Canemorto è una sorta di cantautore che suona un rock armonico tendente al pop, curato e pulito. I testi, che fanno un buon ottanta per cento delle sue canzoni, sono seri, ragionati, non superficiali. A questo aggiungiamo che ha vinto il Premio De Andrè nel 2008 e che ha già fatto molti concerti, aprendo per artisti del calibro di Afterhours e Travis.
Si potrebbe dunque dedurre che è uno che ha tutte le carte in regola, e in effetti è così, ma nonostante questo, il risultato non convince affatto. Ho cercato di riascoltare a lungo questo disco, per capire cosa mi fosse sfuggito, e davvero non sono riuscita a farlo andare giù. Credo che il punto sia che gli manca il famoso "collante" che tiene uniti gli ingredienti e li fa funzionare insieme. E' bravo, certo, ma di quella bravura statica che già al primo ascolto risulta terribilmente artificiosa. I testi sono pesanti, dicono cose critiche e intelligenti ma lo fanno trovando soluzioni non belle, come in "Giuliano non lo sa", storia di un cane che sopravvive alla scomparsa dell'umanità, e metafore poco riuscite ("Il ritornello della tua vita non avrà mai successo, ma la tua vita è fatta anche di una strofa, nella quale tu hai vinto", da "Il Ritornello"). Anche la voce, piuttosto melodica, dopo un po' risulta stucchevole.
Non c'è dubbio sul fatto che Canemorto sia un attento conoscitore del cantautorato italiano, e in particolare di Ivan Graziani, principale fonte d'ispirazione, come dichiara implicitamente lui stesso con la cover di "Firenze (Canzone triste)", ma questo non basta, e infatti non si avvicina affatto nè all'estro nè alla apparente leggerezza di Graziani.
Unico momento più riuscito è "Se ritornasse il Signor G", appello contro la musica commerciale di oggi, che presenta comunque la stessa pesantezza di testo, ma ha una musica e un ritornello orecchiabili.
La testa e la voglia qui ci sono, questo è fuori discussione, ma c'è molto da rivedere e da smussare, prima di riuscire ad ottenere un risultato apprezzabile e soprattutto digeribile.
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La recensione Canemorto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-01-20 00:00:00
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