Antinomie Vergine - Demotape 2009 - Patchanka, Hard Rock, Nu-Metal

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Antinomie kantiane? Oppure parliamo di Russel? O ancora il riferimento è a Calvino? Non è chiaro né dalla messa in pratica, in musica, di un nome di cotanta portata intellettuale né tantomeno dalla pretenziosa e confusa biografia online, allo stesso modo è davvero poco chiaro come ci si possa affidare ancora a questo modo così italian 90s post Subsonica di scrivere testi, una modalità che tende a cadere facilmente nel ridicolo, se non sorretta e supportata da un certo talento. Non è davvero possibile finire ad ascoltare ancora parole come "incantami e squarciami" o "mi faccio violentare dai pensieri", i testi, a partire dal primo brano "Vergine" fino al terzo e ultimo "Non esiste disegno", occorre dirlo con sincerità, sfiorano lentamente e progressivamente l'imbarazzante. I suoni, spiace ammetterlo, non sono da meno, riferimenti esplicitissimi alle linee melodiche di un gruppo come Porcupine tree, specie nelle chitarre che arrivano a ricordare vagamente spunti hard rock, mentre sono chiari i riferimenti esplicitissimi alle strutture dei brani di gruppi come Tool, A perfect circle, System of a down. Non basta: avvertiamo immediatamente persino una certa difficoltà nello stare a tempo, il delay della chitarra in netto ritardo sulla sezione ritmica, senza soffermarci poi più di tanto sull'uso dell'elettronica. Il synth in "Non esiste disegno" ad esempio, segue precisamente la chitarra, finendo col non apportare nulla al brano, appesantendo ulteriormente un demo che anche nelle linee base fatica a sorreggersi.

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La recensione Vergine - Demotape di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-01-15 00:00:00

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