Biografia Nima Marie

08/07/2013 - 22:57 Scritto da Nima Marie Nima Marie 1
Un occhio rivolto all’esplorazione di sé, ai chiaroscuri delle emozioni, ai ricordi che si perdono tra memoria e immaginazione, e uno che guarda fuori, al mondo esterno. Canzoni “un po’ strabiche”, così le definisce Nima, cantautrice di fatto italianissima, sebbene ascoltandola si stenti a credere che non provenga da qualche luogo al di là dell’Atlantico. Merito delle delicate sonorità pop-folk, delle venature bluesy della voce e dell’attenta ricerca mirata alla musicalità dei testi, che trovano una fusione perfetta con le melodie delle sue canzoni.


Nima Marie si avvicina alla musica da bambina, iniziando a suonare il piano a soli cinque anni. Quattro anni dopo frequenta un corso di Canto Corale, scoprendo di essere un soprano “timido” ma gradevole. Lo studio della musica si accompagna quasi immediatamente al desiderio di comporre brani originali e con il tempo l’urgenza di esprimersi attraverso le parole la spinge a focalizzare sempre più l’attenzione sul testo. La scoperta delle sonorità del rock e del blues la porta ad avvicinarsi allo studio della chitarra e la influenza fortemente anche nella scrittura: il risultato è un netto allontanamento dalla tradizione del cantautorato italiano. Nascono inoltre i primi testi in inglese.

Dopo una breve esperienza teatrale, prosegue lo studio del canto e inizia a collaborare con il produttore Raffaele Abbate (Orangehomerecords), insieme a cui lavora all’arrangiamento e alla registrazione dei propri brani. Nel progetto sono coinvolti diversi musicisti della scena genovese, tra cui, Luca Falomi (chitarra acustica), Enrico di Bella (batteria e percussioni) e, più tardi, Pietro Martinelli (contrabbasso, basso elettrico), con cui inizia una collaborazione live che la porta ad esibirsi in diversi festival e rassegne nazionali.

Nel 2006 è ospite della terza edizione del festival "Un Mare di Donne" (Camogli, GE), con Teresa De Sio.

Nel 2007 vince il concorso nazionale “Talenti per Natura", organizzato da Radio Lifegate e dal Centro Professione Musica (CPM) di Milano, ricevendo il premio come “Miglior Progetto Inedito”.
Inoltre, è ospite del "Festival Internazionale di Poesia" di Genova con Cheryl Porter e Valentina Lupi.

Nel 2008, partecipa insieme alla band al festival "Fiera della Musica" di Azzano Decimo, vincendo il secondo premio come “Miglior Gruppo Emergente”.
Insieme ad Amanda Sandrelli e Laura Fedele è ospite della “Janis Joplin Night” del festival internazionale "Just Like a Woman”, a Savona, che ha visto la partecipazione di numerosi artisti internazionali come Sheryl Crow, Patty Smith e Tuck & Patty.
Nello stesso anno vede la luce il suo primo disco, l’EP “Come Back” (Orangehomerecords), che nei soli live vende più di mille copie.

Nel 2009, è selezionata per il Progetto Musicale Europeo “Aftershock” ideato e prodotto da Nitin Sawhney, autore e produttore inglese, che la porta a condividere il palco con lui insieme ad altri dieci musicisti provenienti da Italia, Regno Unito e Francia.

Tra il 2009 e il 2010, i brani dell’EP sono trasmessi da più di 400 radio nazionali e il singolo “Forgive me” resta per diversi mesi nella top 20 della “Indie Music Like”, la classifica italiana della musica indipendente più gradita.

Dal 2009 ad oggi, Nima ha condiviso il palco con numerosi artisti nazionali e internazionali, tra cui Jim Campilongo (Norah Jones), James Maddock & David Immergluck (Counting Crows), Bill Russel, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, i Perturbazione, Jeffrey Focault, Rue Royal, Jono Manson e altri ancora.

Nel 2013, ha completato il suo secondo lavoro discografico, dal titolo “Woollen cap”, in uscita per la OrangeHomeRecords. Il disco è stato prodotto e arrangiato in collaborazione con il suo chitarrista, Luca Falomi, e registrato insieme ai suoi musicisti “storici”: Pietro Martinelli ed Enrico Di Bella. Tra gli ospiti, il cantautore Stefano Barotti, che ha prestato chitarra e banjo all’ultimo brano, dal titolo “Down in my veins”. La traccia, che è stata prodotta in collaborazione con Raffaele Abbate, farà parte di una antologia dedicata al cantautorato femminile indipendente, di prossima uscita.
Un’ultima curiosità: il video del primo singolo, “You know I do”, vede alla regia una coppia inedita, formata da Lorenzo Vignolo, apprezzato regista di videoclip, e Serena Zanardi, video artista, scultrice e performer.

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