Alessandro Castagneri Giallo Rosso Blu 2009 -

Giallo Rosso Blu precedente precedente

"Giallo rosso blu" è l'ultimo disco di Alessandro Castagneri per Vina Records. Un prodotto che si propone in una confezione molto curata, con tanto di un libretto dei testi ricco di citazioni colte, che spaziano da San Paolo a Nietzsche, da Gesù Cristo al Corano, mentre le musiche ricordano vagamente artisti come Baustelle o Paolo Conte. Ma, come la banalità del titolo lascia immaginare, si tratta di un album abbastanza anonimo. Un disco che, ascoltato e riascoltato, non comunica molto. Ed è un peccato, perché Castagneri sembra crederci. E sembra averci messo dentro molto di suo.

Ma i testi, che pure sono frutto di un lavoro serio, girano troppo spesso a vuoto. Per fare un esempio, "Come si fa" recita: «Come si fa a stare a guardare mentre un bambino emarginato muore? Come si fa a valicare le montagne delle tue paure?». Mentre in "Preludio" ci si chiede: «Cosa ti manca a essere felice? Un po' di riso, un poco di vernice!». L'impressione è che la fonetica abbia avuto la meglio sul significato. E, in generale, se la metrica non si adatta molto bene alla musica, la musica non aggiunge granché alle liriche, limitandosi ad un onesto accompagnamento, e niente di più.

Dunque l'insieme rimane un po' effimero, sfuggente: per un disco dalle ambizioni cantautoriali, si tratta di un risultato scarso. Tra i pezzi più riusciti, ad ogni modo, segnaliamo la traccia d'apertura "Vita camaleontica", dalla melodia orecchiabile e dal ritmo allegro, "Resta qui", ricco di pathos e dinamicità, e "Grazie e ciao", tra le canzoni più suggestive e riflessive dell'intero album. Ciò, però, non basta a scalfire l'impressione generale di amorfia che caratterizza il disco. Aspettiamo la prossima prova.

---
La recensione Giallo Rosso Blu di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-14 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia