In Svizzera la pirateria è legale

E i discografici italiani paragonano gli scaricatori ai criminali di guerra

La Svizzera ha deciso di non considerare illegale la pirateria. Il motivo? Semplice: i legislatori hanno dichiarato che i soldi risparmiati acquisendo illegalmente film o dischi, vengono comunque spesi in altro modo nel settore dell'intrattenimento, che così finisce per non perdere nemmeno un euro, anzi, un franco svizzero. E se nulla cambia, non ha senso creare nuove leggi restrittive. Il tutto, ovviamente, se la pirateria è solo per uso personale e non finalizzato alla condivisione o alla diffusione a scopo di lucro.

Non si tratta di una novità per la Svizzera, che già non aveva leggi che punivano in modo drastico lo scaricamento illegale. Resta però una notizia importante il fatto che, mentre tutti gli altri paesi europei viaggiano verso disposizioni repressive e di controllo, gli elvetici abbiano scelto di confermare questa posizione. I cittadini svizzeri possono così continuare a usare servizi di streaming e di storage senza problemi legali, mentre è vietato scaricare e condividere. Anche in questo caso, però, i tribunali non sono particolarmente severi e in caso di condivisione di pochi file sono disposti a chiudere un occhio.

Molto misurata, come sempre, la reazione della discografia italiana, celebre negli anni per sfoghi e sparate sempre più a effetto. Questo il commento di Enzo Mazza, presidente di FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana, riportato da Repubblica.it: «La decisione Svizzera non mi sorprende, è il Paese che ha conservato i tesori dei più grandi criminali della storia da Bokassa a Bin Laden e ha opposto per anni il segreto bancario per proteggere gli evasori fiscali. Oggi tutela i ladri del web. È innovazione tecnologica anche questa».

Ovvero: inutile stare a fare sottigliezze, scaricare dischi e film ti fa diventare come un dittatore o un terrorista.

Di fronte a commenti come questo, l'unica risposta sensata è affidarsi a questo cult tratto dalla serie inglese "The IT Crowd":

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L'articolo In Svizzera la pirateria è legale di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-12-07 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • pape 13 anni fa Rispondi

    Conoscendo la realtà svizzera,questo discorso non fa una piega.I concerti costano molto più che in Italia e ci va un sacco di gente.I fruitori non si limitano ad ascoltare la musica sull'Ipod e comunque ai concerti vendono vagonate di cd.Tutta un'altra cultura.

  • cesareparmiggiani 13 anni fa Rispondi

    Però mi fa sorridere la frase "i soldi risparmiati acquisendo illegalmente film o dischi, vengono comunque spesi in altro modo nel settore dell'intrattenimento"... si spende meno per film e musica e magari si spende di più per cibo e automobili, si danno meno soldi a prodotti culturali (gratis) e se ne danno di più per saziare i bisogni e l'edonismo... oh certo è un cambiamento naturale, che mi piaccia è un altro discorso però. E una cultura musicale impoverita, per conquistare un pubblico di massa attento a cibo e automobili dovrà parlare di robe molto terra terra e farlo con suoni molto terra terra magari con qualche sgommata o scoreggia campionata.

    Certo mi farebbe piacere che in una società avanzata come la nostra la musica avesse un valore economico superiore almeno a quello di un pacchetto di fazzoletti di carta.