EpidemiA Noi sappiamo quello che facciamo 2000 - Ska, Punk

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È un cd bello mastello questo primo autoprodotto degli EpidemiA. Puttanaeva! Picchiano duro e non scherzano. Fin dal titolo, quasi fosse un manifesto d’intenti, gli EpidemiA sanno quello che fanno. Da Casalmaggiore, che è un paesotto in provincia di Crema, ci fanno arrivare queste 12 tracks di ska-punk, certamente parecchio influenzati dai Punkreas (Il nano e Morto e ancora vivo sembrano fatte con la fotocopiatrice) e dall’ondata ska-core, quasi sentire i Less Than Jake e quindi gli Shandon ma con un peperoncino che sta marcendo nel culo e molta molta più sporcizia addosso. Questo perché la voce di Fado è rovinata dalle sigarette (e altro) quanto basta e la batteria di Tana è tartassata senza il minimo ritegno per tutta la durata del cd (30 minuti esatti)
Prenderselo tutto in un fiato per alcuni sarà da mal di testa sicuro. Forse è per il mixaggio, che appesantisce e rende molto più ruvido di quanto a ben vedere sia il tutto. Oppure sarà per i testi molto poco easy. Datevi una letta ai titoli qui a fianco e capirete. Ce n’è per tutti, Chiesa e Stato in primis. Non mancano le cadute (Psicopatia, Penso di amarti, Skarso ) e le ingenuità “basta con la guerra sulla terra, la pace è bella”, che onestamente fanno anche ridere. Ma c’è del bello: mi piacciono davvero Vaffanculo , Pierino il PorcospinoRiva Punk e quello splendido inno che è Perdente, che non c’entra nulla con Beck ma il concetto è quello, bella abbestia! Ottima la chiusa con Senza eroi: “sei come noi. Senza eroi” . Oh yes! C’è da suonare e suonare e suonare. Darci dentro! E dentro! E dentro! Vedrete che qualcosa viene…

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La recensione Noi sappiamo quello che facciamo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-02-04 00:00:00

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