Foto Profilo: KIOL

Oggi conosciamo meglio uno degli esordienti che aspettiamo con più curiosità di sentire dal vivo al MI AMI: Kiol

Kiol
Kiol

KIOL è uno degli esordienti che aspettiamo con più curiosità di vedere al MI AMI Festival, dove si esibirà giovedì 25 maggio (qui le prevendite consigliate). Per il suo ep d'esordio "I come as I am" è stato assistito da professionisti che fanno parte del team di Paolo Nutini, un'occasione che capita a pochi artisti emergenti, ma che basta come biglietto di presentazione per inquadrare da subito la validità del progetto, dalla caratura davvero internazionale. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerlo meglio.

Per il tuo primo ep hai lavorato con con Dani Castelar e Dave Nelson (rispettivamente produttore e chitarrista di Paolo Nutini) e col polistrumentista Gavin Fitzjohn (alias The Long Run Team): come sei arrivato a loro? 
“I Come As I Am” è stato frutto di un lavoro fatto con il produttore Simone Riva tra fine 2015 e inizio 2016! Durante questo periodo, ho continuato a scrivere canzoni e una volta terminato l’ep, abbiamo inviato le nuove a Dani, ovviamente sperando in una risposta… Un giorno la sua risposta è arrivata, così abbiamo scelto insieme io e Dani le 2 canzoni da pre-produrre in vista dell’album. È successo tutto in poco tempo, un mese prima li guardavo ossessivamente sullo schermo del computer, un mese dopo ero con un produttore incredibile in un magico studio di registrazione vicino a Dublino (Grouse Lodge) a scambiare idee con Dave e Gavin per un intera settimana. Ero al settimo cielo! Durante la convivenza non solo ho riscoperto la loro bravura da musicisti e da arrangiatori, ma tra una suonata e una Guinnes si sono rivelate anche delle persone fantastiche! È stata decisamente l’esperienza più emozionante fatta fin ora.



Pop, folk, blues, soul: il tuo stile è contaminato da varie influenze. Se dovessi definire con una parola il genere che fai, che parola useresti?
KIOL (che scritto “CEOL” in gaelico antico vuol dire MUSICA!)



La tua anima è irlandese, per un lungo periodo hai vissuto proprio a Dublino: com'è la scena musicale in Irlanda e che differenze ci sono rispetto all'Italia?
In Irlanda “musica” vuol dire festa ed è percepita in un modo completamente differente rispetto a come la vediamo noi, quasi come se fosse sacra. Se inizi a camminare per il centro della città verso le 5/6 del pomeriggio, tipo in Temple Bar, non c’è un locale da cui non provenga musica dal vivo, armonie vocali, chitarre acustiche, benjos e così via. Da noi invece è raro trovare queste situazioni, dove la musica è protagonista assoluta e lega spiritualmente tutto il pubblico (nei pub si trovano donne, bambini, ragazzi, adulti, anziani di ogni genere). In Italia invece, la maggior parte dei locali in centro, la sera, trasmettono pezzi dance o techno (musica per nulla riflessiva, almeno per me), non c’è cultura musicale o almeno la cultura musicale dell’italiano medio non corrisponde di certo a quella di un irlandese medio. Noi abbiamo il cibo, loro hanno la musica!



Cosa ti piace della musica irlandese e della musica italiana?
La musica irlandese come ho già detto è piena di spiritualità, è musica sincera. Più che i testi, a me entusiasma la melodia del tipico folk irlandese, gli arrangiamenti e le armonie vocali. Nonostante io abbia ascoltato molto meno musica italiana rispetto a quella anglofona, trovo che noi italiani più che sviluppare idee melodiche tipiche nostre nella musica moderna, abbiamo preso ispirazione da vari stili, eccellendo però nelle liriche. Personaggi come Lucio Dalla, Fabrizio de Andrè e molti altri hanno lasciato un segno in tutti gli italiani, me compreso!



C'è un artista che stimi molto, con cui vorresti collaborare in futuro?
Ci sono molti artisti che stimo, e seppur molti di questi non siano più tra noi, nel futuro vorrei collaborare con tutta la scena che ancora riesce a fare del rock all’avanguardia, come Alabama Shakes o The National, oppure con innovatori del calibro di Stromae (parlando di idee, scenografie e video più che di musica )… Se non altro vorrei continuare la collaborazione con Long Run Team, perché loro hanno un attitudine nei confronti della musica molto personale e molto simile alla mia!



Immaginiamo che dopo questo EP arriverà un altro lavoro, il tuo primo album. Puoi anticiparci qualcosa?
Beh, che dire, allacciate le cinture! Sarà senza dubbio una gran disco

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L'articolo Foto Profilo: KIOL di Francesca Marini è apparso su Rockit.it il 2017-05-09 12:40:00

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