotti, non arte.
    se il mezzo ti seleziona lo fa soltanto perchè hai delle caratteristiche precise (e soprattutto commerciali), il che dovrebbe farci pensare.... e soprattutto dovrebbe far pensare voi che da rockit, portale da sempre interessato a quello che c'è di bello e genuino, mandate messaggi distruttivi ai giovani musicisti... partecipare ad un reality in cui si fanno cover, condito con tutte le menate tipiche dei reality? tutto per un po' di popolarità destinata a scomparire in breve tempo. per cosa? per il successo... secondo me è devastante.


    chi? i grandi produttori delle major in fallimento? i gestori dei locali, che nel 90% considerano i musicisti manodopera senza costo? il pubblico televisivo, lo stesso di amici e di mtv?

    forse la mia visione è troppo drastica, ma finchè passeranno concetti per cui un gruppo è giustificato se partecipa ad un programma televisivo soltanto perchè è l'unico mezzo per fare soldi, allora il passo è breve nel considerare la musica solo un mezzo e nel veder proliferare, anche nella musica indipendente (e il fenomeno mi sembra già iniziato da parecchi anni), di progetti musicali che non hanno anima, ma solo appeal. in poche parole: riempitivi.

    ciao



  • nicko 14 anni fa Rispondi

    ANCHE per quelli, non solo, ma anche.
    vale lo stesso per sanremo, è una merda e lo sanno tutti, ma guarda caso quasi tutti farebbero le corse per suonarci e a ragione: se in italia si vuole provare a vivere della propria musica bisogna prendere in considerazione tutto, anche la merda e piantiamola lì con i discorsi di "sputtanamento" ecc.
    x factor o sanremo ti possono dare una visibilità che non avresti in nessun altro modo, è un fatto: in questo paese la tv conta ancora più di qualsiasi altro contenitore, non è scontato che andarci produca successo, ma sicuramente può dare una gran mano in tal senso.
    conosco e apprezzo molto gli home e mi avrebbe fatto piacere vederli su raidue non foss'altro perchè forse qualcuno si sarebbe finalmente accorto di loro (sono bravissimi) e magari avrebbero potuto aggiungere qualche data al loro calendario, mi spiace quindi che non li abbiano presi e soprattutto che un gruppo simile resti pressochè anonimo (ce ne fossero di live band simili).
    x factor, sanremo e company vanno visti come un mezzo e non come un fine, ma ignorarli o sputargli sopra a prescindere mi sembra del tutto inutile.

  • iggy 14 anni fa Rispondi

    dai, faustì, prova a dirmi: ti sembra 'democrat' che le future musicalità di un paese come l'italia (che si vanta di essere trai grandi del mondo) debbano forzatamente passare per gli scouting televisivi di regime?


    :[

  • faustiko 14 anni fa Rispondi

    Dai, prova a salire di un livello... non é difficile! Basta passare da "talebano" a "democrat"... :]