Frankspara
Soprattutto 2009 - Pop

Soprattutto

"Soprattutto" è un gran bel disco. Pensato, scritto, arrangiato bene. È innanzitutto un disco pop, che si riallaccia alla recente tradizione di un pop italiano intelligente e d'autore, stile Gazzè, Gionata, Silvestri, Pacifico, tanto per fare quattro nomi. Testi efficaci e punti cardinali ben chiari: l'orrenda ragione sociale Frankspara infatti non è altro che il nome di un personaggio ipotetico, attraverso il quale si esprimono il cantautore Francesco Viani e il suo batterista Pit D'Aleo. Per essere precisi, Frankspara è una sorta di osservatore della società. Dotato di un cinismo da manuale, non può fare a meno di biasimare ciò che vede, riuscendo però a mantenersi sempre lontano dal moralismo. In questo senso, è esemplare la canzone che apre il disco: "Il miglioramento" si pone come antitormentone con velleità da tormentone. Sfruttare i mezzi del nemico per cercare di sconfiggerlo: proporre una canzone da cantare e ballare a quelli che "continuano a ballare senza mai un lamento". Ma la speranza di cambiare qualcosa finisce presto sconfitta e allora tocca accontentarsi: "il pessimismo è l'unico miglioramento / adesso sì mi sento più contento e ballo". Come a dire che di fronte a una desolazione senza possibilità di uscita, l'unico modo per sopravvivere è fingere di uniformarsi, anestetizzando la propria coscienza con quantità industriali di disincanto. Visione tremenda, contenuto pesante, ragionamento tutt'altro che banale, veicolati in 4 minuti che sfiorano la perfezione pop. Pezzo forte, potente, forse il migliore dell'album. Ma non lontano si posizionano "Secondo settembre" e "Mondschein", che per atmosfere e pathos ricorda i Kyrie (a proposito, che fine hanno fatto?). Un album compiuto, insomma, che convince da ogni punto di vista e che impone con forza un nome nuovo sulla scena pop italiana.

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