The Meaning Under Overflow 2009 - Progressive, Metal, Alternativo

Overflow precedente precedente

In una sofisticata confezione cartonata mi giunge questo ep di soli tre brani, lavoro situato all'incrocio tra suoni poderosi, più doom e stoner che hard, la cui sintesi non esiterei a definire come puro Heavy Metal, o la sua logica evoluzione negli anni duemila.

Un riff bellamente Hard Rock, che potrebbe provenire dal New Jersey di tali Skid Row, introduce la triade della band padovana nella prima "The Colours and The Shapes": sei minuti epici e progressivi tra incisi liricheggianti ed esplosioni nu metal, in cui lo spirito dei Tool si insinua dapprima sottotraccia, per poi manifestarsi apertamente nella matematica spezzata della sezione ritmica. Ad un ascolto orizzontale, i riferimenti sono a gruppi come Korn e Deftones, specialmente in "Useless", tanto nella musica quanto nel cantato, ma scendendo in verticale e a ritroso nell'ascolto ripeschiamo certo lirismo metal che data agli 80, dagli Heathen ai Prong. "Horizon" è il brano che si libra di almeno una spanna sopra gli altri, con un ritornello ficcante che ricorda i primi Linkin Park. Tre brani per una prova misurata e dignitosa. Certo, sulla lunga distanza, in un lavoro più maturo auspicherei maggiore parsimonia nell'uso di derive soli(psi)stiche da lead guitar di maideniana memoria.

Si tratta di un disco fieramente centrato nel genere, ovvero entro i limiti ben definiti dalla tradizione. Ma in certi casi un sano integralismo può risultare preferibile a pietose tentazioni eccentriche.

---
La recensione Overflow di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-03-04 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia