THE VINES
SABATO 19 OTTOBRE 2002
MILANO
Rainbow Club - Via Besenzanica
Suo padre, Terry Nicholls, negli anni 70 aveva una band.
Si chiamavano The Vynes.
Oggi Craig Nicholls, cantante e leader della sua band (proveniente da Sydney, Australia), esordisce con Highly Evolved, disco che è schizzato direttamente al terzo posto della top ten inglese.
Il nome della band?
The Vines.
Craig dice che l’unica differenza tra la band di suo padre e The Vines, a parte quella “i” al posto della “y”, è che il babbo non ha mai fumato marijuana.
La verità è che The Vines, è un gruppo che ha sfondato.
E’ un gruppo che, con singoli come “Get Free” o “High Evolved”, ha già messo d’accordo un bel po’ di gente.
Rolling Stone, la rivista più autorevole del giornalismo musicale d’oltre oceano li considera una delle più belle sorprese dell’estate del 2002, sintetizzando il loro “sound” come un mix riuscito tra Nirvana e Radiohead.
In Inghilterra, il Guardian, l’Observer ed il Times hanno accolto il loro disco con entusiasmo, tanto che un giornalista tra i più famosi come David Sinclair ha paragonato “Highly Evolved” al primo album dei Ramones e al debutto degli Stooges.
Non solo.
Il settimanale di musica più letto nel mondo (New Musical Express) li ha sbattuti in copertina, parlando di loro come la migliore band sbucata dall’underground dopo i Nirvana e decretando il loro primo singolo (“Factory”) hit single della settimana.
Nel disco, prodotto a Los Angeles (dove la band si è trasferita) da Rob Schnapf (ha collaborato con gente come Beck e i Foo Fighters di Dave Grohl, il batterista dei Nirvana) al Sunset Sound Factory (dove hanno inciso diversi dischi i Led Zeppelin e i Rolling Stones) e mixato da un altro produttore di grido come Andy Wallace, The Vines pensano a un rock’n’roll corposo, che gioca con il power pop, con le sonorità che potrebbero essere di Queens Of The Stone Age, con le esplosioni che avrebbero potuto essere dei Nirvana. Un post grunge sbarazzino e vigoroso, in cui accostano vicendevolmente ballate psichedeliche, a tratti beatlesiane, in alcuni passaggi bluesy (vedi “1969” che chiude il disco) e brani di post grunge e power pop ad alto voltaggio.
The Vines iniziarono a suonare insieme sette anni fa.
In origine erano in tre.
Craig Nicholls alla chitarra e alla voce, Patrick Matthews al basso e David Olliffe alla batteria.
La storia è molto simile a quella di molte rock band australiane. L’incontro a scuola, i primi concerti, poi le registrazioni nella stanza da letto di Craig, una febbrile attività di scrittura e lavorazione di brani, la realizzazione di un primo demo contenente ben 30 canzoni con conseguente spedizione in Inghilterra, alla XL.
La spedizione va a buon fine.
La XL, l’etichetta dei Prodigy, White Stripes e dei connazionali Avalanches decide di pubblicare un singolo (“Factory”).
Risultato, come già detto: singolo della settimana su New Musical Express, che fin da subito sposa la causa e inizia a parlare di loro.
Dopo poco tempo arriva un contratto internazionale con la Capitol.
Per i tre è tempo di fare i bagagli e andare a Los Angeles.
Nel frattempo The Vines perdono per strada il loro batterista (che viene sostituito da un altro australiano: Hamish Rosser).
In più assoldano un secondo chitarrista (Ryan Griffiths) per rendere il suono più potente.
New Musical Express li inserisce nel cast del festival organizzato dal famoso settimanale (2002: The New Batch), confermando ancora una volta la sua fiducia nel gruppo e affermando che The Vines sono “il futuro del rock”.
Insomma, sembra proprio che il concerto di Milano, unica data in esclusiva italiana, sia uno di quegli appuntamenti da non perdere della nuova stagione del rock internazionale.
Prezzo del biglietto: € 16,00 + diritti di prevendita
apertura porte ore: 19.30 - inizio concerto ore : 20.30
SUPPORT BAND: LONGWAVE (on stage: 20.30)
THE VINES (on stage: 21.30)
Vinci i biglietti per il concerto:
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Per informazioni:
Indipendente Eventi e Produzioni
Tel. 0434/208631
www.indipendente.com
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L'articolo Unica data per The Vines a Milano di Redazione è apparso su Rockit.it il 2002-10-15 00:00:00
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