Chaos Zero s/t 2001 - Metal, Hardcore, Crossover

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Influenze dichiarate:Sepultura, Metallica, Korn, Misfits, Diamond Head, Pantera, Machine Head... se ancora non lo avete capito, i Chaos Zero non accettano che la quiete possa far parte della loro musica.

Una pregevole autoproduzione che si snoda su nove episodi piuttosto pesanti da digerire, vista la massiccia carica esplosiva che i cinque ragazzi piazzano in ogni angolo delle loro composizioni.

Una robusta portante funk trasporta gli impetuosi impulsi metal, con folate di assoluto fragore chitarristico, solo raramente interrotte da velati passaggi emo che provano a dare una dimensione più avvolgente e confortevole a note fin troppo roboanti.

L'ottima preparazione tecnica e la radicata conoscenza del metal e del crossover, permette a questi artisti di costruire brani tutto sommato convincenti e credibili, pur nella quasi inevitabile mancanza di originalità che riduce la validità complessiva dell'intero lavoro.

Tra le nove tracce, tutte di ottima fattura, segnalo la curiosa cover di The Wild Boys dei Duran Duran, riproposta in un'ottima versione crossover.

La scelta dell'inglese, sia nel cantato che nelle note stampa, dimostra che i Chaos Zero puntano dritti alla scena americana, ma per aspirare ad entrarci devono ancora lavorare sodo e ritagliarsi in maniera più netta un proprio stile.

L'inizio fa davvero ben sperare.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-06-22 00:00:00

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