Tornano i fumetti del Professor Bad Trip, la matita più folle e visionaria dell'underground italiano

Un bel modo per ricordare un artista così singolare e fuori dagli schemi, che agli appassionati di comics (ma anche di musica) può dire ancora tanto, tantissimo.

01/12/2017 - 13:44 Scritto da Franco Scarlatti

Definirlo vulcanico è riduttivo: musicista, fanzinaro, dj, attivista ma soprattutto uno degli artisti (non solo del fumetto) più importanti della scena underground italiana. Questo è stato il Professor Bad Trip, al secolo Gianluca Lerici, nato a La Spezia nel 1963 e andatosene troppo presto, nel 2006, a soli 43 anni. Gli esordi nel punk hardcore, con gli Holocaust, poi le prime fanzine e la passione per l'illustrazione che comincia a diventare sempre più totalizzante, con un immaginario tra fantascienza e delirio psicotropo, un tratto deciso e personale, un bianco e nero allucinato che rielabora le istanze di maestri come Robert  Crumb,  Magnus e Basil Wolverton, finendo per anticipare o quantomeno costeggiare Lynch,  Cronenberg e il cyberpunk.

Il suo primo libro in assoluto, pubblicato nel 1992 da ShaKe, è una programmatica versione a fumetti de "Il pasto nudo" di William Burroughs; ne segue un'altra decina, nel corso degli anni, e parallelamente comincia ad illustrare copertine di dischi (Fall Out, Polvere di Pinguino, Starfuckers, Meathead, Psychic TV e molte altre) e di libri (i primi libri di Ammaniti e Luther Blisset per Mondadori, ad esempio, ma anche Guy Debord e Edgar Allan Poe), e sue rubriche disegnate compaiono su mensili come Rumore, Rockerilla, Frigidaire e Pulp.


A distanza di dieci anni dall’ultima pubblicazione dei suoi fumetti, l'ottima casa editrice torinese Eris riporta dunque il Professor Bad Trip in libreria, a partire dal volume che include "Psycho", uscito per la prima volta nel 1996, lisergica avventura bladerunneriana alla ricerca di una super-pianta allucinogena che si credeva estinta nel 2020, futuro non troppo remoto (o forse sì?) in cui è ambientata la storia, e la bonus-track inedita "Kathodic Karma", sempre del 1996. In apertura e chiusura foto e contributi di amici e collaboratori di sempre, come Vittore Baroni, Marco Cirillo Pedri, Stefano Dazzi Dvořák e la compagna di vita di Lerici, Jenamarie Filaccio. A partire dall'anno prossimo seguiranno, a cadenza regolare, vari altri volumi con materiale edito e inedito: un bel modo per ricordare (e perché no, riscoprire) un artista così singolare e fuori dagli schemi, che agli appassionati di comics (ma anche di musica) può dire ancora tanto, tantissimo.

 

 
 

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Tag: fumetti

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