Pescato fresco: 3 dischi che ci hanno colpiti questo mese

"Pescato fresco" è la nuova rubrica di Rockit in cui vi facciamo ascoltare tre artisti nuovi, scoperti tra quelli che si sono autocandidati per una recensione

Pescato Fresco nuova musica italiana
Pescato Fresco nuova musica italiana - artwork by Qlowski

"Pescato fresco" è la nuova rubrica di Rockit con cui vi presentiamo tre dischi che ci hanno colpiti particolarmente tra i centinaia che ogni mese si candidano per una recensione sul nostro portale. Abbiamo escluso quelli ai quali abbiamo già dedicato streaming e anteprime, proprio per dare spazio a tutti. Questo mese parliamo di Sara Jane Ceccarelli, Qlowski e Trevisan.


SARA JANE CECCARELLI

Sara Jane Ceccarelli è una cantautrice italo-canadese di stanza a Roma, ma cresciuta a Gubbio. La sua provenienza da oltreoceano si riflette nel suo disco d'esordio, "COLORS - Story of a girl who wanted to record an album”, 10 canzoni bilingue che si destreggiando tra rock e pop, con un amore per gli arrangiamenti minimali e una voce limpida che ha dentro di sé qualcosa di antico e bello come un ricordo.

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QLOWSKI

Sono un giovanissimo quartetto proveniente dalla provincia di Ravenna, che si autodefinisce post-punk, ma la cui musica racconta molto di più. Infatti accanto a certe soluzioni scarne di basso e chitarra che ricordano i Joy Division, convivono un amore per la melodia flower pop e certi inserti di tastiere che sfiorano quasi la psichedelia. Per il loro ep d'esordio si sono affidati a Jonathan Clancy, perfetto per capire le intenzioni dei Qlowski e dargli un sound che si costruisce a colpi di plettrate in mezzo a una marea di feed e riverberi, come una grande nuvola trafitta da un unico, luminosissimo raggio di sole. 

 

TREVISAN

Matteo Trevisan è un cantautore bergamasco che ha fatto gavetta per 20 anni militando in diverse formazioni, ma è solo nel 2011 che decide di far da sé, e raccogliere i pezzi delle sue esperienze per riunirli in un solo album, "Questa sera non esco". Di lui ci ha colpiti il suono della chitarra e quella tendenza che costringe chi ha una voce possente e piena come la sua a cantare un po' dentro di sé, trascinando le parole, quasi a non voler disturbare con toni troppo accesi un racconto di vita che scorre come una barca sulle increspature del porto. Il suo linguaggio nei testi è molto diretto, senza sofismi. Anzi, con un tono molto quotidiano che però non rischia mai di sembrare dozzinale o poco pensato, piuttosto aggiunge autenticità a un disco di spessore, molto attento alle dinamiche della musica e del racconto.

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L'articolo Pescato fresco: 3 dischi che ci hanno colpiti questo mese di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-10-21 14:16:00

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