Se Milano è il place to be per chi fa musica in Italia, questo vale ancora di più a novembre. È in questo che si svolgono non solo la Milano Music Week, ma anche Linecheck, evento centrale per il music business italiano ed europeo. La sua prossima edizione sarà l'undicesima e si svolgerà dal 17 al 22 novembre: il programma è molto ricco e prevede incontri, panel, workshop, session dedicate al networking e, soprattutto, concerti di ogni tipo, con una line up di alta qualità che vedrà nomi come Lucy Railton, Joy Orbison, Nick León, Sega Bodega e molti altri.
Quest'anno il tema centrale di Linecheck riguarda la musica come forza viva e trasformativa, ben sintetizzato nel titolo "A beautiful presence", per sottolineare il ruolo sociale e comunitario che la musica può avere, il suo potere politico, le sfide dettate dallo sviluppo della tecnologie - e dall'AI in particolare - e possibili strade da percorrere per il futuro. Per entrare già con la testa dentro a questa settimana importante, abbiamo contattato la direttrice di Linecheck Anna Zò.
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Linecheck ha una struttura complessa. Ci definisci in sintesi cos'è oggi?
Linecheck è una conferenza musicale e un festival: in sintesi è un unico evento che ha in sé una parte diurna dedicata ad operatori ed operatrici del settore, che si sviluppa tra panel/workshops/rountables sui temi più rilevanti dell’ecosistema musicale, e una parte serale dedicata agli amanti e ai curiosi della musica di oggi e (spesso) di domani, attraverso concerti e showcase dai vari formati. Questa è sempre stata l’impronta di Linecheck, il cui modello si si inserisce in un contesto europeo più ampio, all’interno del quale possiamo dire con orgoglio che giochiamo un ruolo sempre più importante e riconosciuto. Forse è stata questa la vera evoluzione di Linecheck negli anni: la connessione con l’ambiente esterno, fuori dai perimetri nazionali, che ci ha portato a costruire posizionamento, partnership e reti di rilievo e a diventare un punto importante nella mappa delle music conferences europee.
Qual è il rapporto con la Milano Music Week?
Fair enough, è un rapporto complesso (come è complessa questa città) e in continua evoluzione. Linecheck nasce prima della MMW come appunto la music conference italiana; nel corso degli anni ha assunto una postura sempre più rivolta alle connessioni internazionali (a Linecheck si parla solo in inglese, fintanto che aspettiamo un AI che traduca simultaneamente qualsiasi lingua del mondo) e ad alcuni temi specifici legati alla musica, come per esempio quello dell’innovazione, della responsabilità sociale, della cross-settorialità. Formalmente Linecheck è Main Content Partner della MMW, con la quale siamo felici di collaborare concretamente quest’anno per “Le Faremo Sapere: a career day for future music professionals”, sabato 22 novembre: una giornata in BASE interamente dedicata all’orientamento e all’inserimento professionale per giovani (e non) che si stanno affacciando al settore musicale come professione. Organizzeremo, col team di MMW alcuni panel, Q&A con recruiter e sessioni di Matchmaking con HR di aziende di settore.

Veniamo al cuore di questa edizione. Al centro di Linecheck c'è il Social Change Summit - Act in Sync Edition che "indaga la musica come infrastruttura emotiva e sociale". Questa definizione ci piace, vorremmo che la spiegassi meglio.
Più che una definizione è una nostra interpretazione e percezione della musica, strettamente legata al tema di Linecheck di quest’anno “A Beautiful Presence”. La Musica è una presenza che ci accompagna nella nostre vite, una forza quasi tangibile che modella le emozioni ed è motore delle nostre azioni e interazioni. In questo senso Linecheck indaga la musica come infrastruttura sociale e quest’anno ha deciso di farlo con noi Act in Sync, piattaforma internazionale che in particolare promuove l’impegno dell’industria musicale sul fronte del cambiamento climatico. All’interno del Social Change Summit diversi incontri raccontano la cura, la sostenibilità e le pratiche rigenerative della cultura contemporanea: dal ripensamento dei modelli di successo e crescita economica, alle riflessioni sulla musica come agente di trasformazione urbana e ambientale, fino al tema cruciale della sicurezza e dell’ascolto nei contesti creativi. Tra i momenti principali, giovedì 20 novembre alle 14:30, ospiteremo “TAKKUUK – The Talk: Indigenous Voices in Focus”, un dialogo tra artistə e attivistə provenienti dal progetto TAKKUUK, ideato da EarthSonic, In Place of War e dal duo nordirlandese di musica elettronica Bicep.
Cosa intendete invece quando parlate di "potere politico del suono"?
La musica ha sempre avuto il potere di dare forza alle comunità, sfidare l’ingiustizia e amplificare le voci della resistenza. Nella musica moderna artisti di generi diversi si sono confronti con le forze politiche, economiche e culturali, chiedendosi e ponendoci la domanda su come possiamo fare in modo che la musica serva gli interessi dei molti, invece che dei pochi. Credo, purtroppo, che questa riflessione e questa domanda sia oggi più urgente che mai. Quando a Varsavia la scorsa estate ho sentito il keynote di Dave Randall, ex-chitarrista dei Faithless, produttore, attività e autore del libro Sound System: The Political Power of Music, sono rimasta molto colpita e sono felice che anche il pubblico di Linecheck possa accogliere questo spunto (e rispondere sicuramente meglio di me alla domanda che mi poni) attraverso la presentazione di Dave in chiusura della giornata di giovedì.
Perché oggi le synch sono così rilevanti?
Abbiamo un intero summit (quindi filone tematico) all’interno della conferenza dedicato al synch. In un’era di forte contraddizione dello streaming e dei canali di distribuzione più “classici” della musica, è fondamentale, per l’artista e per l’ecosistema attorno, esplorare le connessioni tra musica ed altre discipline, quali il cinema, i videogiochi, la pubblicità ecc. sia in un’ottica di allargamento del bacino di opportunità di business, sia in quanto spesso queste collaborazioni cross-settoriali danno vita a forme di creatività nuove e di grande impatto e rilievo artistico. Cerchiamo di non vedere il settore musicale come un silos, limitato e auto-riferito, ma come un ambito che va oltre i propri confini più definiti: è per questo che a Linecheck si incontrano professionisti/e di vari ambiti spesso collaterali, ma sinergici, a quello musicale.
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AI: apocalittici o integrati, entusiasti o rassegnati?
Nulla di ciò. Direi piuttosto curiosi, cauti, educati (nel senso che studiamo parecchio a riguardo) e favorevoli ad un’innovazione tecnologica che metta al centro l’uomo e, nel caso particolare, l’artista. Se ne parla molto a Linecheck quest’anno naturalmente, più che altro con l’obiettivo di capire come orientarsi in una “giungla” di Ai Tools che promettono soluzioni dedicate ad artisti, promoter, manager, discografici per quanto riguarda la produzione e promozione musicale, le scelte dj Booking, le strategie di fan engagement ecc. Il venerdì mattina avremo un forum dedicato al tema musica e intelligenza artificiale, coordinato dalla rete Music Tech Europe che abbiamo fondato nel 2024.
Tra i momenti più attesi di Linecheck ci sono sempre le matchmaking session, sorta di speed date tematici tra addetti ai lavori. Perché continuate a credere in questa formula?
Perchè è una formula che funziona e sui cui abbiamo sempre avuto ottimi feedback da parte degli esperti coinvolti e dei partecipanti. Sappiamo bene che il settore musicale è un settore fortemente legato alle persone e alle conoscenze (questa cosa spesso mi viene fatta notare dagli studenti di Music Business con un’accezione negativa, della serie “se non consoci le persone giuste in questa industria non hai possibilità"). Attraverso le matchmaking cerchiamo però di dare una forma e una struttura a questa dinamica, cercando di facilitare l’incontro professionale tra diverse categorie di professionisti italiani e internazionali. Tutto l’evento è di natura dedicato al “networking”, spesso anche informale nei momenti idelle reception (aka birrette). Però le matchmaking servono a favorir e questi scambi, anche per coloro che magari di natura fanno più fatica ad attaccare bottone davanti ad un drink. Tra l’altro quest’anno gestiamo le matchmaking insieme ad un nuovo partner, HAT Music, startup giovanissima che abbiamo supportato attraverso un programma di accelerazione gestito da Music Innovation Hub, e che permetterà di mantenersi in contatto con i “match” e in generale con i delegates di Linecheck in un’ “area pro” virtuale all’interno della piattaforma di HAT.
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Nel mondo dei festival e del live in generale è stata un po' un'estate da redde rationem. Cosa vedete all'orizzonte?
Credo che neanche il più sofisticato algoritmo predittivo sia in grado di fare pronostici su questo tema. Il mondo dei festival sta attraversando una fase delicata, con l’aumento dei costi di produzione e dei cachet artistici, la competizione sempre più aggressiva di grandi gruppi e fondi che aggregano (e omologano) mettendo in crisi il sistema indipendente, scelte legate a partner e sponsor che fanno sorgere questioni etiche e morali, la crescente impredivibilità della domanda. Non saprei, credo che le cose cambieranno perchè è un momento di fermento e “attenzione”, come mi riservo di dirvelo dopo Linecheck!
Pronti, via. Tre nomi tra chi suona quest'anno.
Rita Payez con La Nina Special Guest il martedì sera, perchè più Beautiful Presence di così non si può. Jems K il venerdì sera, perchè la sua musica è familiare, contemporanea e progressista abbastanza da mettere d’accordo tutti, Gen Z in primis. Judeline, semplicemente perchè se non la vedete sabato 22, la prossima volta il biglietto sarà ben più caro ;)
Un nome italiano "al brucio" per chiudere?
Luzai, mercoledì 19. Show a cui non vediamo l’ora di assistere, oltre che ascoltarlo, per la sua dimensione performativa. E visto che quest’anno, sempre a proposito di cross-settorialità, Linecheck indaga la musica anche in qualità e in relazione alle arti performative, per la prima volta assieme al festival di live arts Farout, mi sembra il nome da menzionare.
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L'articolo Linecheck non ha mai smesso di creare connessioni di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2025-11-10 16:17:00

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