Le polemiche su quanto un artista ricavi da un servizio di streaming, in media tra 0.008 dollari ad ogni traccia ascoltata, sono all'ordine del giorno. Taylor Swift, Geoff Barrow dei Portishead e moltissimi altri nomi della musica mondiale hanno espresso le loro lamentele riguardo il guadagno troppo basso che si ottiene da siti come Spotify, Deezer o Apple Music.
Per questo il gruppo inglese The Pocket Gods ha lanciato una nuova provocazione: dal momento che ogni brano vale così poco ma che basta una traccia da 30 secondi per essere pagati, perché non fare un album con tutte tracce di quella durata? È nato così il disco "The pocket gods and friends - 100 x 30", un disco di 100 canzoni tutte della durata di mezzo minuto. La maggior parte sono scritte dal gruppo stesso ma all'interno del disco ci sono anche ospiti del calibro di Mungo Jerry, Tom Green (The Orb), Owen Paul e molti altri.
Uscirà il 4 dicembre su etichetta Nub Music e distribuito The Orchard. Ecco in ascolto "Crystal Meth", la canzone scritta per la compilation da Mungo Jerry.
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L'articolo Un disco di 100 tracce per fregare Spotify, la nuova provocazione contro i servizi di streaming di Sandro Giorello è apparso su Rockit.it il 2015-11-20 11:33:00
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