Petrol L’amore è un cane 2009 -

L’amore è un cane precedente precedente

Le trame sonore si risolvono ora in assalti frontali taglienti con bassi pronunciati e riff marmorei di chitarre, ora in sprazzi di intensa melodia. Quattro canzoni che hanno suoni corposi ma non abrasivi e risultano soltanto parzialmente convincenti nella loro rivisitazione di quell'epicorock italiano - quello che crebbe rigoglioso negli anni 90, Marlene Kuntz, Afterhours per intenderci - perché privi di quel viscerale mordente che attraversava le migliori produzioni di quel decennio nel nostro Belpaese. Il verbo del rock'n'roll è sviscerato con ferma convinzione nella canonica alternanza di sfoghi rabbiosi e momenti di agre e disilluse riflessioni ma la centrifuga sonora è priva di piglio originale. Non c'è spinta immaginifica, il giusto tiro, il motore pulsante non convince completamente. Buono il lavoro sui suoni, la struttura ben congegnatain cui si muovono i brani, l'essenzialità delle stesse composizioni, ma i riff sono insufficientemente accattivanti, gli intrecci testuali poco arditi e la formula sonora non certo innovatrice.

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La recensione L’amore è un cane di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-07-24 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • bisius 13 anni fa Rispondi

    Io, sinceramente, trovo i testi bellissimi. A livello di puro suono nulla di nuovo, vero. Però si sarebbe potuto sottolineare almeno la botta di "Cura" e il fatto che, dalla fine del tour di "Dal Fondo", hanno perso per strada prima le tastiere di Ale Bavo, poi la seconda chitarra di Nino Azzarà. Resta il fatto che non desiderare a tutti i costi un seguito a quel capolavoro di "Dal Fondo" (chissà se ci sarà, chissà quando ci sarà) è per me un vero e proprio delitto. Senza offesa. :)