Premio Tenco: dopo Basile, anche gli Afterhours non parteciperanno

In solidarietà al collega, anche la band di Manuel Agnelli si schiera contro SIAE e Premio Tenco

Gli Afterhours non parteciperanno alla cerimonia del Premio Tenco come ospiti a sorpresa
Gli Afterhours non parteciperanno alla cerimonia del Premio Tenco come ospiti a sorpresa

Continuano le polemiche scaturite dalle dichiarazioni del presidente SIAE Gino Paoli a proposito del Teatro Valle Occupato; dopo la scelta di Cesare Basile di non ritirare la sua Targa Tenco per miglior album in dialetto, si accodano ora gli Afterhours. Il gruppo ha fatto sapere tramite la sua pagina facebook che, in solidarietà con il collega Cesare Basile, non parteciperà alla cerimonia dell'8 dicembre come ospite a sorpresa.

Ecco la nota originale diffusa dagli Afterhours:

In solidarietà con l'artista Cesare Basile e i teatri occupati, gli Afterhours declinano l'invito a partecipare in qualità di ospiti a sorpresa al Premio Tenco, in occasione della premiazione che si terrà l'8 dicembre al Teatro Petruzzelli di Bari.

Dispiace che il premio più prestigioso della musica italiana, che era riuscito negli ultimi anni a riavvicinarsi alle realtà più vere della scena nazionale, dimostri di non poter prendere posizione a tutela di quelle stesse energie che vuole rappresentare.

Quanto alla SIAE, deve decidere se vuole essere parte di un cambiamento necessario e improrogabile che dia a tutto il settore musicale e culturale una nuova spinta, o se vuole essere una delle cause che lo stanno soffocando.

Le regole sono necessarie, ma non si può chiedere a un cittadino di rispettare quelle che portano al suicidio di un sistema, così come non si può chiedere a un soldato di obbedire a degli ordini ingiusti.

Identificare nel fenomeno dei teatri occupati un problema, invece che una risorsa, è nel migliore dei casi un sintomo di incapacità totale di comprendere la forza rinnovatrice e la volontà di cambiamento espresse da queste nuove energie.

Più in generale nel nostro ambiente, gli eccessi burocratici e l'ossessione per la legalità spesso nascondono speculazioni piccole e grandi e in qualche caso mascherano una lotta di interessi che in questo momento non ha più motivo di essere e sta impedendo, nel nostro paese, il rinnovamento, lo sviluppo e il rilancio delle nuove energie.

Salvaguardare non può voler dire soffocare, a meno che l'unico obiettivo che vogliamo raggiungere non sia quello di morire onesti.
Afterhours

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L'articolo Premio Tenco: dopo Basile, anche gli Afterhours non parteciperanno di Redazione è apparso su Rockit.it il 2013-11-28 13:48:19

COMMENTI (9)

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  • polapola 11 anni fa Rispondi

    Correggo : "viviamo in Italia", ci sono anche io.

  • polapola 11 anni fa Rispondi

    Infatti al teatro Coppola a Catania, funziona con le donazione volontarie.
    E' fantastico vedere come il concetto di legalità vi sia ancora caro, in un paese dove la legalità viene giornalmente massacrata proprio da chi ci chiede che venga rispettata. Hey, sveglia, vivete in Italia non a Vancouver.

  • fulvio82 11 anni fa Rispondi

    Occupare un teatro per fare qualcosa è illegale, mettetevela via e crea concorrenza a tutte le altre situazioni che sono in regola. Ma poi tutte queste proteste verso la SIAE, potrebbero semplicemente disiscriversi e non registrare i futuri pezzi. Altro che non ritirare il premio tenco, quello avrebbe un senso.

  • acrobatuv 11 anni fa Rispondi

    Il teatro occupato di catania, non intasca un bel nulla.
    E' offerta libera.
    Se vuoi fare l'offerta.

    PS. Gli spettacoli sono di gran lunga superiori a quelli di molti teatri dove si paga un biglietto astronomico...

  • barbarius 11 anni fa Rispondi

    Levov, il discorso qui è molto più ampio e forse poco sconosciuto se non si è né autori né musicisti. Ti sei chiesto perché i Teatri vengono occupati e perché non pagano la Siae?

    Attualmente il sistema di ripartizione dei diritti Siae (soprattutto per gli eventi dal vivo) è una mezza farsa. Il 90% degli introiti viene suddiviso tra il 10% degli associati. Quindi, come ben puoi immaginare, a gente come Jovanotti, Vasco Rossi e compagnia bella di ripartire in modo equo le quote non è che interessi poi tanto.

    Più di un anno fa Umberto Palazzo ha fatto ben presente l'attuale situazione (basta fare una ricerca in rete e si trova notizia anche della class action). È necessario ripartire in modo diverso i diritti Siae.
    Gino Paoli aveva parlato di riformare la Siae, ma ha dimostrato di essere come i suoi predecessori.

  • Levov 11 anni fa Rispondi

    Se fai un software open source e non ci guadagni niente, o al massimo ottieni donazioni da chi vuole, nessuno può contestarti niente.
    Se fai spettacoli teatrali in un teatro di proprietà pubblica e intaschi i soldi del biglietto, pochi o tanto che siano, stai facendo qualcosa di illegale. Piaccia o no è illegale.
    Altrimenti domani io vengo a casa tua e la occupo, visto che io non ho una casa dove vivere, come molti altri.
    E comunque il mio discorso voleva essere paradossale.

  • polapola 11 anni fa Rispondi

    Giusto per precisare. I teatri non chiudono perchè in tutta italia ci sono un paio di teatri occupati. Chiudono per cattiva gestione, sprechi e negli ultimi anni per una mirata volontà politica di sottrarre soldi allo spettacolo.
    Dire che chiudono per la concorrenza di quelli occupati è come dire che la Microsoft soffre per la concorrenza di due ragazzi che sviluppano un software per la posta elettronica open source.

  • maicolviale 11 anni fa Rispondi

    Ma chi cazzo li ha mai letti i comunicati di B.?

  • Levov 11 anni fa Rispondi

    Caspita, a me gli Afterhours piacciono moltissimo, ma questo comunicato è l'ennesima dimostrazione che eccellere in un campo non equivale ad eccellere in tutti. Se avessero fatto rileggere ad un amico il loro comunicato sicuramente avrebbe fatto notare le analogie, a dir poco disdicevoli, con molti comunicati di B.
    Sostituite qualche parola e avrete uno qualunque dei suoi comunicati.
    E poi mi domando: ma quando qualche altro teatro chiuderà perché non riesce a reggere la concorrenza dei vari teatri occupati, che non pagano siae tasse ecc, che facciamo? Occupiamo anche quello?