La strana storia delle canzoni perdute di St. Kilda

Quando un volontario di una casa di riposo ha sentito uno degli ospiti suonare il pianoforte, non immaginava che avrebbe scoperto un tesoro perduto da decine di anni

St Kilda
St Kilda - Gli uomini dell'isola poco prima dell'evacuazione, 1926, foto via somertoncomputing.co.uk
19/09/2016 - 12:21 Scritto da Chiara Longo

Prima un po' di storia e geografia: St. Kilda è un piccolo arcipelago a nord-ovest della Scozia, nell'oceano Atlantico. Si tratta di una terra antica e misteriosa, a partire dal nome (infatti non esiste alcun santo chiamato Kilda), che ospita le scogliere più alte del Regno Unito, alcune specie protette di uccelli marini ed è annoverata tra i quattro patrimoni dell'umanità scozzesi.

Abitata sin dal 1200, nel periodo di massima espansione St. Kilda era occupata da 180 persone, e nell'800 divenne una meta turistica ambita dai Vittoriani, spinti dalla curiosità per lo stile di vita isolato e primitivo della sua popolazione. Il culto vigente era quello della Chiesa Libera di Scozia, che all'epoca era particolarmente austera e impediva ai suoi fedeli di elevare il canto se non per le lodi al Signore e i Salmi - ma tutte le regole sono fatte per essere infrante e molti testimoni del tempo riportano di aver sentito bellissime canzoni d'amore e di mare cantate dalla popolazione. Col tempo, a causa dell'immigrazione e dell'alto tasso di mortalità infantile dovuta alla diffusione del tetano, la popolazione scese a sole 36 unità, che il governo britannico incoraggiò a lasciare l'isola.

L'esigua popolazione fu così assorbita nel tessuto sociale scozzese, perdendo i suoi tratti caratteristici e le sue tradizioni. O almeno così si pensava finché, nel 2006, un volontario di una casa di riposo di Edimburgo non ha ascoltato un anziano ospite suonare delle belle canzoni folk al pianoforte. Si è scoperto così che Trevor Morrison era l'ultimo custode della musica tradizionale di St. Kilda, che gli era stata insegnata da un pianista proveniente dall'isola deciso a tramandare e salvaguardare la propria musica tradizionale. I due si erano incontrati quando Morrison era ancora un bambino, costretto a lasciare la sua casa di Glasgow per andare a vivere al sicuro sull'isola di Bute durante la Seconda Guerra Mondiale. 60 anni dopo, Morrison le ricordava ancora perfettamente, così il volontario ha registrato le sue esibizioni. Al caso si è interessata la Decca, che ha fissato queste 8 canzoni sul disco "The lost songs of St. Kilda" con gli arrangiamenti di altrettanti compositori scozzesi, tra cui Francis Macdonald, il batterista dei Teenage Fanclub. Il disco, registrato originariamente con un microfono da 3£, è prima schizzato al primo posto dei dischi più venduti, poi ufficialmente esaurito.

(Sir James McMillan suona a St Kilda. Foto Decca Records)

Ma non solo: uno dei compositori coinvolti, James MacMillan, ha trasportato un pianoforte sull'isola per uno speciale concerto davanti ai pochi discendenti degli abitanti. È stato il primo concerto a St Kilda dal 1930.

 

(via) (via)

---
L'articolo La strana storia delle canzoni perdute di St. Kilda di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-09-19 12:21:00

Tag: storie

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia