Biografia Radical Kitsch Seasons

La voce di Conforti, cantante atipico, accompagna da sempre la band alternandosi con altri interpreti e, a volte, fondendosi nel pianeta del duetto e/o del coro. Del 2003 è il fortunato e omonimo ep, contenente tre canzoni venate di jazz audace e naïf, che ottiene riconoscimenti nazionali e passaggi a Radio Rai (Demos; Notturno Italiano, con una speciale monografia); inoltre c’è la partecipazione in qualità di semifinalisti a Musicultura (Macerata) e il Premio della Critica al Battisti di Sanremo.
Nel 2012 arriva il primo disco, concettuale: Limo. Citando Dante, accidia, Inferno. È pervaso di impronte rock e suoni in levare ma pure di intense deviazioni psichedeliche e irriverente ironia à la Talking Heads. All’album collaborano Daniele Sepe e, soprattutto, mister Eddie Kramer, storico fonico produttore di Jimi Hendrix, Led Zeppelin, David Bowie e The Beatles. E Kramer è colui che nell’agosto 1969 ha inciso l’epocale concerto di Woodstock.
Del 2013 è l’esperienza tedesca dei Radical Kitsch a Dusseldorf, quando i Radical Kitsch si esibiscono in un concerto all’università Heinrich Heine per la Festa dei trent’anni dell’Erasmus. Nel medesimo anno, a Napoli, sono anche protagonisti del Festival della Storia con lo spettacolo Echi di mare, accolti dall’università l’Orientale. Nel 2014, quindi, il gruppo mostra ancora una volta la sua essenza originaria di piattaforma interdisciplinare realizzando il cortometraggio musica| poetico Le nozze di Roma col fuoco, che vede tra gli interpreti Giusi Merli, la cosiddetta Santa nel film Premio Oscar La grande bellezza diretto da Paolo Sorrentino. Il lavoro suggella anche il sodalizio artistico con Claudio D’Avascio, regista col quale iniziano a lavorare sin dal 2012 per il video di Demodé, un’altra canzone che nel corso degli anni ha cambiato tanti look. Nel 2015 inizia la collaborazione con Alana Sinkey, sensibile vocalist soul originaria della Guinea Bissau. Alana – figlia d’arte del cantautore africano Bidinte, prodotto da David Byrne – vive in Spagna, partecipa alle produzioni del collettivo Cosmosoul e all’importante progetto Patax del musicista|arrangiatore Jorge Perez.
È l’incontro con l’interprete africana a dare origine e luce ai due recenti singoli della formazione napoletana: Autunno e Gulliver’s Toughts. Alle canzoni collaborano vecchi amici come Agostino Mennella (batterista da sempre al fianco dei Radical, da considerarlo un vero e proprio elemento aggiunto della band), Marcello Coleman, Mario Formisano (Almamegretta) e DJ Spike (Stanislao Costabile, già dj di Luca Zulù Persico). Questa volta le atmosfere virano alla ricerca di sonorità elettroniche.soul dub, senza trascurare il cromatismo psichedelico e un po’ malinconico. Spirito che accompagna ovunque e sempre l’opera Radical Kitsch.

L'incontro con Alana Sinkey è quantomai propizio nel momento in cui i Radical Kitsch decidono di riprendere suggestioni digitali a loro care sin dal primo viaggio creativo e che rendono, oggi, le melodie sospese e galleggianti fra tentazioni post-trip hop, chanson d’autore e verbo black. Le tonalità della cantante e il suo stile rotondo sono una scintilla incandescente per le fiamme del nuovo disco – tutt’ora in fase di completamento – e già si annuncia un vortice elettronico psichedelico intriso di poesia. Titolo provvisorio della meta: Trasformazioni.
Un concept che alimenta e illumina tanto la vita tanto la musica dei Radical Kitsch.

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L'articolo Biografia Radical Kitsch Seasons di Radical Kitsch Seasons è apparso su Rockit.it il 2020-02-26 15:27:09