A Milano un evento per celebrare l'arte del mixtape su musicassetta

Si svolgerà il 5 ottobre e tutti i partecipanti sono invitati a portare il proprio mixtape, che verrà ascoltato e commentato assieme

19/09/2017 - 14:27 Scritto da Andrea Bonn

Inizialmente le cassette erano state riprese solo in ambiti più defilati e underground, dalle band che facevano o fanno del suono analogico e lo-fi il loro punto di forza. Ho un amico che da anni passa ore e ore a registrare canzoni con il suo Tascam Portastudio 246 a 4 piste: il suono che ne deriva è indubbiamente diverso, più sporco ma anche più cristallino e reale.

Dopo il mega boom del vinile, sul quale si sono ormai spese anche troppe parole, il passo successivo non poteva che essere il ritorno in auge delle cassette e dell'arte del mixtape: ormai sono sempre più numerose le band che oltre a pubblicare i propri lavori in vinile o cd decidono di farli uscire in cassetta.

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Il "Primo Tributo Nazionale al Mixtape" che si terrà a Milano il 5 ottobre vuole celebrare questo grande ritorno. Durante il Milano Film Festival che si terrà al Base sono invitati tutti gli interessati, dalle ore 20, a portare il proprio mixtape (o quello dei propri genitori), da cui partiranno conversazioni e commenti riferiti proprio all'ascolto delle registrazioni delle persone presenti. Per concludere in bellezza verrà proiettato e commentato il documentario “Casssette: a documentary mixtape” di Zack Taylor con interventi di: Lou Ottens (tecnico della Philips, oggi 80enne, tra gli inventori del formato audio tape), Henry Rollins (Black Flag), Thurston Moore (Sonic Youth), Ian MacKaye (Fugazi), Mike Watt (Minutemen) e Damien Jurado.

«Prima di partire per le vacanze estive con la nostra Renault 4, preparavo tutta la notte un po’ di cassette, da 90, nella prima facciata ci mettevo un intero album che mi piaceva, nella seconda, una bella compilation ispirata all’album che avevo interamente registrato»: Roberto, classe '66

L'arte dei mixtape ed il suo ritorno sono qualcosa di più che semplice notalgia, si può vederlo come un riavvicinamento al possesso reale della musica, nel quale per fare una playlist non basta premere click un paio di volte ma bisogna in qualche maniera toccare con mano la musica e le canzoni che finiranno registrate all'interno di quelle cassette da 90.

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