Thank You For The Drum Machine
New Adventures On Analog Machines 2009 - New-Wave, Punk-funk, Electroclash

New Adventures On Analog Machines

Una delle mie magliette preferite riporta la scritta "Analog is warmer", concetto che ben si lega al disco d'esordio dei Thank you for the drum machine, band che a poco più di un anno dalla propria formazione si è ritrovata a calcare il palco dell'Heineken Jammin' Festival del 2008. I quattro aretini propongono una new-wave spigolosissima e sofisticata, ben sorretta da sintetizzatori, drum machine e strumenti giocattolo di ogni forma e dimensione.

Nulla di trascendentale né di particolarmente innovativo, tutti i clichè del genere rispondono all'appello, ed in più di un caso sono proprio gli stessi sintetizzatori a sostenere la melodia con risultati non sempre incoraggianti: puoi riempire i brani di schegge elettroniche e addobbare i pezzi come vuoi, ma se a mancare è la Melodia, il brano non ha sostanza ed è solo un esercizio di stile. Seppur la produzione a cura di Paolo Alberta (fonico dei Negrita) sia ineccepibile, dei dodici brani si ricorda davvero poco, ad eccezione di "8-bit" (il pezzo che più si discosta dallo standard e che tira in ballo sonorità scure e crepuscolari à la Interpol) e l'ipnotica traccia conclusiva "Lights are fading out". All'opposto, "Black Afternoon" strizza l'occhio alla parte più paracula e supponente della discografia dei Franz Ferdinand; ancora, "I feel so better" mette insieme la base di "Lungimiranza" degli Offlaga Disco Pax (la somiglianza è imbarazzante!) al punk-funk dei primi Disco Drive.

Derivativi, esclusivamente intenti a vestire i brani di ornamenti brillanti e patinati, i TYFTDM sembrano privi dell'amalgama atteso, forse a causa di un "rodaggio" ancora troppo esiguo. Diamogli tempo e fiducia.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.