Compilation Homesleephome 2000 - Pop, Noise, Indie

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Volevate regalarvi un cd per il Natale appena trascorso e siete ancora indecisi nella scelta perché vorreste comprare un lavoro che non vi deluda e duri almeno un’ora senza stancarvi troppo? Beh, ringraziate il lavoro di selezione svolto dalla Homesleep perché avete trovato quello che fa per voi. E’ infatti questo il momento giusto per avvicinarvi a questa (favolosa) compilation che raccoglie praticamente 20 perle (quasi tutte) di pop moderno (modernista?), lasciandovi in bocca un gusto dolcissimo.

Chiariamo subito che quasi di 1/3 dei complessi raccolti sui solchi di questo cd risiedono stabilmente in Italia, perché le band selezionate provengono anche dal Vecchio Continente e dagli Stati Uniti. Certo, noi facciamo la nostra figur(on)a a cominciare dal pezzo degli Yuppie Flu, quel “Boat or swim” in cui i nostri fanno il filo alla samba senza dimenticare i trascorsi nelle (ormai non più) angustie strutture, sonore s’intende, del lo-fi. Troviamo poi i Brutopop, qui con il ripescaggio di “The return of the Killa from Manila”, un sinth-funky (?!) gustosissimo a dimostrazione della versatilità di questa band, lasciatemelo dire, seminale. Vengono poi battezzati i Jennifer Gentle, meno ‘smaronati’ dei Grandaddy ma altrettanto bravi a coniugare la psichedelia con il gusto del pop, a differenza dei toscani Mirabilia che anticipano l’uscita del 2001 con un pezzo ‘scazzatissimo’ qual è “People #2”, dove il mellotron e i coretti finali sembrano strumenti azzeccatissimi per la loro versione moderna di pop.

Quand’è invece il turno di Lo-Fi Sucks! e Giardini di Mirò sono le atmosfere post-rock (a dir la verità succede più con i primi che con i secondi) a caratterizzare i due brani qui presentati. Piace in particolar modo la resa di “Penguines serenade (…sometime we’re happy)”, con una melodia che rispecchia ampiamente le parole del titolo e ci presenta l’ex-gruppo di casa Gammapop in splendida forma e ricco di idee.

Finita quindi la carrellata di italiani ci sarebbe da dire del resto, ma non basterebbe una classica recensione; scriviamo quindi, quasi come se fossimo a scuola, che tutti i brani qui raccolti partono da un 7+ di base, pur se meritano qualcosa di più gli statunitensi Gaze, gli inglesi Tram e i tedeschi The Notwist. La lode, invece, va alla fenomenale “Sie wollen uns erzählen” a nome Tocotronic e, naturalmente, alla Homesleep… “non solo un’etichetta per il pubblico italiano, ma per tutti gli amanti della musica indipendente del pianeta”.

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La recensione Homesleephome di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-01-18 00:00:00

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