LaMiss Il Profumo della Pioggia 2009 - Sperimentale, Rap, House

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Oh! Ascoltatela. Ché La Miss la voce soul ce l'ha. Ma poi? L'insicurezza è ancora tanta quando si perde nelle lande del rap e dei suoi stereotipi. Troppe sono le autoaffermazioni piene di incenso. Tristi. Sembrano quelle di una ragazzina che ha bisogno di dare un senso alla propria identità. Ma anche se giovane, non è una ragazzina. E l'"Intro", con l'imbarazzante presentazione da animale circense ed esotico ("è italiana!" ohhh) non è che aiuti eh… Per fortuna però, poi parte a cantare. E la sua gran voce ripara tutto, sorprende e fa ben sperare. Semplificando con una sintesi infame, i temi principali dell'album sono: caffé a litri e profumo di pioggia e di ragazzi con cui è stata. E fin qui ok. Ma le melodie che si fanno cantare, e le storie d'amore e quotidiano, mal si sposano alle dichiarazioni di "guerra" di "Tu Non Mi Conosci", che, a parte Double S, all'ascolto crea fastidio. Viene solo voglia di provocarla e farla incazzare, senza rispetto, anche se non la si conosce. Come con il testo di "Ingestibile", una posa totalmente evitabile.

Certo, la cover di "Pensiero Stupendo" è bella, nonostante la strofa non proprio indimenticabile di Amir, e i pensierini de La Miss a fine pezzo… Sono belle anche "Una Tazza Di Caffè" e la title track con il featuring di Tormento e la buona base di Shocca. Ma forse la migliore è "Tu Che Sei Partito", un pezzone ultra musicale e ispirato, elegante e malinconico, che convince a continuare l'ascolto. Anche se poi con "Le Donne" (featuring Biggie Bash) si ribolle nei luoghi comuni più scontati, tipo: "Non t'aspettare l'equilibrio dalle donne, non ce l'hanno; non t'aspettare un loro discorso con un senso, non lo fanno" . O è autoironia catto-taliban venuta male, o grasso che cola per maschilisti zarri gangsta fake. Però le produzioni valgono, Irko, principalmente, poi James Cella e Tacash. Curate, solide, calde, con beat grassi e soffici. Senza picchi, ma ben arrangiate, ottime per La Miss che ci canta sopra. Perché comunque, insicurezze, pose e rivendicazioni da teenager a parte, la sua voce è veramente bella. E sensuale. Per cui fa piacere che abbia fatto un disco. E visto che ne ha le capacità, c'è da sperare ne faccia un altro migliore di questo. Si spera senza mostrare i muscoli che non ha, e senza cercare di convincere l'ascoltatore che è una ribelle, indipendente e convinta di quello che fa, o che è una tipa bad che spacca davvero… Sono cose che se ci sono non serve riaffermarle così tanto, dopo i 18, altrimenti l'effetto è l'opposto…

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La recensione Il Profumo della Pioggia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-13 00:00:00

COMMENTI (3)

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  • lena890 14 anni fa Rispondi

    a me piace! ovvio, i gusti sono gusti. ma mi sa che domani vado alla ricerca dei suo disco! :]

  • juniorgroove 15 anni fa Rispondi

    Eeheheh
    Roba 90° yes...
    A me ricorda Zhane, Yvette Michele e Mokenstef....
    Spero tu conosca sta roba!!!
    Comunque suona da paura!!!

    con respect:)

  • marcu 15 anni fa Rispondi

    questa e roba da 5.5/6

    r&b 90's moscio

    con respect
    :)