Milaus Milaus 2000 - Rock, Indie, Alternativo

Milaus precedente precedente

Il 90% dei gruppi che invia il proprio cd in redazione ha la brutta abitudine di segnalare tra le proprie influenze band che non c’entrano assolutamente niente con quello che realmente suonano. Se ne parlo in sede di recensione dei Milaus è perché questi rappresentano l’eccezione alla regola e individuano con precisione i propri riferimenti ispirativi nei Deus, Fugazi e Pavement. Ciò che permette loro di non bluffare è il fatto che posseggono la competenza e la verve necessarie per sostenere a testa alta un confronto coi suddetti.

Pur essendo in sostanza un’autoproduzione, il loro CD d’esordio è formalmente impeccabile, sia per esecuzione che per registrazione e confezione finale. Da un punto di vista strettamente compositivo, lungi dall’eccellere per originalità, questo disco si presenta come un onesto lavoro di studio e praticantato nel quale i Milaus dimostrano di avere assimilato le lezioni dell’emocore americano in “Measure/Pleasure”, dei recenti Sonic Youth in “Seventh Song”, dei Motorpsycho più psichedelici in “Fuga [Escape] Idea”. “Jesus on a Train” sfoggiando timidi inserimenti di violino e suoni elettronici è forse il loro brano più ambizioso, senz’altro quello che può dare un’idea dei loro prossimi percorsi.

Ma ciò che veramente emerge da questo cd è l’impressione di trovarsi di fronte a una band sulla quale scommettere per il futuro.

---
La recensione Milaus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-06-05 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia