Le radio universitarie contro la pirateria

Strano ma vero. Nei college americani - ovvero le università dove è nato e cresciuto il peer-to-peer, dove i server hanno per anni dato ospitalità a warez di ogni genere e a distribuzioni di materiali d'ogni sorta - si sta tentando la (irta) via della radio anti-pirata.

Napster - la società di Roxio che ha acquisito il nome del più conosciuto sistema di file sharing - distribuirà infatti musica gratuitamente a tutti gli studenti della GWU. Gli abbonamenti per un anno di sperimentazione sono infatti stati pagati da un donatore di cui non si conosce il nome, sebbene qualcuno sostenga sia la stessa Roxio che è a caccia di spazi per contrastare il leader del settore dei jukebox, Apple iTunes. Qualora gli studenti volessero però masterizzare un CD o portare la musica su altri dispositivi digitali, come un player portatile, allora dovranno pagare 99 centesimi a pezzo (sebbene gli studenti già abbiano fatto sapere di aver trovato un semplice modo per aggirare l'ostacolo e masterizzare "a sbafo").

L'Università George Washington risponde per prima e ci sta. Gli studenti osservano e si dilettano con il P2P.

(Fonte: La Stampa, Punto Informatico)

L'articolo su punto informatico: punto-informatico.it/p.asp?i=49058

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L'articolo Le radio universitarie contro la pirateria di Redazione è apparso su Rockit.it il 2004-07-20 00:00:00

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