Seconda serata "Sconfini"

Kataweb, CNI Compagnia Nuove Indye e Italia Radio


Presentano

The Third Planet - Rosie Wiederkehr & Tonj Acquaviva - Shalil Shankar
Festa per il Tibet con l'ASIA (Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia)

Palladium - Roma

30 marzo 2000

ore 21

Musica, parole e immagini per una serata interamente dedicata al Tibet, con tanti protagonisti e tanti ospiti.

Anzitutto il concerto di The Third Planet, cioè Nazar (Kurdistan irakeno) alla voce e al saaz (liuto orientale), Smail Kouider Aissa (Algeria) alla voce e alle tastiere, Arup Kanti (India alla tabla, Paolo Casu (Italia) alle percussioni, Maurizio Dami (Italia) alle tastiere. Un'anima curda, una indiana ed una mediterranea insieme per mostrare e dimostrare che la vera ricchezza del "Terzo Pianeta" - la Terra - è proprio quella di avere un'anima plurale o, meglio ancora, tante anime diverse: suoni colori parole che si intrecciano in un dialogo incessante, talvolta sotterraneo ma sempre profondo, che riesce a scavalcare le frontiere più impervie: quelle che ci portiamo dentro.

Il gruppo eseguirà, nelle due parti in cui sarà diviso il suo set, brani tratti sia dal loro primo lavoro, Kurdistani - un grande successo in tutta Europa - nel quale le tradizioni musicali curde vengono sviluppate in un contesto moderno, sia dal recente The Third Planet, un lavoro che guarda ancora una volta ad oriente, verso un'origine ideale, alla ricerca di un mitico passaggio sonoro a Sud-Est, fisico e metafisico. Ma senza dimenticare il Mediterraneo, mare-lago da cui partire e verso cui far ritorno.

Così, grazie agli aerei intrecci armonici di Maurizio Dami, ai battiti terrestri delle percussioni, alla vocalità penetrante e suggestiva di Nazar, la mente e il corpo possono viaggiare fra antiche ballate curde, canti devozionali indiani dal forte potere ipnotico, suggestioni magrebino-andaluse, trascinanti canzoni di festa dal sapore quasi "dance", per approdare alla pura esperienza del ritmo: l'universale pulsare del cuore e il suono del mondo, in mezzo ai rumori della vita.

Fra le due parti dello spettacolo di The Third Planet saliranno sul palco, sempre nel nome del Tibet, gli altri protagonisti della festa: il trio del grande Shalil Shankar, allievo prediletto del Pandit Ravi Shankar e straordinario virtuoso del sitar, da vent'anni acclamato ambasciatore della cultura musicale indiana in tutto il mondo; Rosie Wiederkehr e Tonj Acquaviva degli Agricantus, che regaleranno un "assaggio" live del loro progetto sonoro (e multimediale) Welt Labyrinth; infine l'ASIA (Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia) che, attraverso la testimonianza del Dott. Nida, medico di origine tibetana, e le immagini suggestive e toccanti di un documentario di Paolo Brunatto che sarà lo sfondo visivo di tutte le esibizioni, illustrerà le sue attività ed i suoi interventi in favore delle popolazioni di cultura tibetana del Tibet, dell'India e del Nepal.

Il risultato? Sicuramente una festa per i sensi, per "orientarsi" verso l'emozione.

Per finire, qualche breve cenno per presentare i graditissimi ospiti che onoreranno la nostra Festa con la loro presenza:

Shalil Shankar nasce a Calcutta cinquantatre anni fa. Nonostante un'infanzia segnata dalla povertà, che gli impedisce di studiare, riesce a realizzare i suoi sogni e la passione per la musica: ancora giovanissimo, viene accettato come discepolo del grande Pandit Ravi Shankar. Ancora giovanissimo, viene accettato come discepolo dal grande maestro Pandit Ravi Shankar durante una cerimonia suggestiva (ripresa nel film Raga di George Harrison), che sancisce il loro profondo legame spirituale. Per oltre dieci anni vive e studia nella rarefatta atmosfera della tutela del suo maestro, raggiungendo livelli prodigiosi di sapienza tecnica ed interpretativa e laureandosi, nel frattempo, in antropologia. All'età di ventotto anni inizia la sua vera carriera musicale: suona con i più importanti musicisti indiani e riceve i massimi riconoscimenti in tutto il paese, che percorre quasi freneticamente, con tre, quattro concerti per sera.

Dalla fine degli anni '70 in poi porta il suo messaggio musicale e spirituale in Europa, Africa, Medio Oriente, Stati Uniti e, più recentemente, in America Latina. Negli ultimi anni ha approfondito lo studio della musica occidentale per dedicarsi alla composizione di concerti per sitar e orchestra sinfonica, riuscendo a fondere in maniera armoniosa aspetti musicali molto diversi: Om shanti ("Inno alla pace") ed il recente poema sinfonico The Play of Clouds sono i frutti più interessanti di questa appassionante ricerca di sintesi.

Attualmente vive tra la Svizzera e l'India.

L'ASIA è un'Organizzazione Non Governativa senza fini di lucro costituita nel 1988 dal Professor Namkhai Norbu allo scopo di salvaguardare i diritti di quei popoli la cui sopravvivenza è gravemente in pericolo.

Le attività di ASIA sono attualmente finalizzate all'elaborazione e realizzazione di progetti per promuovere lo sviluppo economico, sociale, culturale e sanitario delle popolazioni di cultura tibetana della fascia himalayana (Tibet, India, Nepal, Bhutan).

I suoi campi d'intervento sono l'istruzione, la cultura e l'educazione allo sviluppo, l'assistenza sanitaria, gli aiuti umanitari, le adozioni a distanza: ASIA ha istituito un sistema di finanziamenti con fondi rotativi, allo scopo di promuovere iniziative economiche e sociali nelle comunità e nei villaggi, e realizza micro-progetti per sviluppare le attività economiche dei villaggi tibetani; costruisce, nelle aree più remote del Tibet, scuole di lingua e cultura tibetana, ma anche piccoli ospedali di medicina tradizionale tibetana, al fine di rinforzare il sistema sanitario di base e di mantenere viva quest'antica scienza; crea corsi di formazione professionale, volti a migliorare le condizioni igienico-sanitarie; introduce tecniche di agricoltura sostenibile e di progettazione delle risorse forestali; restaura i principali monasteri e monumenti storici distrutti durante la rivoluzione culturale; promuove attività di ricerca sulla storia e la cultura del Tibet e pubblica opere tibetane; infine, coordina le adozioni a distanza di bambini, di monaci e di profughi tibetani, per assicurarne l'educazione e il sostegno.

Il Dott. Nida, che oggi insegna massaggio e l'impiego delle medicine tibetane ed è il portavoce di ASIA in questa serata, è nato nell'Amdo in Tibet il 10 ottobre 1971. Ha studiato per 4 anni medicina tradizionale tibetana all'Università di Lhasa e, contemporaneamente, ha cominciato a praticare il buddismo vajrayana. È autore di diversi articoli sui preparati fisioterapici tibetani, sulle metodiche terapeutiche della medicina tradizionale, sul massaggio (anche con l'antico metodo del bastoncino) sui rapporti esistenti fra chakra, canali e le varie malattie e, infine, sull'utilizzo di certi mantra per la cura di alcuni disturbi.

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L'articolo Seconda serata "Sconfini" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2000-03-31 00:00:00

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