Üstmamò Bank of fuck off (cd single) 2001 - Trip-Hop, Rock, Pop

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Sono sincero: gli Ustmamò non mi sono mai andati a genio, vuoi per le sonorità ruffiane, vuoi per la voce di Mara Redeghieri che non ho mai digerito. Tuttavia non fatico ad ammettere che sappiano fare bene il loro mestiere e questo singolo appena sfornato non mi dispiace, a cominciare dal titolo scelto con relativo testo al seguito. E potrebbe capitare a tutti, me compreso, che le melodie al gusto di ‘dolcificante’ che i nostri sono capaci di intessere, potrebbero sviare l’ascoltatore, soprattutto quello abituale dei network, a non considerare le liriche del brano, assolutamente taglienti e di incredibile attualità in questo periodo. Riporto il verso iniziale: “Derubate i pezzenti arricchite i potenti / voi lucrate sulle pene usurai vestiti bene / senza gloria né bicchieri siete voi siete i banchieri” …incredibile!

Mi compiaccio quindi della scelta e ritengo che anche gli arrangiamenti siano perfettamente azzeccati (qua e là spunta pure un mandolino), sia che si tratti della versione originale, che di quella demo o, persino, di quella intitolata “Strings of bank” (altro non sarebbe che il pezzo di archi presente nella prima traccia).

Con simili prerogative Mara Redeghieri & co. dovrebbero/potrebbero venir fuori con un album da ‘primascelta’: sono il primo ad augurarglielo!

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La recensione Bank of fuck off (cd single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-01-11 00:00:00

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