GRAFiTE Tratti di... tormento e tenerezza 2010 - Pop rock

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"Tratti di... tenerezza e tormento" è un disco dalla difficile comprensione artistica. È possibile che, ascoltandolo, si storica il naso, ma è un riflesso del tutto normale.

Alzi la mano chi sapeva che la grafite è il minerale con il più alto punto di fusione. Pochi, troppo pochi. Per restare nel campo delle proprietà fisiche dei materiali potremmo dire che questo ep, sebbene composto da Grafite, ha una scarsa capacità di incidere, di lasciare un segno. Qualunque sia la superficie di attrito.

Si intuisce la voglia di spartire con l'ascoltatore delle emozioni, ma non si capisce bene quali siano. Le bande dell'equalizzatore sullo stereo sono ferme, manca una scossa. Sei canzoni dalle quali emerge il valore passionale dei musicisti, la loro attitudine alla melodia, il coraggio di testi anche banali, ma scritti con il cuore, non c'è però la cifra stilistica che fa di un disco un'opera unica e finita.

Il ritornello di "Anima al vento" ti rimane in testa dopo pochi ascolti, peccato che le note di pianoforte sovrastino tutto il resto (dove sono basso e grancassa?). Da biasimare, poi, il solo di chitarra alla Dodi Battaglia sfoderato verso fine brano. I boy scout si radunano tutti nell'abside della piccola chiesa di provincia per cantare con schitarrate da falò il canto numero due, "Un posto". La voce “fuori” è uno dei fondamentali errori da non commettere mai se si intende incidere qualcosa di vagamente rock, ecco, "Il mio piccolo Rino" e "La malattia dei sogni" sono l'esempio lampante di come uno sbagliato arrangiamento possa uccidere le velleità rock di un pezzo, ponendo al centro dell'insieme sonoro la voce e trasformando un'auspicabile carica elettrica in docile zucchero filato.

Un solo disco non può decretare il successo o meno di una band, ma "Tratti di... tenerezza e tormento" è un disco dalla difficile comprensione artistica. È possibile che, ascoltandolo, si storica il naso, ma è un riflesso del tutto normale. Basta non esagerare, altrimenti si rischia che ci si rivolti come un calzino l'intero volto.

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La recensione Tratti di... tormento e tenerezza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-06-19 00:00:00

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