La chitarra non muore mai: ristampati i vinili di Jimi Hendrix

Jimi Hendrix è il più grande chitarrista rock di tutti i tempi e ascoltarlo in vinile è spettacolare

04/03/2019 - 10:13 Scritto da Redazione

Il rock, quello classico con la formazione chitarra-basso-batteria, viene dato per morto un giorno sì e l’altro pure. Le nuove istanze giovanili sembra non siano mai state così lontane da jack, amplificatori valvolari e chitarre elettriche suonate al massimo del volume, filtrate dagli effetti più disparati. Ma sarà vero? È innegabile che oggi non esistano rock band in grado di cambiare il suono di una generazione per sempre, com’è successo coi pionieri degli anni ’50 e ’60, quindi spesso ritorniamo con la mente e con le orecchie agli dei pagani, uno tra tutti: Jimi Hendrix. Di lui sappiamo tutto, vita, opere e la tragica scomparsa a soli 27 anni, che lo ha fatto entrare nel club più macabro ed esclusivo dello star system e insieme, nel mito. Ma come ha iniziato a suonare Jimi Hendrix?

Da piccolo, Jimi scoprì la sua passione smontando la radio di suo padre, mentre ascoltava la Top 40. Andò in cucina, radunò un po’ di attrezzi e decise di aprire quella scatola magica per vedere cosa ci fosse dentro, poi tentò di ricostruirla, con scarsi risultati. Quando suo padre tornò, andò su tutte le furie e urlò al piccolo Jimi “Perché hai rotto la mia radio?”. La risposta del figlio è una di quelle frasi tanto ingenue quanto epocali: “Cercavo la musica.”

 

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La stessa musica che trovò qualche anno dopo, insieme a un ukulele tutto ammaccato nascosto in un garage. Pizzicò l’unica corda rimasta e sulla sua faccia apparve un sorriso come mai in vita sua. Suonò quell’aggeggio per ore ed ore, rimanendo incantato nel vedere quella corda vibrare, finché non girò la chiavetta. Solo in quel momento il suono divenne musica e Jimi gettò i semi per diventare il più grande chitarrista rock di tutti i tempi. 

La prima chitarra vera e propria, Jimi la trovò in un ripostiglio di un’amica di famiglia e, nonostante la vecchia Roebuck Kay fosse messa veramente male, per lui fu amore a prima vista. Chiese alla donna di regalargliela ma lei volle 5 dollari e suo padre gli negò i soldi. Fu la zia Ernestine a ricondurre a ragione il padre (mediante due sonore sberle) e, una volta ricomposta, a realizzare il sogno di Jimi Hendrix: possedere una chitarra. Il resto è storia.

Per godere ancora di più il suono inconfondibile della Fender Stratocaster di Jimi Hendrix e ascoltare i suoi più bei pezzi, De Agostini lancia la Jimi Hendrix Vinyl Collection: a partire dal primo marzo, ristamperà 21 album in vinile da 180 grammi. La collezione comprende tutti gli album usciti tra il 1967 e il 1970, più quelli postumi e i più grandi live, in cui Jimi Hendrix dava tutto quello che aveva: e ancora di più: da Seattle a Londra, passando per l’indimenticabile Woodstock. Rivivere l’estate dell’amore e perdersi nella fantasia al potere, nella tecnica al servizio delle emozioni, non è mai stato così semplice.

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L'articolo La chitarra non muore mai: ristampati i vinili di Jimi Hendrix di Redazione è apparso su Rockit.it il 2019-03-04 10:13:00

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