Fine Before You CameSfortuna2009 - Post-Rock, Emo

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Un'avventura tra precariato e la passione per suonare comunque e ovunque, nonostante le avversità

Questo disco porta male. Lo dicono i Fine Before You Came stessi sul loro sito, dove il disco lo potete scaricare gratuitamente, ma lo si può anche avere in cd tramite La Tempesta, in vinile grazie alla neonata Triste e, udite udite, in cassetta con la napoletana Ammagar. Una serie di sfighe e accadimenti non certo positivi sono capitati durante lavorazione e registrazioni: hard disk che si sfasciano misteriosamente, patenti ritirate, inspiegabili guasti meccanici alle auto, animali domestici e membri della band che si sono ammalati, un mixer rottosi appena finito di fare il proprio lavoro, un furgone assediato dal malocchio e altre amenità. E quindi un titolo scaramantico e di sprezzo del pericolo imminente ci sta alla grande, conoscendo i personaggi.

Un disco intenso e, stavolta va detto con cognizione di causa, sofferto. In tutti i sensi. Eh sì, perché avete sentito bene, Jacopo questa volta canta in italiano. E lo fa in maniera impeccabile. Tutto fila, la vena poetica dei testi è ispiratissima, il sound è quello che ci hanno insegnato ad apprezzare da circa nove anni a questa parte. Un flusso evocativo ed elettrico di rock umorale, che se ora come ora non fosse ormai diventata una bestemmia, definiremmo emo. Chitarre che stridono, in alternanza equilibrata ad arpeggi melodici dal richiamo post rock, strutture ritmiche sostenute, ma anche rallentate e mai banali o uguali a se stesse, su cui la voce si fa melodia e urlo, spasmo rabbioso o delicata sospensione. Un'avventura, quella del quintetto di stanza a Milano, tra precariato e la passione per suonare comunque e ovunque, nonostante le avversità. Un disco importante che è anche una svolta, non solo per loro che lo hanno prodotto, ma per noi tutti che della sfortuna ce ne freghiamo, sapendo che tutto dipende da noi stessi, dalle nostre forze e dalla nostra convinzione nel fare le cose. Il do it yourself sta tutto qua.

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La recensione Sfortuna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-26 00:00:00

COMMENTI (16)

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  • minimamoralia13 anni faRispondi

    Dopo due anni questo cd è ancora una droga. Peccato non riuscire mai ad andarli a vedere, tra una cosa e un'altra (tipo: un parto e un braccio rotto :) ) Comunque sì, c'è un che dei Fugazi...

  • osselico13 anni faRispondi

    MA NON SEMBRANO I FUGAZI?!

  • carolinabonanni14 anni faRispondi

    sono tre giorni che li ascolto ossessivamente e non voglio sentire altro. bravi bravi

  • silizium14 anni faRispondi

    miglior disco del 2009. un punto d'arrivo e una nuova partenza, senza discutere!
    si aspettano nuovi brani e nuove date!!

  • pons14 anni faRispondi

    Bravi!

  • sandro15 anni faRispondi

    A breve pubblichiamo un nuovo articolo su di loro...

  • rivoluzio15 anni faRispondi

    per me,una delle migliori uscite del 2009. ed aggiungo che li ho conosciuti cin quest'album,sono andato ad ascoltare qualcosa di vecchio,e il disco del 2006 omonimo è un capolavoro,sempre per me.meriterebbero di più,parecchio di più.

  • mattemusso15 anni faRispondi

    questo disco ha dei testi stupendi! Complimenti davvero

  • ingrid15 anni faRispondi

    Finalmente in italia si da di nuovo il giusto peso alla parola EMO.

  • sacredsake15 anni faRispondi

    Grandissimo disco!