Hozpital Hozpital 2000 - Rock, Noise, Indie

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Se c’è qualcuno che ha nostalgia di un certo dark grunge e, più in generale, di quell’attitudine che alla fine degli anni ’80 mirava a ripescare le sonorità più sporche del punk e dell’hard rock, altrimenti detto Seattle sound, gli Hozpital potrebbero essere un gruppo per voi. Tutto ciò sia detto nella sua accezione più positiva visto che questo gruppo di Trento fa rivivere i fasti dei migliori Soundgarden, intorbidandoli con rumorismi in “Stranger Mom” e trasponendoli in italiano con “Incapacità”. Rivive anche il punk lercio dei Mudhoney in “Terso e disperso”, il funky obliquo dei Primus in “Wax Museum” e le melodie dei Pearl Jam in “Fosfene”. I limiti principali di questa genuina verve rockettara sono:
1) un’ancora immatura definizione del suono e
2) l’obsolescenza di uno stile vecchio di dieci anni e più.

Da ciò si può dedurre rispettivamente che:
1) se gli Hozpital fossero prodotti da Jack Endino potrebbero fare faville in giro per il mondo, ma
2) nell’anno del Signore 2001 ciò appare del tutto improbabile.

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La recensione Hozpital di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-06-13 00:00:00

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