La tragedia di Beirut e la solidarietà della scena elettronica

Rabih Beaini di Morphine Records è tra gli artisti più attivi nell'aiutare la capitale libanese, devastata da un'esplosione il 4 agosto scorso. Alla "Marathon on the Day of the Revolution" di sabato suoneranno più di trenta musicisti e dj da tutto il mondo, tra cui Marta De Pascalis e Key Clef

L'artwork di "Marathon on the Day of the Revolution", per supportare la zona di Beirut colpita dall'esplosione del 4 agosto
L'artwork di "Marathon on the Day of the Revolution", per supportare la zona di Beirut colpita dall'esplosione del 4 agosto

Il 4 agosto scorso, una devastante esplosione ha colpito la zona portuale di Beirut. Le conseguenze sono state disastrose: 200 morti, 7000 feriti, oltre 300 000 sfollati. Una situazione drammatica che ha coinvolto una delle aree più vive della capitale libanese e che, a distanza di due mesi, è ancora lontana dall’essere risolta.

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Tra tutti quelli che hanno cercato di dare una mano di fronte a questa tragedia, uno dei primi ad attivarsi è stato il fondatore della Morphine Records Rabih Beaini, dj e producer libanese che ha vissuto per 15 anni in Italia e che da qualche tempo si è trasferito a Berlino. Rabih ha subito chiamato a raccolta alcuni colleghi musicisti per creare la compilation The Sacred Rage, disponibile sulla pagina Bandcamp della Morphine e pubblicata pochi giorni dopo l'esplosione. Sabato 17 ottobre, invece, è previsto l’evento in streaming Marathon on the Day of the Revolution, dove più di 30 artisti si esibiranno dalle 10 di mattina alle 3 di notte.

“Volevamo fare questo evento già a settembre, alla fine siamo arrivati al 17 ottobre che è il primo anniversario della rivoluzione del Libano, per cui è una data significativa”, ci ha spiegato Rabih. “Per sostenere la campagna di beneficenza, metteremo a disposizione più link a cui fare le donazioni, ma la gente potrà supportare l’evento anche solo connettendosi o condividendo sui social. In più, metteremo in vendita tutto il nostro catalogo e del merchandise. Sappiamo che per tutti è un momento difficile, quindi a chi donerà vogliamo dare qualcosa indietro”.

L’esplosione di Beirut è arrivata in un momento già molto difficile per il Libano, tra la diffusione del Covid e l’inflazione del dollaro sul mercato. “Per il primo mese, l’emergenza primaria era raccogliere cibo e acqua da distribuire nell’area colpita”, ci ha raccontato Rabih.  “Mia sorella e mio cognato hanno un ristorante e sono riusciti a mettere in piedi un servizio di aiuto, in cui fornivano tra gli 800 e i 1000 pasti al giorno. Noi con Morphine abbiamo pubblicato The Sacred Rage, che ha fatto dei buoni numeri online. In un primo momento, questo è stato utile, ora però, con l’arrivo dell’inverno, c’è il problema di ricostruire e riparare gli edifici della zona, tra cui tanti luoghi legati alla cultura e all’arte. A livello governativo, sappiamo che la nostra realtà è tra le ultime considerate, perciò la maratona di sabato è direttamente a sostegno della scena musicale libanese”.

Nella rassegna di sabato prenderanno parte anche due musiciste italiane che vivono a Berlino, Marta De Pascalis e Key Clef, mentre all’interno della compilation erano comparsi Donato Dozzy e Neel. “Non ho voluto richiedere di partecipare di nuovo anche alla maratona, non volevo approfittare della loro generosità”, ha detto Rabih, che la scena elettronica taliana la conosce bene. E che pensa si stia ritagliando uno spazio importante sul panorama internazionale: “Ora l’Italia sta vivendo una sorta di rinascimento dell’elettronica, ci sono tanti giovani come Lorenzo Senni, Caterina Barbieri, la stessa Marta De Pascalis è una figura che sta crescendo e che ha una sua voce personale. Ci sono proposte locali ben viste a livello internazionale, la gente viaggia in Italia per andare a un concerto o a una rassegna. Non è solo una scena locale, è globale e non vive di riflesso, sta settando le regole”.

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La Marathon on the Day of the Revolution si potrà seguire a questo link e ha il supporto di: CTM Festival, Irtijal Festival, Ruptured, Streamback, Frequent Defect, Unsound Festival e The Ballroom Blitz. Il ricavato sarà devoluto al Lebanese Musicians’ Fund. Di seguito, la line up completa dell’evento:

Abed Kobeissy
Albertine Sarges
Aya Metwalli & Calamita
Bakisa
Bel Loge & Shway Shway
Bird Painting Scum
Contagious
DJ Die Soon
Drew McDowall
Fadi Tabbal
H.W.G.A
Jad Atoui
Jawad Nawfal
Julek Ploski
June As
Key Clef
Kid Fourteen
Marta De Pascalis
Marylou
May Berde
Mazen Krebaj & Raed Yassin
Mikołaj Trzaska & Balázs Pándi
Nâr & Akram Hajj
Rabih Beaini & Bill Kouligas
Renata
Sary Moussa
Senyawa
Terry Riley
Try Harder
Wacław Zimpel
Ziad Moukarzel
Ziad Nawfal
Zoë McPherson

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L'articolo La tragedia di Beirut e la solidarietà della scena elettronica di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2020-10-15 16:33:00

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